Faceva un caldo bestiale. La chiesa era ornata di fiori bianchi, con bigliettini che contenevano messaggi di pace. Ormai era giunto il momento pensava un John vestito di bianco sorridendo.
-vuoi tu John Winston Lennon prendere Yoko Ono come tua legittima sposa?- il diretto interessato si guardò intorno, vide George, Ringo e..e mancava solo Paul
John abbassò lo sguardo per guardare Yoko dolcemente e rispondere, ma all'improvviso si sentì un no urlato violentemente. - no! John non farlo! io ti amo!- John vide il Beatle mancante che cercava di correre a più non posso mentre piangeva. Finalmente il pezzo mancante del puzzle arrivò davanti all'altare e si avvicinò al più grande: -dimmi Paul- il più piccolo alzò lo sguardo -io non posso fare a meno di te nemmeno un momento, figuriamoci se ti sposi- disse Paul ansimando e con le lacrime sul viso -senti lasciaci in pace!- gridò Yoko -sta zitta tu! continua Luv- rispose John facendo segno con la mano alla donna per zittirla.Il minore quasi non riusciva più a parlare per il nodo alla gola che si era formato per la paura, ma trovò il coraggio di parlare apertamente -se è amore vero dimmi perché io sto piangendo, se è amore vero dimmi perché tu stai fingendo, l'amore vero non può dissolversi nel vento, ma tu non dirmi niente, o mi baci o vado via, o mi ami o sparirò via per sempre John e non mi vedrai mai più- disse il minore tutto ad un fiato.
I presenti, compresi George e Ringo, guardarono John con un misto di emozioni nei loro occhi mentre aspettavano che questo parlasse.Dopo cinque minuti di silenzio il più grande, che pensò e ripensò alle parole appena dette, sorrise e si avvicinò a Paul o Paulie come lo chiamava lui, tanto da avare la sua fronte appiccicata alla propria, gli sfiorò la guancia con due dita ed infine posò le labbra sulle sue in modo passionale e deciso -io sposo te Paul, io ti amo da morire, non aspettavo altro che te, il mio principe, il mio re- aggiunse John dopo essersi staccato da lui, mentre Yoko scappava indignata e i presenti applaudivano sorridendo. E come da gran finale vissero tutti felici e contenti.