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Autore: Fulmine28    13/07/2008    3 recensioni
<< Jet, come stai? >>
Questa frase viene detta tante volte da Wave nel corso di questa storia.
Forse, anche troppe volte.
Le prime volte, Jet rispondeva con tono secco e acido << Sto benissimo! >>. Ma, andando avanti, il suo tono diventa meno aspro e comincia a essere indeciso, balbettato.
Ed infine, l'unica frase che riesce a pronunciare, a pezzi, è << Mi sento male... mi sento malissimo... >>
Genere: Generale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La mia seconda ficy! ^o^ Giuro che questa la finisco! XD
Prima di iniziare volevo dire solo una cosa: nel genere ho scritto "Suspance", ma non so se mi viene bene la suspace e quanta me ne verrà in questa storia...
Dopo questa, vi lascio alla storia, che spero vi piaccia! ^^ Enjoy!! XD


La Sindrome Tremble


Capitolo 1: Il Colpo alla Banca


Inizialmente, Wave si era spaventata.
Era nella stanza principale, e stava leggendo con cura delle informazioni sulla banca centrale. Quella sera, lei, Jet e Storm dovevano entrare in quell'edificio per riprendersi una preziosa gemma che avevano perso durante una fuga.
Il suo capo era sbragato sulla sedia, con le gambe comodamente appoggiate sulla scrivania. Voleva farsi credere tranquillo e senza nessun problema, ma voleva solamente coprire il movimento che faceva con la mano sulla propria tempia: si stava massaggiando, molto lentamente in modo da far sembrare che stesse solamente appoggiando la testa, un punto della nuca che gli faceva incredibilmente male.
La voce di Wave che lo chiamava, seppur quasi sussurrando, gli sembrò una spina sparata a tutta velocità nella sua testa, che gli fece scappare il movimento di massaggiarsela anche con l'altra mano.
<< Cos'hai, Jet? Stai male? >> chiese la rondine, avvicinandosi al falco con leggero spavento.
<< Sto benissimo >> rispose seccamente l'altro, facendo il gesto di allontanarsi.
<< A me non sembra... >>
Jet, perdendo la pazienza, diede un pugno talmente tanto forte alla scrivania che si sentì un leggero crack.
<< Cosa diamine c'è, Wave?! Perchè mi hai chiamato?!? >>
Wave quasi si prese un infarto, che si allontanò di corsa, appiattendosi al muro.
Non si era mai comportato così! Cosa aveva?
<< Ho... ho trovato il modo di entrare nella banca centrale senza far scattare l'allarme e senza essere individuati dalle telecamere... >>
Tentando di riprendere la calma, Wave si riavvicinò allo schermo dal quale stava leggendo le informazioni e spiegò a Jet il piano.
Ma il falco faceva incredibilmente fatica a seguire il discorso, col mal di testa che si ritrovava.
"Quel maledetto robot..."

Banca centrale. Ore 23.47.
Dopo aver servito i clienti ritardatari, i banchieri mettevano via baracche e burattini e tornavano a casa.
L'ultimo impiegato richiuse porta e sarracinesca a 32 mandate prima di prendere l'automobile e tornare finalmente a casa. Era in quel momento che Jet, Wave e Storm dovevano attuare il proprio piano. Invece, esso partì con più dii 20 minuti di ritardo.
Il falco aveva avuto improvvisamente mal di testa. Di quelli forti.
Wave e Storm avevano più volte proposto di rimandare la missione, ma niente, quella testaccia dura di Jet aveva rifiutato ogni volta.
Finalmente, a mezzanotte e cinque minuti, il falco e i suoi due compari entrarono in banca tramite un condotto dell'aria, con sottobraccio l'aggeggio che rinchiudeva il proprio Gear.
Gattonarono nei freddi - e stretti per Storm - cunicoli in cui circolava l'aria, fino ad arrivare alla sala dei comandi.
Wave esraè dalla borsa che teneva a tracolla una specie di penna, con un pulsante rosso e uno verde a metà. La rondine premette il primo tasto, e d'improvviso nella banca ci fu un calo di energia, e tutte le videocamere e gli allarmi andarono in tilt.
Era il momento!
Scesero, veloci e furtivi come solo loro sapevano fare, nella sala, salirono sul Gear e cominciarono a correre alla massima velocità verso la sala dove c'era la loro gemma.
Dovevano essere veloci! Avevano solo 3 minuti per impossessarsi di ciò che volevano e scappare fuori dalla banca!

- 2.45.78
L'obbiettivo era a pochi secondi da loro.
Storm, cavalcando la Moto-Gear, era in testa al gruppo per "bussare" alla porta per tutti.

- 2.38.11
La porta venne giù con uno schianto pauroso.
Il trio di ladri entrò nella stanza e, senza perdere troppo tempo, Jet buttò a terra la teca di vetro, che rompendosi liberò dalla sua prigionia la preziosa gemma dei Babylon.
Il falco la raccolse e, veloce come il vento, e mise il turbo verso la porta da cui era entrato.
<< Wave, quanto manca? >> chiese senza voltarsi, e si stupì non poco quando la compagna gli rispose che mancava solo 1 minuto e 30 secondi.
Ci aveva messo così tanto...?

- 1.27.55
La banca era diventata un labirinto, ora.
Destra... destra... sinistra... destra... sinistra... sinistra...
Che casino!!!
Con tutti quei corridoi rischiavano di perdersi. E il tempo trascorreva inesorabile... Se non si sbrigavano, la leggenda dei Babylon Rouge sarebbe finita...
<< Jet! Siamo quasi arrivati! Se giri a destra avremo la porta di fronte... anche se a qualche chilometro... >> esclamò Wave, con la voce quasi agitata.
Ci stavano mettendo troppo...

- 0.54.02
Ci mancava solo questa!!!
Già erano in ritardo, e poi Storm non aveva capito che dovevano girare, e quando se nè accorto... SBEM!! Contro il muro di fronte!!!
Si è subito rimesso in piedi, ma avevano perso secondi preziosi. Non potevano passare porta e sarracinesca senza la forza del compagno.
Storm, seppure un pò rimbambito dalla botta, si lanciò a tutta velocità per il corridoio - e per poco non investì il proprio capo - verso la porta. Jet e Wave gli corsero dietro, sforzando fino ai limiti i propri Gear.
Potevano ancora farcela... Potevano ancora farcela...

- 0.07.00
L'uscita era ormai lì, a pochi metri da lui. Storm era ormai chilometri e chilometri lontano da lui e da Wave, senza aver ancora capito di essere già uscito dalla banca.
La compagna era appena uscita dall'edificio, e stava tirando un sospiro di sollievo per avercela fatta.
Era lì... era a pochissimi metri dalla porta distrutta...
Perchè proprio in quel momento doveva succedergli? E perchè proprio a lui? Perchè?
Perchè proprio in quel momento, il mal di testa lo investì di nuovo, talmente tanto forte e improvviso da farlo cadere dal Gear?
Esso proseguì per la sua strada senza il suo padrone.
<< Jet!! >>
Wave si stava precipitando verso il capo, che nel frattempo aveva cacciato il mal di testa, ma era comunque a piedi ora.
- 0.03.59...
Si era allontanata troppo! Non avrebbe fatto in tempo ad arrivare da Jet! E anch'egli, cadendo dalla tavola, era finito troppo lontano dalla porta.
Non ci arrivavano...
- 0.01.33...
<< Ci siamo quasi!!! >> esclamò Wave, preparando la mano per afferrare il falco e tirarlo fuori da quell'impiccio.
Se aumentavano un pò la velocità, c'era qualche speranza!
- 0.00.01...
Jet riuscì ad afferrare la mano di Wave... Erano riusciti a raggiungersi... Ma ormai non serviva più a niente...
L'allarme suonò appena scattò lo zero, e le sbarre bloccarono tutte le vie di fuga.
Il falco e la rondine rimasero per qualche, interminabile secondo a guardarsi.
Lei sul Gear, piegata in avanti. Lui caduto in ginocchio, con una mano aggrappata a una sbarra e l'altra che teneva Wave.
Non era possibile... Jet era rimasto chiuso dentro...
  
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