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Autore: persadiluke    17/04/2014    2 recensioni
"Mio padre un giorno mi ha detto -Un ragazzo dice di amare qualcuno, un uomo lo dimostra- tu cosa ne pensi?" Mi chiese fissandomi
"Penso che tuo padre sia un genio" risposi guardandogli gli occhi azzurri come l'oceano che in quel momento stava bagnando la spiaggia su cui eravamo seduti.
Mi sorrise, dio quel sorriso.
"Si ma, come farei a dimostrarlo?" Mi chiese con uno sguardo confuso. Ci pensai un po' su.
"Sorprendila, falle qualcosa che non si aspetterebbe mai. Alle donne piacciono le sorprese" gli risposi mentre fissavo le onde.
"Allora domani parti?" Mi chiese dopo un momento di silenzio dove si poteva ascoltare il mare che si infrangeva sulla spiaggia. Quel rumore che non avrei mai più sentito, già mi mancava, come già mi mancava Luke.
"Giá" dissi senza guardarlo. Le lacrime tentavano di uscire, ma dovevo resistere "Torno a Londra, così posso incominciare l'università"
Lui annuì senza smettere di fissarmi.
"Mi mancherai Bee" mi disse sottovoce
"Anche tu Luke, tanto" ma che dico, più di tanto, tantissimo, troppo. Dovevo dirglielo che mi mancava giá in quel momento, che dalla prima volta che lo avevo visto mi ero perdutamente innamorata di lui.
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Calum Hood, Luke Hemmings
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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"Mio padre un giorno mi ha detto -Un ragazzo dice di amare qualcuno, un uomo lo dimostra- tu cosa ne pensi?" Mi chiese fissandomi
"Penso che tuo padre sia un genio" risposi guardandogli gli occhi azzurri come l'oceano che in quel momento stava bagnando la spiaggia su cui eravamo seduti.
Mi sorrise, dio quel sorriso. 
"Si ma, come farei a dimostrarlo?" Mi chiese con uno sguardo confuso. Ci pensai un po' su.
"Sorprendila, falle qualcosa che non si aspetterebbe mai. Alle donne piacciono le sorprese" gli risposi mentre fissavo le onde.
"Allora domani parti?" Mi chiese dopo un momento di silenzio dove si poteva ascoltare il mare che si infrangeva sulla spiaggia. Quel rumore che non avrei mai più sentito, già mi mancava, come già mi mancava Luke.
"Giá" dissi senza guardarlo. Le lacrime tentavano di uscire, ma dovevo resistere "Torno a Londra, così posso incominciare l'università" 
Lui annuì senza smettere di fissarmi.
"Mi mancherai Bee" mi disse sottovoce 
"Anche tu Luke, tanto" ma che dico, più di tanto, tantissimo, troppo. Dovevo dirglielo che mi mancava giá in quel momento, che dalla prima volta che lo avevo visto mi ero perdutamente innamorata di lui, che non sapevo quanto sarei durata senza di lui, che avevo il cuore rotto in mille pezzi all'idea di dover partire.

La mattina dopo mi svegliai in silenzio. Come sempre avevo dormito in camera con Luke, dato che la casa non aveva altre stanze. 
Andai in sala dove c'era Sharon che mi avrebbe accompagnata all'aeroporto. 
"Hai salutato Luke?"
"No, sta dormendo, non lo sveglio. Lo chiamerò dopo" ma io sapevo benissimo che non era quello il motivo per cui non lo svegliavo. E anche Sharon lo sapeva, ma come al solito stette zitta, per questo la amavo tantissimo.
"Ehi Ju, a me non mi saluti?" Calum fece capolino dietro di me. Gli saltai al collo.
"Mi mancherai Cal" 
"Tranquilla, ti verrò a trovare con Sharon e Luke a Natale, e magari anche in estate, e ci chiameremo ogni giorno" annuì incapace di non dire nient'altro. 
Salì in macchina di Sharon e partimmo verso l'aeroporto.
"Promettimi che non cambierai migliore amica" le dissi abbracciandola
"Scherzi vero? Rimani l'unica. Non dimenticarmi"
"Stai scherzando tu ora, vero? Come potrei dimenticarmi ti te eh?" Mi staccai dall'abbraccio.
"L'aereo diretto a Singapore sta per partire, preghiamo tutti i passeggeri di andare al check in, grazie" la voce risuonò per l'aeroporto.
"Chiamami" mi disse
"Ovviamente"
La abbracciai per l'ultima volta e salì su quel dannato aereo che mi avrebbe portato via da quel posto, da Sharon, da Calum, e da Luke. Era una decisione mia, dovevo tornare a Londra, ho sempre sognato di andare all'università e non potevo non andarci ora che ne avevo l'opportunità ... Fanculo, si che potevo. Mi alzai decisa a scendere, ma quando mi alzai l'aereo incominciò ad accelerare. Mi risedetti scoppiando a piangere. Non sarei più potuta tornare indietro.

POV. CALUM
Mentre Julia e Sharon stavano andando all'aeroporto si svegliò Luke. Perfetto, cazzo.
"Cal, hai visto Julia?"
"Luke, lei..." Non riuscì ad andare avanti a parlare che lui mi fissò. Stava per incominciare ad urlare, conoscevo quello sguardo, e non prometteva nulla di buono.
"S-se n'é andata?" Disse 
"Luke, doveva farlo, era il suo sogno lei..."
"Non mi ha salutato! Adesso mi spieghi per che cazzo non mi ha svegliato salutandomi prima di andarsene. Cazzo!" Si mise le mani tra i capelli incominciando a urlare.
"Luke, calmati.." 
"No Calum, calmati un cazzo. Non mi ha salutato. Non mi ha lasciato un biglietto. Non é giusto capisci?" Intanto era tornata Sharon. Luke la guardò sperando di vedere dietro di lei Julia, sperando che fosse tornata indietro per dirgli che sarebbe rimasta, ma non c'era.
"Ah, ciao Luke" disse lei
"S-se n'é davvero andata?" Lei annuì
"E allora mi spiegate per quale cazzuta ragione non mi ha salutato?"
"Luke, lei odia gli addì, non é mai riuscita a salutare nessuno prima di andarsene. Ti prego, stai calmo, lei, lei stava malissimo. É riuscita a stento a salire su quell'aereo. Ti-ti prego" lei incominciò a piangere. Io lo guardai in cagnesco e la presi in braccio per portarla in camera. Odiavo vedere piangere la mia ragazza.
"Ehi Sharon, calma. Va tutto bene. Appena abbiamo le vacanze andremo da lei. Stai tranquilla" la abbracciai finché non si addormentò. Dopo un'ora mi alzai e andai a vedere in che stato era Luke. Stava seduto sul divano con il computer sulle gambe.
"Che fai?" Gli chiesi
"Prenoto un volo per Londra"
"Cosa?" Chiesi leggermente sorpreso
"Torno da lei Calum, hai capito bene"

POV JULIA
Dopo lo scalo a Singapore e dopo praticamente un'ora di viaggio, finalmente raggiunsi la mia vecchia casa. Era mattina presto, e non so se i miei stavano dormendo o meno. Bussai. Ma nessuno rispose. Bussai un'altra volta più forte. Ma niente. Decisi di suonare, anche se li avrei svegliati non sarebbe stata una tragedia. Neanche 3 secondi che la porta di aprì e comparve mia madre.
"Ciao ma'" dissi
"Julia tesoro! Come stai? Come é andato il viaggio? Hai fame? Sete? O forse vuoi dormire un po'?" Eccola, era tornata mia madre con le sue continue domande
"Sto bene mamma, ho solo bisogno di stare un po' da sola. Grazie"
"Oh si certo, prima però saluta papà che é in sala" 
Passai per il grosso salone dalle pareti rosse.
"Ciao Julia!" Mi disse abbracciandomi anche lui
"Ciao pa'"
 Mia madre intanto entrò in sala aggiungendosi alla conversazione.
"Hai visto Mark come é cresciuta? E come si é abbronzata!"
Dopo aver chiarito il concetto che volevo stare da sola, mi chiusi in camera mia. Presi il cellulare e decisi di chiamare Sharon.
"Julia?!" Praticamente urlò lei
"Ciao Sharon"
"Oddio Calum, vieni c'è Julia al telefono!" "Oddio fammela salutare" sentì dall'altra parte. 
"Julia ciao, sono Calum, ti ricordi di me o ti sei già dimenticata?" Scoppiai a ridere.
"Che fiducia che avete in me, cavolo"
"Hai ragione, scusa" ridacchiò anche lui è ripassò il telefono a Sharon.
Dopo aver parlato per un'ora chiusi la chiamata e mangiai delle schifezze che mi aveva portato mia madre per poi dormire.
La mattina dopo mi svegliai tardi, e quando scesi i miei non c'erano. Mi ero dimenticata che loro in casa non ci stavano praticamente mai, a causa del lavoro.
Mi sdraiai sul divano mentre guardavo la televisione e senza rendermene conto mi addormentai.

La mattina dopo mi svegliai presto e mi resi conto che avevo dormito tutto il giorno precedente. Saranno state più o meno le 4.30 della mattina, così mi preparai una cioccolata e andai fuori, sedendomi sui gradini della porta. 
Mi era sempre piaciuto vedere la gente che si svegliava presto andando a lavorare. La nostra casa si trovava nella periferia di Londra, quindi non c'era molta gente che andava in giro. Passò la nonnetta che andava ad aprire il panificio. Il postino, e un ragazzo che probabilmente stava tornando da una discoteca. Dopo un po' vidi un altro ragazzo che però si fermò sul vialetto del mio giardino. Perché si era fermato li non ne avevo idea. Ma mi misi a fissarlo.
"Bee?" Mi chiese. 
Solo in quel momento capì chi era. Solo lui mi chiamava in quel modo...
Mi alzai posando la tazza per terra.
"Luke?" Dissi avvicinandomi. Potrei giurare di aver visto il suo splendido sorriso prima di essere stretta tra le sue braccia muscolose.
"Ma se impazzito?" Gli chiesi sciogliendo l'abbraccio.
"Non mi avevi salutato Ju, non potevo accettarlo"
"Luke é che io.."
"Odi gli addii, lo so, lo so" mi sorrise ancora.
"Come mai sei sveglia così presto"
"Lo faccio spesso" ci sedemmo sull'erba e mi appiccicai a lui, temendo che da un momento all'altro se ne potesse andare.
"Non riesco a credere che tu sei qua, dico, solo un pazzo sarebbe venuto da Sydney a Londra solo per salutarmi" gli dissi guardandolo. 
"É che, Ju io.. Si é vero sono pazzo, ma pazzo di te. Io, io é dal primo giorno, quando sei arrivata in ritardo con Sharon, e noi eravamo lì davanti alla scuola per aspettarti, che mi sono perdutamente innamorato di te. Julia, io sono veramente, pazzamente e profondamente innamorato di te. I tuoi occhi" mi disse passandomi un dito di fianco all'occhio "i tuoi capelli" mi disse passandomi lo stesso dito in un ricciolo dei miei capelli. "Il tuo naso" disse toccandomi la punta del naso "la tua bocca" disse fissandomela per poi avvicinarsi e premere le sue labbra sulle mie.  Intanto con una mano mi toccò il culo, così mi scansai. 
"Il tuo culo" mi disse sorridendomi per poi togliere la mano e accarezzarmi la guancia.
"Io lo so che tu non provi lo stesso ma..." Non lo lasciai finire e lo baciai.
"Io mi sono innamorata di te prima che tu ti innamorassi di me. Da quando ti avevo visto in lontananza correndo. Anzi no, da quando Sharon mi aveva mandato una foto di te e di Calum. All'inizio non sapevo quali dei due eri te, ma speravo vivamente che quello biondo non fosse il suo fidanzato. Sono contentissima di averti qua, ma ho solo paura, perché te ne dovrai andare, e non posso lasciati ora"
"Non ti lascio andare, e non me ma vado" mi riprese a baciare per poi prendermi in braccio e portarmi in casa. Sapevo benissimo le sue intenzioni, e non avevo intenzione di bloccarlo. Mi adagiò sul divano, e prese a baciarami il collo mentre entrambi ci spogliavamo. Era la mia prima volta, ma stranamente, non avevo paura. Sfiorò la mia entrata e mi guardò intensamente negli occhi.
"Ju, sei sicura?" Mi chiese. Io gli sorrisi per poi annuire.
Lui entrò piano, ma nonostante la delicatezza provai dolore. Lui continuò con spinte lente e delicate. Dopo un po' lasciai il dolore incominciando a provare piacere, così lui aumentò le spinte. Dopo un po' uscì da me e mi coprì con una coperta. Lo abbracciai appoggiando la testa sul petto.
"Bee, dimmi che i tuoi non erano a casa..." Mi disse, io incominciai a ridere.
"No, dimmi di no" mi disse lui. Nonostante cercasse di essere serio aveva un sorrisino stampato sulla faccia.
"Perché? Che problema c'é? L'hanno fatto pure loro eh"
"Si ma, hai urlato un po'" gli tirai un pugno sul braccio.
"Non é vero smettila" dissi facendo la finta offesa.
"Ma sono troppo felice di essere stato il primo" mi sussurrò all'orecchio baciandomi poi il collo.
"Già, ma io non posso dire la stessa cosa" gli dissi tristemente.
"Ti sbagli cara. Sei la prima ragazza in assoluto con cui ho fatto l'amore. E ti dirò di più, la prima ed ultima." Sorrisi all'idea di essere davvero con lui sul divano dopo aver appena fatto l'amore.
"Ho dimostrato bene che ti amo?" Mi chiese come un bambino. Lo guardai sorridendo
"Tuo padre sarebbe fiero di te se lo sapesse" lui mi sorrise. E dopo quel sorriso capì finalmente che lui mi amava davvero, e tra poco sarei riuscita a toccare il cielo con un dito.




Ciaoo! Allora questa é la mia prima Oneshot che scrivo, quindi abbiate pietá. Lo so che fa schifo, me ne rendo conto,e mi sto ancora chiedendo come ho fatto a pubblicarla. Vaaabbé, grazie per aver letto questa roba (non so come definirla). ||G||
  
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