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Autore: Reddy94    15/04/2014    2 recensioni
Gentile lettore, la storia che stai per leggere è un mio personale seguito scritto del videogame: Batman Arkham city; benchè recentemente ho saputo che stanno già lavorando al capitolo conclusivo, dubito che questa trama sia lontanamente simile a quella del videogioco in sviluppo(la mia non è superbia anzi, è l'esatto contrario, non credo che la mia trama si avvicini alla bellezza di quella ideata dagli sviluppatori del gioco) quindi puoi star tranquillo, non ci saranno spoiler.
In poche parole la storia parte qualche mese dopo gli eventi di Arkham City: con il Joker morto ed i principali super criminali ricoverati all' Arkham Asylum, le strade di Gotham sono più sicure che mai; tuttavia questo interminabile silenzio da parte delle forze del male, preannucia che qualcosa di terribile sta per accadere: un ombra minacciosa si abbatte pian piano a Gotham e toccherà, ancora una volta, al cavaliere oscuro l'arduo compito di risolvere la situazione. Ma qualcosa non va, dopo il trapasso di Joker e di Talia Al Ghul Batman non è più lo stesso; nonostante le premesse, riuscirà il cavaliere oscuro ad ottenere la vittoria ancora una volta, oppure rimarrà schiacciato dal peso delle sue colpe? Scopriamolo insieme.
Genere: Dark, Drammatico, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
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Gotham City, 4 mesi dopo gli eventi di Arkham city: il muro che divideva la città è stato abbattuto, Blackgate e l’istituto Arkham hanno riaperto i battenti; i detenuti e i pazzi sono stati deportati lì… inclusa Harley Quinn.
 
Villa Waine, Batcaverna ore 7.30
Sono quattro mesi che Bruce si è rintanato in casa sua dopo quella notte… resta lì, nella batcaverna, di fronte al batcomputer con addosso il suo costume ad aspettare che succeda qualcosa ma egli non sospettava che in questa stessa notte, una notte di primavera, le sue più grandi paure sarebbero diventate realtà.
Mentre Bruce scruta lo schermo, arriva Alfred con un vassoio in mano.
-Alfred:la cena sir.
Lui lo ignora.
-Alfred:è sicuro di voler cenare adesso sir? tra un po’ arriveranno la signorina Barbara ed il signorino Tim…
Continua ad ignorarlo
-Alfred:sa credo che anche il signorino Dick potrebbe farsi vedere, non gradirebbe di più passare un po’ di tempo con loro?
Nonostante le continue lusinghe Bruce sembra non essersi nemmeno accorto della presenza del suo maggiordomo; a questo punto Alfred reagisce prendendolo per la tuta.
-Alfred: adesso basta sir sono stanco di ignorare la situazione, lei non può continuare così!...
Bruce rimane inerme ed in silenzio con lo sguardo vuoto verso Alfred.
-Alfred: sono quattro mesi che è ridotto così, non parla più con nessuno, la notte non dorme più è ha ancora addosso quel maledetto costume…
Nonostante i rimproveri Bruce non da cenno di vita
-Alfred: si ricordi che lei ha una vita anche fuori da questa caverna! Che ne è della sua azienda? Certo, la lasciata in mano al signor Fox ma…
A questo punto Bruce risponde
-Bruce:Alfred…
Ma Alfred lo interrompe subito.
-Alfred: Ah, adesso ha il fegato di parlarmi; sa cosa penso sir: penso che il suo atteggiamento sia infantile; non è la prima volta che uno dei suoi nemici muore e si ricordi che non è mai stata colpa sua, eppure proprio per LUI ha il coraggio di soffrire…
In quel momento lo sguardo di Bruce da vuoto diventa freddo ed accusatorio
-Bruce:Ha un nome Alfred…
Ma nonostante ciò Alfred non demorde e continua a rimproverarlo
-Alfred:No, aveva un nome, Joker è morto e questa cosa non cambierà, prima lo accetta e meglio sarà per lei.
Lo sguardo di Bruce si spegne nuovamente e Alfred lo molla; per qualche attimo entrambi tacciono ma Alfred sente di dover dire ancora un’ ultima cosa.
-Alfred:Sa, io non la capisco, ho provato a spiegarmelo ma non ci riesco: quando morirono i suoi genitori si, soffrì, ma riuscì a trarre forza dal suo dolore; ora invece è morto uno dei criminali più pericolosi di Gotham, probabilmente del mondo intero e lei soffre come se fosse stato il suo migliore amico; questo è un insulto alla sua famiglia sir, non vorrà farmi credere che in realtà non le è mai importato niente dei suoi genitori?!!
A queste parole Bruce perde il controllo e salta addosso ad Alfred minacciandolo di violenza.
-Bruce:Prova solo a ripeterlo e ti giuro che non parlerai mai più!
Alfred sembra spaventato, ma in cuor suo sente che fare da valvola di sfogo sia la cosa giusta e quindi continua a provocarlo.
-Alfred:Non le è mai importato niente dei suoi genitori!!
Bruce sta per picchiarlo ma in quel momento arriva Dick che lo ferma
-Dick: ma che diavolo ti è preso?
-Bruce: Dick, cosa ci fai qui?
A questa domanda ci pensano a rispondere Barbara e Tim che nel frattempo sono arrivati.
-Barbara:Lo abbiamo chiamato noi…
-Tim: Si, abbiamo pensato che ti avrebbe fatto piacere.
Tuttavia rivedere il suo ex apprendista non gli da tanto conforto, anzi, gli da molto fastidio.
-Bruce:Beh, vi siete sbagliati quindi ora, se non vi dispiace, andatevene.
I presenti non credono alle loro orecchie, soprattutto Dick.
-Dick:Ma insomma, si può sapere che ti prende? Mi avevano detto che ti stavi comportando in modo strano, ma non immaginavo che fossi diventato pazzo.
Dopo aver udito la “parola fatale” Bruce perde tutto il suo garbo e comincia ad essere franco
-Bruce: Io, pazzo!?Vuoi sapere cosa c’è che non va!?C’è che il mio maggiordomo mi ha dato dell’egoista, tu ti ripresenti qui dopo tanto tempo solo perché pensi che abbia bisogno di aiuto e voi due…ormai non posso neanche andare al bagno senza che voi mi stiate appiccicati. Perciò adesso aprite bene le orecchie, io sto bene e non ho bisogno di nessuno, è chiaro?!
A queste parole i presenti tacquero.
-Bruce:Bene, adesso se non vi dispiace ho bisogno di stare da solo.
Bruce prende la batmobile e si avvia verso l’uscita.
-Alfred:Signor Bruce, aspetti…
-Barbara:Lasciamolo in pace; ha ragione, gli stiamo sempre addosso, ha bisogno di riflettere per conto suo.
 
Tetto del commissariato di Gotham ore 7.50
Bruce si arrampica sul tetto del commissariato e si ferma a contemplare il faro del bat-segnale, poi abbassa lo sguardo e riflette sulle sue azioni finchè non sente una voce molto familiare.
-Bruce:Ma che cosa mi sta succedendo?
-???: è molto semplice, dopo tutti questi anni alla fine anche tu stai impazzendo.
A queste parole si accosta una risata familiare.
-Bruce: Questa voce, no, non può essere…
Bruce alza il capo e seduto sul bat-segnale vede Joker.
-Joker: ciao Batman, o dovrei chiamarti Bruce? Come vanno le cose in famiglia? ah già dimenticavo, i tuoi genitori sono morti.
Dopo un’altra risata Bruce si fa prendere dall’ ira e lo afferra tra le sue mani.
-Bruce:tu maledetto, non puoi essere vivo, ti ho visto morire…
-Joker: oh andiamo Batman, credevi davvero che me ne sarei andato così facilmente? Forse per gli abitanti di Gotham io sono morto, ma tu non ti libererai così facilmente di me.
-Bruce:Quindi non sei reale , sei solo un illusione…
-Joker:Beh, devo dire che per esserlo mi hai fatto a regola d’arte(ennesima risata maligna).
Bruce lo molla e si domanda il perché di questo tormento.
-Joker: Però, ammetto che è un bel cambiamento, certo nella mia Arkham avevo più spazio, ma almeno la tua testa è pulita(risata).
-Bruce:Cosa vuoi da me Joker? Perché sei qui?
-Joker: e io che ne so? Sei stato tu a chiamarmi… forse ai voglia di sfogarti un po’ con me.
-Bruce: no, basta con la violenza.
-Joker:Cosa? Andiamo !! In vita me ne hai date tante, almeno adesso non sentirò nulla, non che prima sentissi qualcosa(risata).
Bruce rimane inerme e non fa niente.
-Joker:Ohh, avanti…prima eri noioso, ma adesso sembri tu il morto fra noi due…ho trovato, hai bisogno di qualche incentivo;uhm, vediamo un po’, ho fatto esplodere palazzi, ho ucciso un sacco di gente oltre la tua fidanzatina oh, e non dimentichiamoci di Miss Gordon, quella piccola sgualdrinella che ho costretto sulla sedia a rotelle… Oh già, ho anche ucciso il tuo piccolo pettirosso.(risata)
Bruce comincia ad adirarsi, ma resiste.
-Joker:Chissà, magari prima di diventare me ho ucciso io i tuoi genitori(risata).
Bruce stringe i denti ma non ce la fa e si avventa contro di lui; il Joker, come di consueto, si fa una grassa risata mentre Bruce lo prende a pugni. Ad un certo punto,però, Bruce sente un formicolio alla mano come preso da una scossa;infatti non stava picchiando il Joker, che tra l’altro è svanito, ma il bat-segnale che è stato completamente distrutto. Subito dopo, sul tetto giunge il commissario Gordon che probabilmente stava per utilizzare il bat-segnale per chiamare Batman.
-James:Oh Batman, sei già qui ma… cosa è successo al bat-segnale?
Bruce, ancora incredulo per ciò che ha visto, si inventa una scusa.
-Bruce:Non lo so, forse è stato un cortocircuito.
Gordon sembra non credergli quindi, per evitare altre domande, gli chiede perché lo stesse cercando.
-Bruce:Comunque, perché mi stavi cercando?
-James:Ah, si, un gruppo di delinquenti sta rapinando la Gotham Merchant Bank, hanno degli ostaggi e sono ben armati;riteniamo che siano affilati di Falcone.
-Bruce:Un paio di gangster non dovrebbero essere un problema per voi, sicuro che sia necessario il mio intervento?
-James: beh, in effetti no, ma sembra che ci sia Falcone in persona a capo della rapina ed ha inviato questo per te.
Gordon tira fuori dalla tasca della sua giacca un biglietto; Bruce lo prende e legge queste parole: “Questo è un invito speciale per il pipistrello assassino”.
-James: I miei uomini sono già sul posto, ma non possono agire: i rapinatori hanno detto che ammazzeranno gli ostaggi se non ti vedranno entro un’ora.
-Bruce: D’accordo, di ai tuoi uomini di restare in attesa finché non arrivo.
-Gordon: Ci vediamo lì
Così Bruce scende dal tetto, prende la batmobile e si avvia verso la banca.
 
Gotham Merchant Bank ore 8.50 circa
 
Nei pressi della banca, la giornalista Vicky Vale sta facendo il suo lavoro.
-Vicky:Ci troviamo ora nei pressi della Gotham Merchant Bank che è stata presa d’assedio da un gruppo di rapinatori;la polizia si trova in difficoltà in quanto i rapinatori hanno preso in ostaggio i dipendenti della banca, inoltre corre voce che ha guidare la rapina sia Carmine Falcone in persona e che abbia richiesto di incontrare Batman. Se tale richiesta non sarà soddisfatta o se i poliziotti tenteranno di entrare, gli ostaggi saranno uccisi.
Nel frattempo arriva il commissario per dar man forte alle forze attuali e Vicky ne approfitta per intervistarlo.
-Vicky:Commissario! Commissario! La prego , voglio solo farle un paio di domande!
-James:Ora non ho tempo…
Nonostante il rifiuto, Vicky gli pone delle domande.
-Vicky:Non è strano che un boss della mafia si esponga così tanto per una rapina e che voglia incontrare Batman?
-James:Questo non lo so, ma quando lo prenderemo sapremo cosa c’è sotto.
-Vicky:Un ultima domanda… riguardo al caso del ladro di volti, la polizia ha scovato il colpevole?
-James:Al momento non abbiamo nulla di certo, ma prenderemo anche lui.
A questo punto arriva anche Batman e Vicky si accinge ad intervistare anche lui.
-Vicky: Batman! La prego, vorrei farle qualche domanda; come mai Falcone ha richiesto di vederla?
-Bruce: Non ho niente da dire.
-Vicky:Un ultima cosa, corre voce che la morte di Joker non sia stata un incidente, ma che sia stato ucciso; tutta la città freme nel conoscere il valoroso eroe che a messo fine alla piaga di quel pazzoide… è stato lei non è vero?
Bruce non riesce a crederci, un uomo è morto e la gente gli è finalmente grata; tutto il bene che ha fatto, tutti i sacrifici e solo adesso viene considerato un eroe?
Per un momento Bruce china il capo e quando lo rialza l’unica cosa che vede è un vuoto colmato solo dalla figura di un clown.
-Joker:Hai visto? Ora tutti ti considerano un eroe; cosa ti ho suggerito in tutti questi anni? Uccidimi! Uccidimi! Ma no, il tuo orgoglio o come lo vuoi chiamare, te lo ha sempre impedito…o forse si tratta di amore?(risata)
Bruce si inginocchia e ripete fra se e se:”smettila”.
-Joker:Ma si, adesso capisco; tu non puoi fare a meno di me… io ero l’unica “distrazione” che ti teneva impegnato dalla tua dose di follia quotidiana; e ora che sono morto o meglio, ora che mi hai ucciso…
Bruce lo interrompe subito
-Bruce:Smettila! Non è stata colpa mia, non sono stato io a farti impazzire, non ti ho dato io la pistola, non ti ho iniettato io una dose letale di titan e non sono stato io a pugnalarti alle spalle! L’unico responsabile della tua morte sei…
Joker risponde subito.
-Joker:TU!
Bruce zittisce, sembra non voler controbattere e ancora non riesce a credere che sia tutta un’allucinazione.
-Bruce: ma chi sei tu? Non è possibile che sia tutto nella mia testa, sei fin troppo reale, sei proprio come lui…
-Joker:Beh, forse hai ragione , chi può dire cosa io sia veramente? Magari non sono mai stato reale…
-Bruce:Cosa?
-Joker:Il Joker, il Pinguino, lo Spaventapasseri… tutto frutto della tua testa.
-Bruce:No, non è possibile, stai mentendo…
-Joker:Forse adesso sei sdraiato sulla poltrona di uno studio psichiatrico mentre uno dei dottori cerca di risalire alla radice della tua pazzia… ma tu sei troppo impegnato a vivere nel tuo mondo folle.
-Bruce:Basta, sta zitto!!
-Joker:Avanti, ammettilo: sei…un…PAZZO!!!
-Bruce:No!!!
Bruce si rialza e scaglia un pugno contro Joker, ma in quel frangente tutto torna alla normalità e, invece della faccia del Joker, colpisce la telecamera di Vicky che lo riprendeva.
-Vicky:Hey!!! Ma che diavolo hai nella testa??
-Bruce: Ma cosa…?
-Vicky: Maledizione!!! Ecco i titoli di domani:”Pazzo in maschera rovina lo scoop della serata”.
-Bruce:come mi hai chiamato?!!
Bruce stava per avventarsi contro Vicky ma Gordon lo ferma.
-James:Dannazione, calmati!
-Bruce:…
-James:… Forse faresti meglio ad andartene, da qui in poi ci pensiamo noi.
-Bruce:tranquillo, sto bene…
-James:No, non stai bene, so riconoscere la differenza tra un cortocircuito e il tuo pugno, e adesso stavi per aggredire una giornalista…
-Bruce:Non le avrei fatto nulla…
-James:ah che diamine, senti non sei costretto ad entrare, posso gestirla io la situazione…
-Bruce:Sai che non possiamo rischiare, se non mi presento ora uccideranno gli ostaggi.
Dopo qualche esitazione Gordon ordina ai suoi uomini di farlo entrare.
-James:A tutte le unità, lasciate passare Batman!
Bruce si avvia ma viene fermato subito
-James:Non fare sciocchezze.
Lo ignora ed entra nella banca. 
  
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