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Autore: Klainbow    13/04/2014    3 recensioni
''Ti starò accanto in eterno.''
''Allora non ho paura.''
Genere: Angst, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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...è risaputo che scrivere roba deprimente quando si è di cattivo umore ti risollevi, no? No, va bene.
Comunque, non importa. Eccomi qua.
L'inconsistente presenza di dialoghi ed azioni è dovuta al fatto che doveva essere una drabble contenente soltanto dei pensieri di Darren, poi ho sentito il bisogno di.. elaborare. 
Mi scuso in anticipo per quello che ne è uscito fuori, e vi abbraccio :)
 

 
Il retrogusto dell'eternità.
 
Il motivo per cui lo fa è sempre lo stesso. 
Si comporta da cretino, Darren, soltanto perché lui - lui e nessun altro - possa riderne. Soltanto per guardarlo gettare il capo all'indietro, mostrare l'elegante pomo d'Adamo che si solleva leggermente e abbandonarsi ad un'incantevole suono, la più giusta e gloriosa di tutte le melodie. 
Per sentire la gola seccarsi improvvisamente e bruciare dall'agonia causata da quella curva morbida e sensuale che delinea il suo sorriso. 
Si sente così orgoglioso, quando riesce a conquistarne uno, che la facilità con cui lo ottiene si rivela un danno per sua sanità mentale. 
Succede sempre così. Lo fa diventare matto. 
Diviene volta per volta la peggiore delle dipendenze, vive dentro di lui e cresce costantemente, nutrita e sostenuta da ogni battito cardiaco che Chris accellera e alimenta. 
Darren non riesce a smettere. 
Darren supplica silenziosamente che lui non smetta mai. 
 
E' a questo che pensa, quando le cose si fanno difficili. 
Pensa che non tutto è perduto, anche quando lo è per davvero. 
Pensa di dover essere forte, ma non ci riesce. 
Si ripete di ignorare il dolore, e lo fa per così tanto tempo che la sera, prima di cadere in un sonno tormentato e trapunto di incubi, lontano da lui, viene assalito dalla malsana voglia di crederci. Di chiudere gli occhi, tapparsi il naso con una mano e buttarvici a capofitto. 
Di ignorare l'impatto che seguirebbe con la superfice torbida, il martellare frenetico del suo cuore attutito dalla pressione dell'acqua e gli schizzi molesti che quel tuffo nel vuoto potrebbe levare nell'aria. 
Ma non può concedersi di diventare egoista verso se stesso, così i suoi pensieri vengono distorti ancora dalla sua figura. 
 
E gli angoli delle sue labbra si sollevano nell'oscurità.
Pensa soltanto a quanto il ghiaccio che ricopre il mondo come una gelida corazza possa sciogliersi, grazie al sorriso di Chris. 
Pensa addirittura di essere un eroe, in un momento di pura follia, perché ha contrubito a salvare l'universo dalla sua degradazione. Attraverso il suo angelo. 
Lo pensa anche quando lui glielo sussurra mentre fanno l'amore, il ritmo lento e cadenziato, si uniscono piano e con il respiro ridotto ad un ansimo soffocato nella clavicola, nel collo o nella spalla dell'altro. Come se fossero destinati ad imitare quella brutta copia di se stessi per il resto delle loro vite. 
 
E allora Darren ci pensa, e non può evitarlo. 
 
Pensa alla perenne contrapposizione tra giusto e sbagliato in cui il loro pianeta oscilla. 
 
Alla paura. 
 
Al rumoroso, devastante silenzio che graffia la sua anima.
 
Alla disperazione. 
 
Alla gente. Alle loro occhiate di sufficienza, ai pregiudizi, ai commenti bisbigliati tra la folla, quando pensano che lui non stia ascoltando. 
 
Alle costrizioni e ai divieti.
 
A tutte le ingiustizie che gli vengono rifilate ogni giorno. 
 
Al ridicolo cipiglio che trasforma il viso di Chris quando qualcuno lo fa infuriare, quando mantenere la calma non è più un'alternativa disponibile, e non vi è nessun'altra strada da percorrere. 

A quanto faccia male constatare che la sua bellezza non svanisca lo stesso, ma che anzi paia ironicamente moltiplicarsi davanti ai suoi occhi arrossati.
 
A quanto i suoi lineamenti si addolciscano quando, tra la folla, i loro sguardi si incontrano.
 
E pensa alla libertà. Un concetto così meravigliosamente doloroso e lontano da essere concepito come una sorta di miraggio nel bel mezzo del deserto. E lui barcolla, delirante di speranza, verso la fonte inesistente dei suoi desideri. 
E' quasi un mito, una storia, una leggenda metropolitana di poco conto.
Ed è sul punto di distruggerlo, ma poi qualcuno lo riporta indietro. Una mano gli sfiora il viso con delicatezza e i suoi occhi appaiono sempre più stanchi e invecchiati. 
 
''Ti amo, ti amo tanto che sento un dolore lancinante al petto ogni volta che mi guardi.'' Gli sussurra Chris, le lacrime che gli colano sul viso pallido. 
 
Dopodiché, il calore si riappropria del suo corpo, il cuore ritrova la sua esatta collocazione e ricomincia a scalpitargli contro la cassa toracica e le stelle ritornano a brillare nel cielo. 
 
Darren lo guarda. Si appoggia alla spalliera del letto e lo guarda, senza dire una parola. 
Chris esita. Si avvicina, tremante, e scavalca con una gamba i suoi fianchi stretti, ritrovandosi a cavalcioni su di lui. 
Le loro pelli sono di nuovo in contatto, e Darren freme sottovoce. 
Chris si piega in avanti e lo fissa intensamente, prima di stendersi sul suo corpo. I loro membri nudi si incontrano, ed è magico quanto riescano a rimanere tranquilli nonostante questi stiano rispondendo a quell'unione inviandogli brividi lungo la spina dorsale, e richiamando l'attenzione che gli viene negata. 
Darren gli deposita con tenerezza un piccolo bacio sulla fronte sudata, e alla fine iniziano a piangere. 
''Sei tutta la mia vita.'' riesce a dire Darren. 
Chris si stringe a lui più forte. 
''Non ti azzardare a lasciarmi andare'', singhiozza.
''Se lo facessi morirei.'', geme. 
Poi le loro mani si trovano, le dita di intrecciano, e una richiesta inespressa volteggia nella stanza, adagiandosi su di loro come una coperta. 
Un attimo dopo stanno finalmente facendo l'amore, stavolta forte, proprio come si sentono. 
Darren gli posa una mano sul petto, all'altezza del cuore, e Chris trattiene il fiato.
''Non voglio farti del male.'' butta fuori, ed è un sussurro così flebile che Chris pensa di averlo soltanto immaginato. 
''E' un dolore piacevole, mi fa sapere che ci sei.'' mugugna, inarcando la schiena perché l'altro gli si conficchi dentro nuovamente. 
''Ti starò accanto in eterno.'' 
''Allora non ho paura.''



Un bacio alla mia piccola, grande famiglia! We're still here.
  
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