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Autore: SiSi    14/07/2008    8 recensioni
‘Non urlare..’ tentò di auto- convincersi Tom ‘Non urlare..’ Ripeté ulteriormente a se stesso. ‘Se è venuto da te un motivo ci sarà..’ gli consigliarono i suoi neuroni. “Bill..” disse con quanta più calma Santa Pazienza gli stesse donando “Cosa c’è? Che vuoi?”.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Mi aiuti a rifare il letto?


Quando Tom la sera precedente era ritornato a casa, dalla discoteca, verso le 04:00 AM, aveva già previsto un risveglio molto tranquillo. Prima di andarsi a coricare, aveva puntato la sveglia del suo cellulare con la voce di Celine Dion in “my heart will go on” alle 02:47 PM, orario perfetto: quasi 12 ore i pacifico e sereno sonno.
Si distese nel suo letto con ancora con le orecchie pulsanti, reduce di una mezza sbronza in compagnia di Bill, Georg e Gustav (suoi fidati e fedeli compagni di avventure) e iniziò a pensare alla bella ragazza che aveva conosciuto la sera stessa.
Il suo nome era Mary Sue: alta, bionda, occhi azzurri, fisico da modella, una quarta abbondante e 38 di vita. Naturalmente la ragazza aveva tentato in tutti modi di attirare l’attenzione del nostro Playboy, diretta ad un fine fin troppo chiaro, ma chissà per quale oscura ragione non era riuscita nel suo intento.
Proprio quando il chitarrista stava cadendo tra le braccia di Morfeo, qualcosa di freddo toccò la sua spalla. Preso dal panico, cercò invano l’interruttore della luce.
“Em.. Tommolo sono io tranquillo!” lo rassicurò una voce familiare. Nella penombra vide le forme di un ragazzo alto dalla corporatura esile, capì subito che era suo fratello.
“Bill! Mi ha fatto prendere un colpo!” abbaiò l’altro ragazzo.
 “Per favore Tom! Non metterti pure tu contro di me!! Se sono venuto a rivolgermi a te un motivo ci sarà.” Incalzò il secondo gemello.
‘Non urlare..’ tentò di auto- convincersi Tom ‘Non urlare..’ Ripeté ulteriormente a se stesso. ‘Se è venuto da te un motivo ci sarà..’ gli consigliarono i suoi neuroni.
“Bill..” disse con quanta più calma Santa Pazienza gli stesse donando “Cosa c’è? Che vuoi?”.
“Ecco lo sapevo, lo sapevo!” strillò il moro.
“Cosa? Che hai la voce di un’oca e il cervello di una gallina?” disse con molta tranquillità il chitarrista. “Non mi sembra il caso di scherzare Tomi.. Qui la faccenda è seria!”lo rimproverò Bill, sedendosi pesantemente ai piedi del letto, noncurante dell’incolumità del fratello stesso che sentì la sua caviglia scricchiolare.
“Bill!” urlò adirato“Subito fuori dalla mia camera da letto!”
“E Tom! Sei mio fratello maggiore tu devi-” disse il cantante balzando in piedi,senza riuscire a completare la frase.
“Mammaaaaa!!! Bill non mi fa dormireeee!” iniziò a sbraitare Mister Dread.
“Zitto! Zitto!” pregò, tappando la bocca del gemello. Questo gli morse il dito.
“Ma sei un idiota celebro leso! Guarda cosa mi hai fatto! Guarda” urlò Bill mostrando il dito medio arrossato. “Cosa hai al posto del cervello? Biscotti al cedro?” continuò infuriato. A quel punto iniziò a piagnucolare.
“No no, Bill!! Smettila di frignare come un neonato!”si alzò dal suo letto e iniziò a dare piccole pacche nella spalla sinistra del fratello, rannicchiato nell’angolo più remoto della stanza.
“Ok.” Disse tutto felice “Però i pianti funzionano sempre” continuò soddisfatto.
“Coglione” incalzò Tom “E non aggiungo altro.”
“Meglio per me” annunciò il moro abbracciando il fratello. “Ti meriti un bacino Tomi”.
“Hai finito?” chiese impaziente “Ora mi vuoi spiegare perché sei venuto a rompere le pa.. Cioè perché ti serve il mio aiuto?”
“Ecco Tom! Ricominciamo da capo?! E’ vero che sono il più piccolo ma non mi prendere per il culo.” Sbraitò il cantante.
“E dai! Dimmi, spiegati! Sono tutto orecchie!” si scusò il chitarrista.
“Ok..” disse in tono di arresa.
“Posso accendere la luce, per favore?” chiese, alzandosi da terra “Non vedo nulla!”
“No!” esclamò l’altro in preda al panico, afferrando il braccio del fratello.
“E perché?”
“Em.. Mi piace il buio.” Spiegò cercando di essere convincente.
“Ah si? E allora perché l’altro ieri notte e lunedì e venerdì scorsi sei venuto nel mio letto dicendo ‘Tommino, non riesco a dormire, ho paura del buio’ e ti sei messo a frignare come una femminuccia?!” disse Tom, cercando di imitare la voce del gemello.
“Ma.. Ma.. Così mi spezzi il cuore! Tu non mi vuoi bene! Io vengo a te, e tu mi respingi!”esclamò piagnucolando un’altra volta.
“E no! Questa volta non mi freghi! Ora smettila di fare il cretino e dammi una motivazione seria che mi dia ragione di non accendere la luce.” Incitò Mister- ti -proteggo- io -dal- buio.
“Mmmh.. Ah si! Ci sono! Perché voglio risparmiare energia elettrica” rispose il moro.
“Ah, ah, ah. Non fai ridere. Dammi un’altra spieg-”
“Tomi! Basta! Vedi? ti interessi della luce! E non ti importa di me!”  strillò Bill, inclinando la testa verso l’alto.
“Bill! Non ti rispondo male solo perché ho sonno. Ora smettila di lamentarti e spiegati. Tranquillo, quella dannata lampadina non l’accendo.”
“ E va bene.. Però mi prometti che non ti metterai a ridere?” disse Bill cercando di essere dolce e arrossendo violentemente. Fortunatamente Tom non se ne accorse.
“Ok..” rispose il gemello preoccupato.
“Bè.. Vedi.. Ecco.. Io.. Io.. Non me lo ricordo..” farfugliò il moro, sentendosi accaldare sempre di più.
“Cosa? Cosa è che non ricordi??” chiese sempre più interrogativo l’altro.
“Credo che stessi sognando.. Un.. Un.. Alieno.. era tutto verde e mi voleva rapire..” balbettò incerto.
“Hai fatto un incubo, Billino mio?”
“Sì, ma il punto non è questo..” piagnucolò, sentendosi appannare gli occhi.
“E allora, cosa ti è successo di così grave? Non è certo la prima volta che fai un brutto sogno..” cercò di rassicurarlo Tom, cingendo con un suo braccio le spalle del gemello.
“Vedi.. Io me ne vergogno e mi sento anche molto stupido..”
“ Ma tutti sognano cose brutte, anche io..”
“E il fatto è che io.. Vedi.. Io.. Ho fatto la pipì a letto!” disse tutto d’un fiato sperando che il fratello avesse compreso.
“Oh Bill!” esclamò abbracciandolo “Dai.. Non è un problema, ti devi solo cambiare i mutandoni!” continuò sorridendo.
“Già fatto!” rispose Bill e dopo una breve pausa disse “Ma Tomi..”
“Cosa?” chiese Tom.
“Mi aiuti a rifare il letto?"

 

 


N.A.:I Tokio Hotel non mi appartengono, nè tanto meno i celebri gemelli Tom e Bill Kaulitz. Questa FanFic non è stata scritta a scopo di lucro, ma di divertire. Non ho alcuna intenzione di  ridicolizzare i personaggi principali della Fic. Scusate se la storia è molto demenziale e dubito che il nostro cantante sia incontinente =) Ma comprendetemi ero in preda alla noia. Tengo a specificare che tutto ciò che ho riposto qui sopra è nato in un pomeriggio durante il mio soggiorno in Calabria. Spero sia stata di vostro gradimento. Un bacio a tutti. SiSi.

  
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