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Autore: ifeelconnection    13/04/2014    8 recensioni
Trailer ff (solo dal pc) : https://www.youtube.com/watch?v=Qo_-XTvXL18&list=UUkTpHJdJ_jh70flk4GhRISg
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E’ l’ultima settimana al Norwest Christian College e Juliet non potrebbe essere più contenta. Con lei c’è Ashton, tra loro c’è sempre stato feeling , ma Ashton e Juliet sono come la corrente elettrica: non sai mai quando può saltare. Una sera si rendono conto che c’è qualcosa di sbagliato nel loro amore, un filo invisibile che li lega, troppo stretto per lasciarli andare ma troppo lungo Poi ci sono Luke e Violet: non sono amici, non sono fidanzati, non sono da etichettare, non ce n’è bisogno. Luke ed Ashton sono in una band, i 5 Seconds of Summer, con Calum e Michael. Calum è un Romeo, ma forse le cose non devono andare come vorrebbe. Michael invece non si fa capire da nessuno, tranne che da Violet. In quel giorno di Gennaio le cose cambiano,quel pomeriggio arriva : forte , terribile , inevitabile. Sarà una lotta tra vita e morte per salvare loro stessi. Le convinzioni saranno stravolte, dovranno combattere per riavere quello che erano e faranno i conti con qualcosa di più grande. Rimane solo una certezza: la loro musica. Avranno il coraggio di ricomciare?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Feeling Connected

a new chance









Ashton e Juliet erano fatti per stare insieme. E tutti lo sapevano. E tutti lo dicevano. L’intera scuola dava loro soprannomi buffi e tutte le ragazze sognavano una relazione come la loro. Ashton era diventato il prototipo di ragazzo perfetto e Juliet era invidiata per questo.
E anche io, da una parte, sognavo di avere un rapporto così vero con una ragazza. E anche io, appoggiato alla parete della scuola, che li guardavo scambiarsi l’amore, mi chiedevo cosa c’entrassi in tutto ciò.
 La loro storia nasceva all’improvviso, per molti, quasi fossero una corrente. Ma per loro, e allora nessuno di noi poteva immaginarlo, era qualcosa che risaliva a tantissimo tempo prima, probabilmente a prima che il Norwest li facesse incontrare.
Erano proprio così: collegati e imprevedibili, nessuno sapeva cosa ci fosse per creare quell’alchimia. Ash e Juliet erano diventati un po’ un’abitudine. Ormai tutti erano soliti vederli girare per la scuola mano nella mano, ormai per tutti loro erano un esempio da seguire.
Ashton era appena diciottenne, le bandane fra i capelli castano chiaro mossi e gli occhi verdi. Ashton era un sorriso contagioso e ricordava l’estate. Altissimo, il tipico australiano, un carattere solare ,aperto. Io lo guardavo e dal fondo dell’aula immaginavo di essere lui: la sua aria strafottente, che quando girava per i corridoi metteva in soggezione tutti. Se lo avessi visto per caso , in ogni caso chiunque a scuola conosceva Ashton , avresti pensato “bello e stronzo”. Era stato questo a colpire la dolce Juliet? Per Ashton, Juliet era davvero il primo amore, glielo si leggeva negli occhi.
Juliet compiva gi anni lo stesso giorno di Ashton, solo qualche ora dopo. Lui il giorno, lei la notte. Opposti per creare l’equilibrio. Juliet era esile contro la figura alta e slanciata di Ashton, poteva arrivargli appena al collo. I capelli lunghi e castani, gli occhi tendenti al verde dorato. Juliet aveva un carattere impeccabile, era solare, sincera, divertente, dolce e sensibile. Era la sorella di Luke, nostro migliore amico. Così la conobbe Ashton: attraverso Luke e attraverso Diana, amica stretta di Juliet non che sorella di Ashton.

Luke e Juliet non si assomigliavano affatto. Lei castana, lui biondo. Lei occhi verdi, lui blu. Juliet era stata adottata, Juliet non aveva nessuna certezza se non Luke. Lui era la cosa più vicina al concetto di famiglia. Avevano la stessa età. Luke era troppo alto, persino più di Ashton. Luke, gli occhi blu che quando incontravano la luce diventavano limpidi, come il mare. Luke, i capelli biondi, tirati su nel solito ciuffo abitudinale, Luke sapeva di far colpo sulle ragazze, e non si vergognava a credere di essere bello. Luke non aveva la ragazza. Un motivo c’era e io lo sapevo, ma lui ha sempre preferito dire che non gli interessava nessuno, quel ragazzo non avrebbe mai finito di stupirmi.
Luke conobbe Violet un pomeriggio caldo di settembre a casa sua. Violet era amica di Juliet. E Luke quel giorno, forse si era perso un pochino.. Violet, che era impacciata con i suoi capelli biondi e il fisico magro al punto giusto. Centosettanta centimetri, aveva diciassette anni. A scuola la chiamavano “la bambola di Hemmo”, forse pensavano che Luke e lei stessero insieme. Non credeva in se stessa e quando incontrò gli occhi di Luke, arrossì e abbassò lo sguardo. Lei , Luke Hemmings. La sua insicurezza la rendeva mille volte maledettamente più bella, almeno ai miei occhi.
Loro due, Luke e Violet, non avevano una definizione. Si erano incontrati, si erano conosciuti meglio ed era nato qualcosa che si fatica a nominare, a descrivere. Erano solo Luke e Violet. Non amici, non fidanzati, nulla di nulla.
Li vedevo ogni giorno a scuola, grazie a loro avevo imparato tante cose e tante continuavo a impararne. A volte ero così sfuggente, così chiuso rispetto a loro. Mi sentivo spesso fuori posto quando vedevo quei quattro ridere come se fossero tutti fratelli ma loro mi avevano sempre messo a mio agio. Sapevano che ero un tipo strano , ma non gli era mai importato. Forse era questo che mi piaceva di loro. Da quando li avevo visti girare per i corridoi da quel pomeriggio di Febbraio,  da quando durante Scienze mi ero seduto accanto a Violet, la prima cosa più simile ad un’amica che io avessi in quella scuola, o forse da quando Ashton e Luke avevano detto di cercare un chitarrista. Chissà come eravamo nati , noi nella nostra amicizia.
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Era finalmente suonata la campanella dell’ultima ora, finalmente era ora di uscire. Oggi era martedì, avevamo tutte lezioni diverse su piani diversi, non avevo visto nessuno. Chissà se anche oggi Luke era  arrivato in ritardo. Contrariamente a quanto sembrasse, era Luke il nostro bad boy, non Ashton. Mentre uscivo dall’aula accompagnato dal “ci vediamo domani” di Jazmin, una ragazza della mia classe di Storia, vidi Violet in fondo al corridoio. Era girata nella mia direzione ma sapevo chi stava cercando: Juliet. Le avrebbe chiesto di Luke. Potevo già immaginare la loro conversazione, più o meno la stessa ogni mattina, quando una voce mi chiamò da dietro
“ Mike?”
“Uhm”
poteva essere solo lui
“Credo che ‘Buongiorno anche a te’ sarebbe più appropriato”
il solito precisino.
“Calum, ti saluto così da anni. Te ne sei accorto solo adesso?”
Mi si parò davanti con la sua faccia innocente e i suoi occhi nerissimi e sbuffò dicendo
“E’ l’ultima settimana in questo carcere, perché passarla con i musi lunghi?!”
Era davvero buffo quel ragazzo, con quei capelli perennemente scompigliati, e riusciva sempre a farmi sorridere.
“Sai Cal, stamattina sembri particolarmente asiatico.”
Sapevo di farlo arrabbiare e infatti
“Io sono Kiwi. KIWI”
disse enfatizzando per bene la parola come faceva sempre - “e tu dopo tutto questo tempo dovresti saperlo, oppure eri troppo concentrato a guardare le tette delle ragazze mentre ti spiegavo le mie origini?”
non riuscii a trattenere un sorriso
“Calum la sai una cosa?”
sfoderò il suo profilo migliore e rispose facendomi l’occhiolino
“ Lo so sono bellissimo quando mi arrabbio, le persone mi trovano sexy.”
Non riuscivi proprio a farlo essere serio, era contagioso.
“Si Cal, sei stupendo, ma io troverei qualcun altro su cui fare colpo.”
Calum abbassò leggermente lo sguardo, ancora una volta il mio sarcasmo aveva centrato una debolezza di quel moretto. A scuola lo chiamavano tutti così, “il moro”, e devo ammettere che tutti lo volevano come amico. Mentre ci allontanavamo per andare da Violet , una mano calda strinse me e Calum da dietro in un abbraccio.
“Buongiorno ! Hey ma che musi lunghi!”
Juliet era sempre così solare con noi e così timida con tutti gli altri. Calum rimase interdetto, mi stava parlando della prof di Matematica e non voleva che gli altri sentissero quanto la considerava figa. Quando si accorse che si trattava di Juliet tirò un sospiro di sollievo e io risi leggermente, la ragazza però se ne accorse.
“ Di che parlavate di tanto segreto?”
Calum cercò di sviare il discorso
“Di Matematica, sai è l’ultima settimana e la prof non vuole saperne di lasciarci in pace..”
“La figa della prof, vero Cal?”
mi fulminò con lo sguardo, stamattina lo stavo facendo proprio penare ; per fortuna c’era Juliet
“Ah Calum vuole fare colpo! Mmh fossi in te ci proverei, magari si dimentica del tre dell’ultima verifica”
Calum rise e io aggiunsi
“No Juliet, Calum stamattina ci ha provato anche con me”
sentendosi stuzzicato il moretto mi tirò un pugno sulla spalla e aggiunse
“Con te facevo solo pratica per la prof!” la risata di Juliet risuonò tra di noi come il trillo di una campanella, lei e Ashton avevano la stessa risata contagiosa. Calum la guardò sbigottito
“Cosa c’è da ridere adesso? C’è la prof? Come sto, fantastico come al solito?”
chiese alzando e abbassando le sopracciglia, Juliet continuò a ridere e gli rispose
“Beh, a me sembri asiatico come al solito”
le diedi il cinque, a volte era davvero in sintonia con me e le mie battutine e aggiunse
“ma se vuoi c’è un australiano bagnato che può darti sostegno!”
indicò la direzione delle scale e vidi Luke che scendeva, con i capelli fradici appiccicati sulla fronte e la maglietta grigia zuppa sul davanti. Guardai verso Violet e vidi che anche lei rideva, rideva tutto il corridoio in realtà. Luke aveva un’espressione scocciata e Violet lo raggiunse ridendo a più non posso. Si salutarono e si incamminarono verso di noi , che ridevamo fino alle lacrime. Juliet e Calum continuavano a fare battute, erano in perfetta armonia quei due, ma del resto erano migliori amici. Quando Luke e Violet arrivarono non potei fare a meno di dire
“Buongiorno Violet, è questo il tuo nuovo animale domestico?”
Lei rise ancora di più e Luke mi rispose
“ E’ scoppiata la tubatura in bagno, simpaticone”
forse stamattina ero troppo sarcastico. Luke non vedeva l’ora di uscire, ma ormai tutta la scuola lo aveva visto. Juliet però volle aspettare Ashton, non sapeva dove fosse finito. Aspettammo ancora per cinque minuti, ma ormai i corridoi erano quasi deserti e Ash non si vedeva. Dopo essere usciti lo trovammo ad aspettarci seduto su un muretto, mentre parlava con Diana, sua sorella. Diana era all’ultimo anno, era più grande di tutti noi e somigliava molto a Juliet ,anche se più piccolina e  con gli occhi scuri. Quando Ashton vide Juliet gli spuntò un sorriso e Juliet piantò in asso tutti per andare da lui; beh in realtà gli saltò letteralmente addosso , ma quei due si salutavano sempre così. Diana venne da noi, lasciandoli a scambiarsi gesti e parole dolci. Quando c’erano quei due nei paraggi dovevi distogliere lo sguardo, il loro era come un rapporto privato, se li guardavi ti sentivi in soggezione, come di troppo. Quando Diana mi salutò abbassammo entrambi lo sguardo, salutare la propria ex era ancora un po’ imbarazzante. Diana aveva fatto conoscere Ashton a Juliet e Luke, ed era anche molto amica di Violet. Io e Calum invece eravamo entrati in quella cerchia un po’ come mine vaganti. La nostra amicizia si era saldata con la band, i 5 Seconds of Summer. Non ricordo nemmeno come avevamo scelto quel nome, ma volevamo l’originalità e quindi eccoci qua, a registrare cover di grandi pezzi per farci notare su YouTube. L’idea era stata di Luke e a scuola aveva messo annunci per un batterista, poi un chitarrista e un bassista. Eravamo forti, lo devo ammettere e le nostre cover erano anche piene di battute, di scherzi che ci facevamo a vicenda. Come intuendo i miei pensieri , Violet esordì
“ Allora, stasera si suona?”
Luke , che stava tentando di sistemarsi i capelli con l’aiuto di Diana rispose
“ Non lo so, vediamo se quei due arriveranno a staccarsi per quando sarà ora delle prove.”
Suscitò una risata e Ashton , che lo sentì, gli rispose con un bel dito medio mentre veniva verso di noi con Juliet. Quando arrivarono, Ashton propose
“ Perché stasera non usciamo invece? Magari portiamo gli strumenti e suoniamo qualcosa al locale del padre di Alyssa.”
Calum era entusiasta di suonare
“Ragazzi sarebbe fantastico? Ma chi è Alyssa?”
e Juliet aggiunse 
“ E dov’è questo locale?”
anche Luke e io eravamo entusiasti. Ashton spiegò che Alyssa era una sua compagna di classe e che ci aveva visti su YouTube.
“ Ha detto che a suo padre serve una band per il giovedì , è una sorta di discoteca, magari stasera andiamo e gli facciamo sentire qualcosa, così vede se prenderci oppure no”
io risposi
“E come fa a non prenderci, dovrebbe solo per i miei capelli.”
“I tuoi capelli da puzzola vorrai dire!”
esclamarono le ragazze quasi all’unisono, generando tutta una serie di prese in giro. Decisi che per quella mattina avevo preso in giro abbastanza,ma non riuscii a trattenere un
“ Sono punk-rock”
Mentre lasciavamo il cortile della scuola, cominciò a piovere e Luke non riuscì a non insultare anche la pioggia
“Mi ero appena asciugato!”
Ashton e Diana furono i primi ad abbandonarci, poi Violet, infine Luke e Juliet. Eravamo rimasti solo io e Calum, quando lui mi chiese
“Non ti sembra strano che Alyssa voglia offrirci un lavoro del genere senza aver mai parlato con noi?”
io non capii dove volesse arrivare e risposi
“ Ma no, è un po’ come un produttore, ci ha visti e le siamo piaciuti.”
Calum fece spallucce
“Sarà.”
Quando arrivammo davanti la porta di casa Hood venne ad aprirci la sorella di Calum, Mali Koa
. “Vuoi entrare? Sei tutto bagnato”
Mi chiese con lo stesso spirito del fratello
“ No grazie, devo tornare a casa, stasera passo a prendere Cal.”
“Come vuoi!” mi disse gentile : “ e dove andate?”
Calum si era già buttato sul suo sofà ma rispose ugualmente, anticipandomi
“Andiamo a parlare con un tipo di un locale”
“ Ah, tu e Romeo avete trovato lavoro?”
mi chiese Mali,
“ Io e ch…”
“ Mike, non te ne dovevi andare?”
disse Calum e io risposi, dopo aver salutato la ragazza
“ E’ sempre un piacere sentirsi a casa, Romeo”.  







Note di Viola e Martina:
Ciao! Siamo due autrici, questa storia sarà infatti una sorta di "quattro mani", questo capitolo è stato scritto da noi due insieme, poi ci alterneremo, facendo un capitolo a testa :)
Una recensione ci farebbe molto piacere se avete intenzione di seguire la storia, che speriamo vi piaccia <3
un bacio Violet e Tita
  
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