Tu sei morto.

Non ci voglio credere, non ci posso credere, non ci voglio pensare.

No. No. No.

Inghiotto un sorso d’acqua e mi va di traverso; tossisco, una, due, tre volte... e sento i nervi che stanno per cedere. Tra poco urlerò, sbatterò un pugno sul tavolo con forza, per tentare di sbollire la rabbia che mi dilania il corpo come una bestia feroce. Che mi lascia amaramente un bisogno che non potrò mai sfogare pienamente.

Il bisogno d'insultarti, di prenderti a calci, di maledirti in eterno. 

Stronzo, sei morto. Il mio equilibrio psichico sta per spezzarsi, sta per frantumarsi. Tu sei morto, dannato egoista, figlio di puttana. Sei morto!

Guardo una tua foto con aria bellicosa; se solo potessi averti qui davanti, ti sputerei addosso. Avrei il coraggio di prendere a sberle quella tua faccia perennemente allegra, almeno avrei una soddisfazione e non quest'angoscia. Avrei un motivo per sorridere ancora.

Sbuffo, piango, parlo e poi mi zittisco: non so nemmeno più quello che mi passa per la testa. 

Non posso neppure riposarmi, non posso nemmeno smettere di preparare la cena; eppure l’odore che risale dalla pentola misto al vapore mi fa venire la nausea, mi fa venire voglia di piangere. Mi fa venire voglia di essere al tuo posto.

Forse solo i padri sono degli egoisti. Forse sei tu che lo sei, Goku, forse è stato solo uno sbaglio amarti.

Non sopporto quest’aria lugubre in casa, non sopporto di sentire i lamenti di Gohan la notte, di restare sveglia a fissare il soffitto. Sola, attorniata da ombre.

Sola nel nostro letto, sola ovunque vada. 

Mi sento svenire e devo appoggiarmi al tavolo; mi piego da un lato e il vomito che mi esce dalla bocca macchia il pavimento e l’orlo della tovaglia. Provo un disgusto tremendo, un terribile senso d'impotenza e delusione, un terribile senso d’abbandono, di solitudine, di rabbia.

È troppo difficile credere che sia vero, credere che questo test di gravidanza sia positivo, credere di essere incinta. 

Credere che tu sia stato capace di questo, di essere così irresponsabile.

Perché hai voluto un altro figlio? Perché, se non sei mai stato né padre, né marito? 

Mi siedo e mi prendo la testa fra le mani. Cosa posso fare? Cosa devo fare? Come posso riempire lo spazio che hai lasciato?

La mia vita mi appare davanti e scorre come le immagini di un vecchio film: ogni sequenza è un brivido che non tornerà. Tu non tornerai e ciò mi trasforma, mi fa provare indifferenza, mi fa essere fredda e severa, mi fa provare risentimento. 

Mi fa sentire come se non fossi mai stata giovane, come se fossi nata vecchia. 

Urlo. 

Bestemmio.

Va tutto bene, mi dico, passerà. Ci riuscirò: crescerò il mio cucciolo. 

Respiro profondamente e chiudo gli occhi, pensando che hai salvato il mondo e ti ritieni un eroe. 

Ma per me adesso, Son Goku, sei solo un gran pezzo di merda.

Fine.

Se lasciate un commento mi fate piacere, grazie per la lettura.

LORIGETA ^^