Tre settimane.
Erano esattamente tre settimane che Casey e Derek avevano una relazione. Segreta ovviamente.

La mattina era iniziata normalmente. La sveglia era suonata alle 6.30, mezz' ora prima del solito, ormai era da due mesi che si svegliavano mezz' ora prima così potevano passare un po' di tempo insieme. Lei era entrata in bagno prima di lui, si era fatta una doccia veloce, e si era vestita con un paio di jeans a sigaretta, una maglietta viola e un paio di All Star basse viola. Semplicemente divina. Poi si erano dati il 'cambio' con un veloce bacio a fior di labbra.
- Sei bellissima- le disse dolcemente Derek.
- Grazie- rispose semplicemente Casey.
Quando anche lui uscì dal bagno, Casey lo contemplò. Era semplicemente perfetto con quei jeans bassisimi, quella maglietta nera e un paio di Superga del medesimo colore. Scesero in salotto e si sedettero sul divano, l'uno abbracciato all' altra.
- Buongiorno- disse lui.
- Buongiorno- rispose lei.
- Te l'ho già detto che stamattina sei bellissima?-
- Almeno un centinaio di volte, ma non ti preoccupare mi piace sentirmelo dire- disse lei, poi continuò:
- Derek stiamo facendo la cosa giusta? Insomma siamo fratelli!-
- Fratellastri- la corresse Derek.
- Si lo so ma noi siamo una famiglia! E' così assurda questa situazione!-
- Assurda ma bellissima- e prima che Casey potesse controbattere le tappò la bocca con bacio carico di sentimento.
- Ripetimelo- lo sorpese Casey.
- Questa situazione è assurda ma bellissima- gli occhi di lei si illuminarono dalla gioia e avvicinò il suo volto sempre di più a quello di lui.
- Buongiorno famiglia!- urlarono in coro Nora e George.
Casey e Derek si allontanaro di botto e iniziarono a litigare.
- Quante volte ti ho detto che devi stare almeno due metri lontano da me!- urlò Casey.
- Ma figurati se io mi avvicino a una secchiona racchia zitella!- rispose Casey.
- Ragazzi adesso smettetela! Possibile che non riuscite ad andare d' accordo! Adesso vado a prepararvi la colazione ma se vi sento litigare giuro che.....che....che.....che vi farò una cosa molto brutta!- tuonò Nora.
George e Nore si diressero verso la cucina e così stava per fare anche Casey ma Derek la fermò per un braccio e la fece arrivare a due centimetri dal suo volto.
- Passa la notte con me, Casey-
- Come scusa?-
- Ti prego passa la notte con me-
- Ascolta Derek lo so che te hai avuto le tue 'esperienze' ma io non sono ancora pronta-
- Ma cosa hai capito?! Guarda che io non sono mica un pervertito! Ti ho chiesto solo di stare con me stanotte, mica ti ho detto che dobiamo per forza farlo! E poi io non ho avuto 'esperienze'! Aspetto quella giusta...-  e le lanciò un' occhiata ammiccante. A quelle parole Casey rimase molto sorpresa. Pensava che Derek, con tutte le corteggiatrici che aveva, avesse già vissuto quella 'esperienza'.
- Va bene- rispose convinta lei.
- Alle sette e mezza in camera mia, non farti beccare!- le raccomandò lui.
Fecero colazione tutti insieme ma questa volta non litigarono, avevano paura che Nora questa volta li avrebbe puniti severamente se si fossere ripetuti ancora litigi.
George accompagnò Casey, Derek, Lizzie e Edwin a scuola. Non si fidava di lasciarli andare a piedi da soli.
Arrivati a scuola Casey si imbattè subito in Micheal Carter, uno nuovo della scuola. Sin dal primo giorno aveva subito notato Casey e si era invaghito di lei ma lui era famoso per i suoi atteggiamenti da bulletto-playboy-iosonofigoevoino.
- Ciao Casey, sei uno splendore stamattina- disse Micheal.
- Buongiorno Michael, grazie per il complimento- disse senza neanche guardarlo, e continuò dritta. Ma venne fermata da Michael che l'aveva strattonata per un braccio.
- Dove credi di andare McDonald? Tu adesso vieni con me-
- Lasciami andare brutto schifoso- disse Casey orami furiosa prima di tirargli un calcio nei cosidetti. Poi continuò:
- Senza i tuoi gioiellini credo che tu mi non possa portare da nessuna parte!- e dal corridio della scuola partì un fragoroso applauso. Casey sperò tanto che Derek non avesse visto la scena ma purtroppo si sbagliava.
Orami la prima ora era passata e Derek aveva un' ora buca. Stava passegiando per i corridoi quando incontrò l' ultima persona che avrebbe voluto vedere: Michael Carter.
- Hey Venturi! Carina la tua sorellastra ci sto facendo un pensierino!- disse Michael.
- Ah davvero?! Se fossi in te, da quel che ho visto stamattina, lasciarei perdere. Sai io ci tengo ai miei di gioiellini- rispose prontamente lui, trattendosi dalla forte voglia di tirargli un pungo.
- Appunto per questo...gliela farò pagare. Darò una bella lezione a quella troia- ormai Michael aveva superato il limite. Derek lo afferrò per il collo e lo sollevò spingendolo contro gli armadietti.
- Punto primo: lei non è una troia;
punto secondo: se la tocchi ancora tu sei morto;
punto terzo: te non la fai pagare propiro a nessuno. Se ti vedo ancora attorno a lei ti giuro che ti strappo il naso a morsi brutto pervertito! Hai capito?!- urlò ormai furioso Derek.
- Si si capito- sussurrò Michael tremante dalla paura.
- Non ho sentito maiale-
- Ho capito- disse più forte Michael.
Derek lo lasciò andare sperando avesse capito.
Le ore passarono in fretta e arrivarono le 4.30, la scuola era finalmente finita. Tornarono a casa e Casey si diresse verso la sua camera. Voleva finire i compiti il prima possibile così da potersi preparare. Entrò in stanza ma qualcosa attirò la sua attenzione: un bigliettino sul suo letto.

Con Michael è tutto a posto.

Non ti darà più nessun fastidio.

A stasera
                                    Derek


Sorrise tra sè e sè e poi iniziò a fare i compiti. Alle 5.30 aveva finito tutto, ancora due ore e sarebbe andata da Derek ma intanto cosa poteva fare? Neanche a domandarlo che entrò Lizzie nella sua stanza che le comunicò che stasera si cenava prima perchè George la mattina dopo sarebbe dovuto partire per Londra e Nora ci teneva avere la famiglia riunita prima del viaggio. Quindi la cena era alle sei. Nora aveva preparato tacchino, patate, insalata, insomma di tutto. Era sempre stata una brava cuoca. Dopo un'oretta tutti avevano finito di mangiare.
- Grazie mamma era tutto squisito ma ora devo andare a finire i compiti- disse Casey lanciando un' occhiata furtiva a Derek.
- Ma come te ne vai di già?- rispose Nora sconsolata.
- Si mi dispiace. E se per caso quando voi bussate io non vi rispondo è perchè starò ascoltando l' i-pod e guardate che mi chiudo dentro: non voglio distrazioni. George fai buon viaggio.-
- Grazie Casey e buonanotte-
- Buonanotte Casey- dissero Lizzie, Edwin e la più piccola in coro.
- 'Notte tesoro- disse Nora.
- Cattiva notte Casey!-
- Grazie Derek!-
E poi fu il turno di Derek.
- Vado anche io. Oggi ho molto sonno, buonanotte a tutti-
-'Notte Derek- urlò la famiglia.
Quando entrò nella sua stanza vide Casey seduta sul suo letto con un pigiama composto da una connottierina azzurra e da un paio di pantaloni bianchi con un fiocco azzurro.
- Sei bella anche in pigiama-
- E il tuo pigiama dov'è?- chiese Casey.
- Io dormo in boxer!- la faccia di Casey ora era paragonabile a un peperone.
Si misero sotto le coperte e iniziarono a parlare, a baciarsi, a farsi domande per ore.
- Cosa hai detto a Michael, Derek?- domandò Casey dopo un po'.
- L'ho solo avvertito- disse Derek sbadigliando.
- Immagino. Ma tu stai morendo dal sonno! Scusa ti ho annoiato! Dai adesso dormiamo-
- Buonanotte Casey- e la baciò come non aveva mai baciato nessuno, Derek era sconvolto da tutte quelle emozioni. Aveva sempre pensato di odiare Casey, invece, da quando si erano baciati per la prima volta, tutto era cambiato. Derek pensava di divertirsi un po' poi invece capì che lei era tutto per lui, insomma aveva lasciato Kendra per lei!
Poi lei appoggiò la sua testa al petto di lui e Derek fu assalito da un prufumo buonissimo, quanto amava quel profumo.
- Buonanotte Derek- disse lei. Dopo un po' continuò:
- Ti amo Derek, ti amo più della mia stessa vita- e poi si addormentò sperando che non l' avesse sentita.

Orma è l' alba e gli uccelini cominciano cinguettare. Un debole raggio di sole filtra dalla finestra finendo dritta sulla faccia di Casey. Allunga il braccio per vedere se Derek è accanto a lei, ed eccolo là, sembra un angelo quando dorme. Guarda l'ora: le 5.14. Sarà meglio tornare in camera.
Apre la porta e vede sul suo letto una scritta fatta con cioccolatini: