Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |      
Autore: dy415    15/04/2014    0 recensioni
A scuola ho imparato che l'introduzione di un poema epico, di una memorabile tragedia, veniva chiamato proemio.
I grandi autori classici usavano narrare le imprese degli eroi del loro tempo, le fatiche che dovevano affrontare o le terre conquistate e prima di fare questo erano soliti invocare una o più muse, affinchè ispirassero il loro racconto.
Il mio nome ha origini greche, venne scelto da mia nonna ancor prima che io nascessi:
mi chiamo Dimitra Kol.
Io non sono un eroe, e la mia terra non è una patria appena fondata, ma questa storia merita qualcuno che la tramandi.
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: Tematiche delicate
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il sole sta per tramontare,  ho trasportato tutto il giorno queste otri su e giù dalla collina dietro casa, e ora ho solo voglia di riposare.

A volte mi chiedo se papà si accorga che io e Ens meritiamo più di questo.

Mi chiamo Dimitra, sto per raggiungere la maggiore età, ma questo non penso che cambierà mai le cose, il mio destino- come quello di mio fratello-è già scritto nella nostra condizione attuale.La nostra classe, I Mercanti, vive nella parte più meridionale del globo terrestre, e si estende fino ai confini dell'antica Africa, dove è maggiore la classe dei Contadini.Vivo a Denbit, corrispondente all'antica Chicago, e-come tutti noi- conduco una vita a favore del lavoro e del dovere. Aiuto papà nel lavoro da mercante, e a volte mi porta perfino con lui fino al limite del Grande Passaggio sotterraneo, là ai confini con il territorio degli Abbienti.Essi vivono in simbiosi con Gli Aristocratici, i governanti, nati e poi perfezionati dalla Grande Macchina. Non ne ho mai visto uno, ma ho sentito dire al villaggio che tutti loro sono molto forti, intelligenti e piuttosto di bell'aspetto. Mamma mi ripete sempre che potrei essere scambiata facilmente con qualcuno di loro, ma io penso sia solo il suo affetto-e il suo spiccato senso dell'umorismo-a parlare.Voglio bene ai miei genitori, e penso che non si meritino così tanta fatica. D'altronde, nessuno di noi-nessuno dei Mercanti e dei Contadini- meriterebbe questa povertà, ma ormai la maggioranza è stata convinta che sia troppo tardi per cambiare il sistema.Nonostante quest'aria pessimista si estenda e ci venga ripetuta ogni giorno dai rappresentanti di Abbienti e Aristocratici, sento che la speranza in noi non si è ancora del tutto esaurita e spero che un giorno possa diventare il nostro presente. Mio fratello Ens, di tre anni più giovane di me, è la persona grazie alla quale non smetto di credere. Condividiamo le stesse aspirazioni, gli stessi ideali e-cosa più imporante-lui non è ancora macchiato dalla consapevolezza del proprio destino. Crede molto nel suo futuro, crede nel cambiamento che potrebbe avvenire.
E' amato da tutti nel villaggio, perchè spesso si offre in aiuto per piccoli compiti o impieghi, è un ragazzo altruista e genuino. Penso veramente che meriti molto di più.

La nostra vita non può esaurirsi in questo modo.

 

 

 

 

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: dy415