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Autore: Sophie Robin Kendrick    15/04/2014    2 recensioni
Come lo immaginate voi un film sulla ragazza drago?
Io me lo sono immaginata così. Tra cineprese e sentimenti, inizia la registrazione del film della Ragazza drago.
I personaggi hanno gli stessi nomi di quelli del libro, cambiano solo le vicende.
Genere: Comico, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lidia, si svegliò di soprassalto spegnendo la sveglia.
Si alzò e si andò a vestire.
Oggi niente prove ma  non sarebbe stata neanche a casa. Doveva andare con Sophie e Chloe al centro commerciale e sarebbero passate tra una mezz'oretta.
Aveva il tempo di truccarsi visto che avrebbero fatto colazione li.
Tranquillamente si mise davanti allo specchio per applicarsi una matita color acquamarina e un pò di mascara.
Al contrario del suo personaggio aveva gli occhi azzurri e si doveva applicare per ogni scena le lenti a contatto non graduate che le davano fastidio.
Si doveva comprare le altre perchè ormai quelle si dovevano cambiare.
Finì di applicarsi il trucco e si mise le scarpe.
Le rimaneva ancora un po di tempo, così prese il libro di Eragon e cominciò a leggere ad alta voce scandendo bene le parole  ogni qualvolta che trovava difficoltà nel leggere.
Sentì il telefono squillare e posando il libro nello scaffale afferrò la borsa e la giacca affrettandosi ad uscire.
Entrando in macchina venne accolta dalle ragazze e partirono alla volta del centro commerciale.

Chloe posò la sua tazzina di caffè vuota nel piattino. Spostò lo sguardo al di fuori della vetrina, dove le persone si fermavano davanti ai negozi o passeggiavano per il corridoio.
I bambini che tiravano i genitori, le coppie che camminavano a braccetto o per mano e molta altra gente carica di buste di vari negozi.
Lasciarono il bar parlando dei posti dove andare. Dovevano comprare i regali di natale per i ragazzi.
Visto che avevano deciso di passare il capodanno insieme, si sarebbero scambiati i  regali proprio all'ultimo giorno dell'anno.
Mancava un giorno al natale e le vetrine dei negozio erano tappezzati di manifesti con gli sconti sulla merce.
Entrarono in un negozio di abbigliamento maschile, lei voleva comprare al gemello un paio di pantaloni mentre Sophie avrebbe preso una camicia.
Non sapeva cosa Lidia avrebbe preso per lui, ma non lo voleva sapere. Per lo più penso a Karl, non sapeva che cosa prendergli ma era sicura che qualcosa avrebbe trovato nel negozio di elettronica. 
Da tempo aveva scoperto la passione per la tecnologia dell'amico, ed era più che certa che così sarebbe andata sul sicuro.
Dopo aver preso i regali per Ewan andarono nel reparto elettronica. 
Era molto grande, come tutti gli altri negozi, ma la cosa che l'attirò era il gioco che a lei piaceva tanto. Assassin's Creed, l'edizione dei caraibi.
Ne aveva tanto sentito parlare, e a lei interessava molto. Pensava che era un ottimo regalo per Karl, e anche per lei. Così tirò la manica di Sophie e le indicò il gioco facendo gli occhioni da cucciolo. 
"Ho capito, vuoi quel gioco per natale, ma consideralo anche  come regalo di Ewan."
Presero i giochi e continuarono a farsi un giro.
Anche Lidia aveva un paio di cose in mano, ma era troppo impegnata a leggere la trama del gioco per poter domandare.
Una volta uscite, le ragazze si fecero guidare da Sophie. 
Lei voleva andare in libreria, ed essendo lettrici anche loro acconsentirono subito.
Trascorsero la giornata anche in altri negozi, per svagarsi un po.

Fabio era impegnato a incartare accuratamente i regali degli amici. 
Le rimaneva quello di Karl da finire, anche se con la mente era altrove. Forse aveva fatto male a dare il regalo così presto a Sophie, ma schiarendosi la mente sapeva cosa fare per ogni evenienza.
Delle piccole mani si poggiarono sopra i suoi occhi oscurandoli un attimo. Era sua madre.
Quando era piccolo, lui lo faceva in continuazione e lei faceva finta di non  riconoscerlo per dargliela vinta.
"Quella ragazza, Sophie, secondo me le interessi. Forse per capodanno, sotto il vischio..." Lasciò la frase incompleta sentendo le guance del figlio diventare roventi.
"Mamma, ma cosa pensi. Voglio andarci piano con lei, voglio vedere se è quella giusta."
"Amore, so che sei tormentato per Virginia, ma adesso basta." Gli afferrò il mento e lo fece girare verso di lei. "Quello che è accaduto, non è stata colpa tua. Quella macchina vi è arrivata addosso, come potevi sapere che sarebbe andata così?"
"Mamma, ho iniziato io la discussione con lei e non viceversa. Avrei dovuto lasciarla stare, a quest'ora non sarei neanche qui."
Maria sospirò. "E' proprio questo il punto, non saresti qui." Abbracciò Fabio per infondergli calore e rassicurarlo.
Il suo tenero cucciolo, stava per perderlo...
Quando gli avevano comunicato che era in ospedale, le si era spezzato il cuore, ed era corsa da lui lasciando lavoro e tutto per poi vederlo attaccato alle macchine.
Ma lei era sicura, questa volta non sarebbe andata a finire così, glielo diceva il suo cuore. E il tempo avrebbe convinto anche Fabio...

Ciao a tutti, oggi mi sono svegliata con il raffreddore e se non mi passa non potrò gustarmi le uova di cioccolato D: stupido raffreddore.
Spero vi sia piaciuta, e scusatemi se ci sono errori.
Baci baci Sophie 
   
 
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