'Eccola, è Katniss, è quella del dodici, è tra la mie mani,
la sto per uccidere.
Un sorriso sadico mi contorna il volto.
Con il coltello le traccio i contorni delle labbra.
-Sei nelle mie mani.-
Lei sta per piangere e ridacchio tra me, poi arriva Tresh, undici.
''Ma fanculo!'' impreco mentalmente e all'improvviso quello è
su di me con una pietra in mano, chiede a Katniss:
-Rue stava con te?- lei risponde di si,
fare del bene certe volte torna utile, anche
se per un favorito è difficile ammetterlo.
Vuole uccidermi, sta per pressare la pietra, inizio ad urlare:
-Cato, Cato!-
avevi promesso che mi avresti salvato.
-Cato, Cato!-
saresti tornato da me.
-Cato, Cato!-
avremmo tentato di vincere insieme.
-Cato, Cato!-
insieme per sempre.
-Cato, Cato!-
che mi avresti voluto bene.
-Cato, Cato!-
che nessuno mi avrebbe fatto del male.
-Cato, Cato!-
Tresh sta per battere la pietra.
-Cato, Cato!-
Io ti amavano, -Cato!-
e tu mentivi.'