Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: lollipop 2013    14/04/2014    6 recensioni
Due culture diverse si incontrano, mescolandosi.
Un amore contrastato, che va oltre la famiglia, oltre le tradizioni.
John si innamora di Mary.
Mary si innamora di John.
Lui è un gipsy, uno zingaro inglese che ormai staziona da anni nella stessa città.
Lei é una ragazza normale, una tipa di città, indipendente e con fin troppi problemi.
Due culture così diverse riusciranno ad amalgamarsi o entreranno in collisione?
Riuscirà John a vivere questa sua storia d'amore impossibile?
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
  Follow me onFacebook
 
Capitolo 15

 
Riuniti intorto al tavolo ci guardiamo in cagnesco silenziosamente.
Papà attende di ascoltare il motivo di cotante urla. Batte frenetico le dita sul tavolo, stanco dei nostri silenzi... Come al solito a rompere il ghiaccio ci pensa Jenny.
<< John sta insieme ad una gorge. >>
Gli occhi del terribile Billy sono puntati su di me.
E’ arrivato il momento per me di dire a tutti la verità. Sono stanco di dover sempre nascondere Mary!
<< E’ vero papà, sto insieme ad una gorge e me ne sono innamorato. >> tengo lo sguardo di mio padre mentre mia madre e Jenny bisbigliano indignate, intorno a noi.
Con gli occhi puntati su di me, mio padre tace.
<< Ne sei innamorato… e capisco perché tu ci abbia tenuto nascosto questa ragazza. Sai bene che per noi gipsy è difficile accettare in famiglia una gorge, abbiamo culture, usanze e stili di vita differenti. Amalgamarci è complicato. >> chino il capo, scoraggiato. A parte Brece nessuno sembra appoggiare la mia storia con Mary.
<< Ultimamente però John, devo ammettere che qualcosa in te è cambiato. Sei diverso, più solare e tranquillo e guardandoti ora mentre parli di questa gorge, non posso non pensare che sia lei ad averti reso così… Migliore. >> alzo il capo tornando a posare lo sguardo sulla figura possente di mio padre…
<< Quindi John, non dico che riuscirò ad abituarmi facilmente a questa situazione anzi, molto probabilmente non mi ci abituerò mai. Ma, sei mio figlio e mi è di obbligo accettare anche le tue decisioni sbagliate purché queste ti rendano felici. Non mi intrometterò nella tua relazione, ma per ora tienila lontana dalla nostra famiglia. >> sorrido tirando un respiro di sollievo. Papà mi appoggia, a suo modo ma lo fa… Non potrei essere più felice!
<< Se tuo padre appoggia questo tuo momento di follia, sappi che io non ho intenzione di farlo. Non accetterò mai che mio figlio stia accanto ad una gorge. >> mamma batte i pugni sul tavolo facendo spaventare Andrea e Peter che corrono a rintanarsi nelle loro camere.
<< Parli d’amore tu… Hai solo 17 anni John, cosa puoi saperne tu dell’amore. >> scuoto il capo stanco dell’ignoranza che caratterizza mia madre. Come se lei sapesse cos’è l’amore. Un matrimonio combinato non è sinonimo di un idillio d’amore.
<< Ti do due possibilità John… >> punto gli occhi su di lei incuriosito, cosa vorrà propormi adesso?
<< C’è una giovane gipsy, figlia di un cugino di terzo grado di tuo padre. E’ molto bella ha 15 anni ed’è pronta a sposarsi. Ti ha visto al matrimonio di Jenny e gli sei piaciuto molto. Gli ho garantito che avrei organizzato un fantastico matrimonio in stile gipsy tra voi due. Quindi John tu puoi accettare di sposarti con chi ti merita davvero dimenticando le tue fantasia con quella gorge, oppure… >>
<< Oppure… >> assumo un espressione rude.
Mia madre aveva già pensato a tutto, aveva scelto una sposa che a suo dire, era l’ideale per me e ha quasi organizzato le nozze, senza neanche chiedere il mio parere in merito.
<< … oppure lasci questa casa ed eviti di farti vedere ancora qui intorno. >> Cosa?!? Mia madre mi sta praticamente buttando fuori di casa.
<< Mamma ma cosa dici? >> Brece salta in piedi sconvolta, persino Jenny, Malcom e nostro padre sono increduli a quelle parole.
<< Taci tu, con te farò i conti dopo. >> gli occhi di Kelly Evans sputano veleno verso chiunque si opponga alle sue decisioni, ma io non ho intenzione di accettare le sue condizioni seppur dover lasciare la mia famiglia mi spezza il cuore.
Mi alzo in piedi senza parlare dirigendomi verso la mia camera, infilo in un borsone alcuni vestiti raccattati in giro per la stanza.
Malcom mi raggiunge… << John che stai facendo? >>
Chiudo la zip del borsone uscendo dalla stanza, senza rispondere alla domanda del mio fratellino.
Do un bacio a Peter e busso alla porta di Andrea. La vedo seduta sulla sua poltrona di stoffa rosa con il naso infilato nell’enorme libro. << John… >>
<< Ciao sorellina, ci rivediamo presto. >>
<< Dove vai? >> mi chiede curiosa guardando il borsone nero che stringo nel pugno sinistro.
<< Starò via per un po’. >> Andrea corruga la fronte e mi guarda uscire.
Raggiungo gli altri in salone, abbraccio Malcom e mi dirigo verso Brece…
<< Hai deciso di andartene vero? >> faccio cenno di si mentre mia madre digrigna un sorriso per poi darmi le spalle e rintanarsi in cucina.
Saluto amorevolmente Brece  e accarezzo la guancia di Jenny che se ne resta in silenzio sulla sua sedia. Sembra anch’essa incredula della decisione della mamma.
<< Sei sicuro di quello che fai figliolo? >>
<< Si papà, forse sbaglio e magari mi pentirò di questa decisione ma non posso sposarmi con una ragazzina che nemmeno conosco quando, al mio fianco ho una magnifica ragazza di cui sono innamorato. Devo vivere la mia vita, mi dispiace per la mamma, spero che un giorno lei possa capirmi. >> papà mi da una pacca sulla spalla incoraggiando con quel gesto la mia scelta.
<< Mi dispiace figliolo, cercherò di parlare con tua madre ma lo sai che in questi casi non posso fare nulla, la sua ira non si placherà presto… >> gli sorrido e ricambio la pacca sulla sua muscolosa spalla.
Lascio casa Evans chiudendomi, forse per sempre, quella porta alle mie spalle… Magari stare per un po’ lontano da casa riuscirà a far ragionare mia madre e a calmare le acque. Me lo auguro!
Salgo i gradini logorati dal tempo e busso alla porta…
<< John che ci fai qui? >> Mary con aria stranita mi lascia entrare in casa.
<< Sei andato in palestra? >> indica la borsa che stringo nella mano. Scuoto il capo e poggio il borsone sul tavolo.
<< Posso restare qui per un po’? >> Mary corruga la fronte… << Cosa è successo? >>
Ci sediamo intorno al tavolo e gli racconto della discussione avuta con mia madre.
Senza accorgercene cala la sera. Mary si barcamena tra i fornelli cercando di cucinare qualcosa di decente. Non è un asso ai fornelli.
Sposto il borsone che è ancora poggiato sul tavolo, sul pavimento. E ci sediamo a cenare…
<< Allora… Posso restare qui? >>
<< Vorrei che tu tornassi a casa e facessi pace con tua madre, ma capisco che questo ora non sia possibile. Io non voglio allontanarti dalla tua famiglia John, so quanto loro per te siano importanti ma non posso neanche lasciarti dormire per strada quindi si, puoi restare. Ma John, cerca di chiarire le cose con la tua famiglia perché il primo a soffrire per questa situazione sei tu. >> mi sorride dolcemente Mary mentre porta il mio borsone nella camera da letto.
Le sue parole sono sincere, Mary si preoccupa per me.
In effetti la collera di mia madre mi ferisce. Non pretendo che lei sia felice per me, capisco che per la sua cultura sia difficile accettare una relazione tra un gipsy ed una gorge ma avrei voluto che fosse felice per suo figlio, aldilà di ciò che ci impongo  le nostre credenze.
<< Ti dispiace dormire insieme? >> mi infilo a letto di fianco a Mary con non poco imbarazzo…
<< Lo abbiamo già fatto l’altra sera… >> sorride calorosa Mary.
Distesi l’uno di fianco all’altra ci guardiamo intensamente, nella penobra della stanza.
E’ così bella ed averla così vicina non mi aiuta a tenere a posto le mani.
Le accarezzo la guancia fino a scendere lungo tutto il profilo del suo corpo fermandomi sul fianco sinistro. Mary rabbrividisce ma non ferma il mio tocco.
La bacio passandogli una mano nei lunghi capelli scuri.
Ci stringiamo e bacio dopo bacio, Mary è sopra di me.
La guardo mentre si disfa della sua canotta, lasciando scoperto il suo seno.
Vorrei chiederle se ne è sicura, se davvero vuole fare l’amore con me ma, dal modo in cui mi bacia e spinge il suo petto contro il mio mi sembra stupido fargli una tale domanda.
Ci spogliamo rapidamente e senza accorgercene stiamo ansimando in un vortice di passione.
Siamo accaldati e i nostri gemiti ci accompagnano in una notte che si prospetta essere lunga e ardente.

 








 

- 3 alla fine.
Kelly ha messo John alla porta e lui ha deciso di "ripararsi" tra le braccia di Mary.
Cosa accadrà ora tra i due piccioncini e alla famiglia Evans?

Come sempre attendo i vostri commenti...
Mi raccomando voi che leggete in silenzio,
ogni tanto battete un colpo per mostrarmi che siete ancora vivi.

Al prossimo lunedì belli.
Vi invito a passare  nella mia originale drammatica, vorrei qualche vostra opinione: 
Unbreakable.

 


xo lollipop 2013 

 

 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: lollipop 2013