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Autore: Come What Klaine    16/04/2014    2 recensioni
E poi vedevo arrivare le persone che mi hanno tormentato per così tanto tempo e stavano per prendermi, erano così vicini..ma tu gli gridavi di lasciarmi stare e allora mi sono girato verso di te, perché volevo abbracciarti, perché credevo che tu volessi salvarmi. Ma non era così. Continuavi ad inseguirmi e a gridare, ed era come se non fossi neanche tu. Avevi un'espressione di odio sul viso, ed è stato terribile, perché io non ho mai visto quel tipo di espressione, soprattutto non rivolta a me. E i-io..oddio" raccontò, respirando a fatica, come se avesse appena corso una maratona. Sentiva i polmoni bruciare e aveva ancora quelle immagini impresse davanti agli occhi.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Alle mie girls del Crisscolferateci! 

Grazie alla mia Agne per avermi dato l'ispirazione per questa ff *-* 

*manda Crisscolfer a tutti* Anzi... Criss Colfer, come lo scrive Darren :')

**



Darren stava dormendo beatamente, ma all'improvviso, nel cuore della notte, sentì un urlo provenire dalla stanza accanto alla sua. Si alzò immediatamente dal letto e si precipitò nella camera. Appena entrò, vide Chris seduto, l'espressione sconvolta e respirava a fatica fra i singhiozzi.

Darren si avvicinò subito al letto e quando provò a mettergli una mano sulla spalla, Chris si scansò e si rannicchiò ancora di più su sé stesso. 

"Non toccarmi, non toccarmi" continuava a ripetere, dondolandosi avanti e indietro con il busto, come se fosse in trance. I suoi occhi vitrei e spalancati. 

"Chris" lo chiamò dolcemente Darren, sedendosi sulla punta del letto. Quando vide che l'altro non rispose, gli poggiò una mano sul ginocchio. Lo vide sussultare e sbattere velocemente le palpebre. 

"Ehi" gli disse, con voce bassa, accarezzandogli parte della gamba. 

Chris lo guardò in modo confuso e un po' spaventato, ma quando vide il sorriso accennato dell'altro, si buttò su di lui e lo abbracciò. 

"Va tutto bene" lo rassicurò Darren, tenendolo stretto contro di sé. Sentì che il suo corpo stava tremando leggermente e allora portò una mano sulla sua schiena, muovendola dolcemente, nel tentativo di calmarlo. Fortunatamente ci riuscì, tuttavia il suo corpo era ancora teso. 

"Vuoi dirmi cosa è successo?" gli chiese, quasi in un sussurro, avendo paura di spezzare quell'atmosfera apparentemente tranquilla. 

"H-ho fatto un incubo. Ero nella mia vecchia scuola a Clovis. Stavo uscendo ed ero rimasto solo io...poi mi venivi incontro e io sorridevo mentre correvo ad abbracciarti. Ma tu..t-tu mi hai preso i polsi e li hai stretti forte, e io ti dicevo di fermarti, ma tu non ti fermavi" iniziò a raccontare, riprendendo a singhiozzare.

"Poi è passata una macchina e ti sei distratto e allora sono scappato e ho cominciato a correre, ma era come se non mi stessi muovendo davvero. E gridavo aiuto, ma non usciva alcun suono dalla mia bocca, però sentivo te che mi chiamavi. Mi dicevi che non potevo scappare per sempre e che mi avresti preso e io cercavo di correre più veloce, ma era come se avessi dei blocchi di cemento ai piedi. E poi vedevo arrivare le persone che mi hanno tormentato per così tanto tempo e stavano per prendermi, erano così vicini..ma tu gli gridavi di lasciarmi stare e allora mi sono girato verso di te, perché volevo abbracciarti, perché credevo che tu volessi salvarmi. Ma non era così. Continuavi ad inseguirmi e a gridare, ed era come se non fossi neanche tu. Avevi un'espressione di odio sul viso, ed è stato terribile, perché io non ho mai visto quel tipo di espressione, soprattutto non rivolta a me. E i-io..oddio" raccontò, respirando a fatica, come se avesse appena corso una maratona. Sentiva i polmoni bruciare e aveva ancora quelle immagini impresse davanti agli occhi. 

"Va tutto bene" cantilenò Darren, quasi come fosse una ninna nanna. 

"Alla fine riuscivi a prendermi e e gridavi, ma non so cosa. Sentivo solo i tuoi urli e poi le tue mani che mi stringevano forte così tanto che mi sembrava che potessi spezzarmi da un momento all'altro" continuò a raccontare, stringendosi a Darren, il quale continuava a sussurrargli parole dolci e ad accarezzargli la schiena. 

"Chris" lo chiamò dopo un po', allontanandosi quel tanto che bastava per incatenare il suo sguardo a quello di Chris. I suoi occhi erano resi umidi dalle lacrime che li rendevano ancora più mozzafiato. 

"Sai che non ti farei mai del male, vero?" gli chiese con tono serio, senza il minimo accenno di sorriso sulle sue labbra, ma il suo sguardo era dolce e Chris si aggrappò a quello, e senza la minima esitazione, annuì. Sapeva che Darren non avrebbe mai fatto qualcosa che potesse ferirlo.

Darren gli sorrise e stava per abbracciarlo, ma lui si allontanò, portandosi una mano davanti alla bocca mentre tossiva, provando a togliere quel fastidioso bruciore alla gola, causato dal pianto. 

"Andiamo in cucina a prendere un po' d'acqua" gli disse, alzandosi dal letto, porgendogli una mano, che Chris afferrò immediatamente. 

Appena arrivarono in cucina, Darren riempì un bicchiere d'acqua e lo porse a Chris.

"Grazie" 

"Bevi a piccoli sorsi" gli consigliò, e Chris sorrise teneramente, mentre si portava il bicchiere alla bocca. 

Per qualche minuto stettero in silenzio, scambiandosi sorrisi e sguardi sfuggenti. 

"Allora...vuoi che ti legga una favola prima di addormentarti?" domandò Darren, provando a spezzare quella lieve tensione che si era creata. 

Chris ridacchiò e scosse la testa. 

"Potrei leggerti 'The Land of Stories' " propose, con tono entusiasta.

"Mi hai davvero appena proposto di leggermi il mio stesso libro?" gli chiese, alzando un sopracciglio, fingendosi perplesso, ma in realtà era chiaramente divertito.

Darren mise su un broncio adorabile, stringendosi nelle spalle. Nell'istante in cui si guardarono, scoppiarono a ridere. 

"Forse è meglio se andiamo a letto" proferì Darren, dopo che smisero di ridere.

"Se fossimo una coppia, la prenderei come una proposta indecente" scherzò Chris, poggiando i gomiti sul bancone della cucina sporgendosi un po' verso Darren.

"Forse lo è" ammiccò lui, facendogli l'occhiolino. Chris scosse la testa in un gesto che voleva dire 'non cambi mai'.

"Ma ehi! Almeno ti ho fatto sorridere" gli fece notare poco dopo, mentre internamente faceva una danza della vittoria, perché vedere Chris ridere in quel modo e sapere che era grazie a lui, era una delle cose più belle. 

"Non è quello che fai sempre?" 

"Cosa? Farti proposte che tu consideri indecenti?" 

Chris rise. "No, farmi sorridere" 

"Se sorridi tu, sorrido anche io". Fu spontaneo per Chris sorridere dopo quella frase, così come lo fu per Darren dopo aver visto Chris distendere le sue labbra in un sorriso. 

"Comunque davvero, puoi dormire nel mio letto se vuoi" ripropose Darren e Chris annuì. 

Non ci fu alcun imbarazzo quando si stesero insieme sul letto, né quando Darren poggiò una mano sull'addome di Chris per tirarselo vicino, facendo incastrare i loro corpi a cucchiaio. 

Chris sentiva il respiro caldo di Darren infrangersi sulla pelle del suo collo e questo lo fece sospirare. Si rilassò totalmente dentro l'abbraccio, mettendo una mano su quella di Darren, ancora poggiata sulla sua pancia. 

Distrattamente, Chris iniziò ad accarezzare con la punta delle dita il dorso della mano di Darren, mentre lui gli lasciava qualche bacio sul retro del collo e lungo l'incavo che lo univa alla spalla. 
Baciò anche un punto dietro l'orecchio, ma Chris si ritirò appena, ridacchiando.

"Mi fai il solletico" disse, provando a far allontanare Darren, senza successo, ovviamente. Anzi, Darren cominciò a soffiare sulla sua pelle, facendolo ridere e dimenare scompostamente sul letto. 

"Basta, Darren" gridò, con voce spezzata dalle risate. Per tutta risposta, Darren iniziò anche a solleticargli i fianchi, senza ascoltare le sue suppliche. 
Era così bello sentire quella risata incontrollabile. Avrebbe fatto di tutto pur di farlo ridere sempre. Anche se significava beccarsi qualche calcio da parte di Chris, mentre cercava di liberarsi dalla sua presa. 

"Lasciami" disse Chris, continuando a dimenarsi, senza riuscire a smettere di ridere.

"Mai" rispose seriamente Darren, fermandosi dal solleticarlo, ma tenendo comunque il suo corpo fra le braccia.

Chris voltò leggermente la testa per sorridergli e l'attimo dopo sentì le labbra di Darren lasciare un bacio sull'angolo sollevato della sua bocca. 

Chris portò una mano sulla sua guancia e lo baciò per davvero. Pressò la lingua sulle labbra di Darren, il quale le dischiuse immediatamente per permettergli di approfondire il bacio. 
Si staccarono poco dopo e si limitarono a sorridersi, perché non c'era bisogno di parole. 

"Ti ho tenuto sveglio abbastanza...prova a dormire adesso" sussurrò Darren, sistemandosi dietro di lui, per poi baciargli dolcemente la spalla lasciata scoperta dalla maglietta del pigiama. 

"Non ci riesco" si lamentò il più piccolo.

"Non ci hai neanche provato" gli fece notare Darren. 

"Certo, perché tu hai iniziato a solleticarmi"  replicò Chris, fingendosi scocciato, quando in realtà non lo era. Anzi, tutto il contrario. 

"Aspettami qui" gli disse, alzandosi dal letto, senza neanche dargli una spiegazione. 
Tornò dopo qualche secondo con la chitarra in mano. Sorrise a Chris e si sedette sul letto a gambe incrociate, sistemando lo strumento.

"Rilassati" mormorò, iniziando a suonare.

Non erano le note di una canzone, era solo una melodia a caso, che Darren stava suonando apposta per lui. Le sue dita sfioravano appena le corde tese, in modo da creare delle note basse, che arrivavano direttamente al cuore di Chris, facendolo sciogliere a poco a poco. Chiuse gli occhi e si lasciò cullare da quella dolce sinfonia e senza neanche accorgersene si addormentò poco dopo.

Darren continuò a suonare, facendo calare di tono la melodia. Dopodiché poggiò la chitarra sul muro per poi tornare a stendersi accanto a Chris.
Gli scostò un ciuffo dalla fronte, accarezzandogli dolcemente i capelli. 
Si fermò a guardarlo per un po',mentre dormiva tranquillamente. La sua guancia era premuta sul cuscino, i capelli erano un po' in disordine, le lunghe ciglia gli sfioravano gli zigomi leggermente rosati, la sua espressione era beata e sulle labbra aveva ancora l'accenno di un sorriso. 
Si chinò e gli diede un bacio sulla fronte. 

Nonostante stesse dormendo, sentì comunque la sua presenza, infatti bofonchiò un 'Grazie'. 

"Sarò sempre qui per te" rispose Darren, ma Chris non lo sentì perché era già profondamente addormentato. 

Darren strinse la sua mano e appena poggiò la testa sul cuscino, si addormentò immediatamente, beandosi del calore e del profumo di Chris accanto a lui. 



  
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