{No excuses. No apologises. No
regrets}
Senza scuse.
Senza giustificazioni.
Senza rimpianti.
E' così che concepisci gli addii, vero?
Mi sono svegliato da qualche minuto. Siamo ancora nudi, tu mi
abbracci.
Per un momento vorrei che non finisse, sai? Dico... questo momento. Ho
sempre adorato guardarti dormire. Mi viene sempre una voglia irrefrenabile di
disegnarti.
Per portarti sempre con me. Dovunque io sia.
Sento freddo, sebbene le nostre pelli - roventi- si sfiorino.
Ieri sera, la nostra ultima scopata. Per un attimo mi è sembrato di
vederti piangere. Ma forse mi sbagliavo.
Brian Kinney non piange. Brian Kinney non ama.
Non era amore, quello che provi per me, Brian. E' sacrificio.
L'ho già detto una volta, forse a mia madre o a Debbie.
Sacrificare sè stessi per amore? Non è da te Brian. Non è neanche da
me.
Ora che sono diventato una persona - plasmata da te- di cui
puoi essere fiero, non intendo certo buttare al vento tutti questi anni
restando qui, ad abbracciarti - sebbene sia così piacevole.
In fondo è vero. E' solo tempo. E il tempo passa, giusto?
Non importa quando tornerò - se mai lo farò-, non importa quanto
passerà. L'importante è la consapevolezza.
Io so di amarti. Tu forse te ne dimenticherai - quando magari un giorno
riaprirai il glorioso Babylon- troppo occupato a farti il tipo di
turno.
Vorrà dire che lo ricorderò io per tutti e due. Come feci tu, quando
persi la memoria.
Alzandomi dal letto, senza far rumore, mi sento quasi gelare. Tu
mugoli e ti spalmi bene sulla trapunta.
Per un attimo quasi mi rimangio ogni cosa, provando la morbosa e
straziante sensazione dell'abbandono.
Cristo... ti sto lasciando.
Me ne vado in bagno, cercando di non pensarci.
Come quando ti lasciai per Ethan - errore madornale- vedo noi.
Vedo noi dappertutto.
Noi che ridiamo, che scherziamo. Ci baciamo. Facciamo l'amore.
Mi costringo a chiudere gli occhi. Penso quasi di non riaprirli.
Poi le sue parole - è fiero di me...- mi colpiscono ancora, e
continuo in questo strazio forzato.
Torno in camera da letto. La mitica camera da letto. Ormai ha fatto
storia.
Tu sei ancora lì, a dormire. Per i tuoi standard le nove meno venti
sono davvero troppo.
Sorrido, prendendo la borsa in spalla.
Mi chino su di te, solo per sfiorarti la fronte con le labbra. Quando
mi stacco, i tuoi occhi sono spalancati.
Non sono mai stati così belli.
Ci guardiamo per un tempo quasi interminabile.
Non riesco a muovere le gambe.
Sei un maestro nel complicare le cose, Brian.
Mi viene voglia di ucciderti. Non guardarmi così. Non guardarmi come
se... non avessi più parole da dirmi.
Come se tutto fosse davvero finito.
Distendi un sorriso davvero bellissimo, mascherato dalle coperte. E mi
torna la forza.
Mi torna la forza di alzarmi in piedi ed allontanarmi da te.
Riesco ad arrivare fino alla porta di metallo scorrevole.
{Non voltarti. Non voltarti}
Me lo ripeto fino allo sfinimento, spalancandola.
Spero fino all'ultimo secondo che tu corra da me e che mi fermi dal
compiere questa ennesima cazzata che mi porterà via da te, forse per sempre.
Eppure non lo fai.
Non lo fai perchè non sei il supereroe romantico e pronto a tutti dei
fumetti di Micheal.
Non lo fai perchè vuoi che viva le mie esperienze.
Ed io lo farò, Brian.
Le vivrò tutte. Fino a che l'ultima scintilla di vita brucierà in me.
Lo farò per te.
Ti sto lasciando Brian Kinney.
Me ne vado...
Senza scuse.
Senza giustificazioni.
Senza rimpianti.
E' da un pò che non faccio una pazzia del genere!^^
Ma QaF mi ha appassionato davvero troppo per non scriverci sopra
qualcosina.
E' una cavolata ma almeno mi ha fatto un pò alleggerire la tensione
che sento.
Quel finale mi ha totalmente sconvolto.
Però non poteva finire in altro modo.
Brian Kinney continuerà a ballare per sempre.
We will survive!