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Autore: Ella_Boo Bear    17/04/2014    2 recensioni
Due ragazzi.
Lei innamorata di lui, lui solo un amico per lei.
Quando il sentimento dell'amore brucia nel petto senza essere ricambiato, fa male. Ma alla fine la soluzione la si trova sempre anche se puo' risultare la meno probabile e la più complicata.
E cosa succede quando le responsabilità più grandi te le vai a scegliere te, inconsapevole di quello che ti aspetta? Sperare di realizzare i propri sogni e quando ci sei quasi vederli dissolversi in un batter d'occhio.
Genere: Azione, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Sono stanca di questa situazione! Tu non sai un cazzo su di me!" Urlai contro l'uomo che era mio padre.
-Melanie, se uscirai da quella porta, non disturbarti a ritornare!- Urlò mio padre a sua volta. 
-Lo farei con piacere, ma chi si occuperà di Chase? Una sconosciuta pagata a posta? Ma per favore!-
Non lo lasciai ribattere che presi la giacca dal divano ed uscì di casa sbattendo la porta. In quel momento mi arrivò un messaggio:
"Hey Davies, in spiaggia tra 10 minuti, ci saranno proprio tutti." Sorrisi.
Michael, il mio migliore amico da tutta la vita. Sapeva tutto di me, pregi e difetti.
Era li che tutti noi ci incontravamo quando volevamo scappare da quel mondo opprimente. Erano tutti figli di personaggi importanti nel mondo degli affari, costretti fin da piccoli a passare l'infanzia con gente sconosciuta pagata apposta per prendersi cura dei figli. Era il nostro modo per dimenticare la vita che vista da fuori poteva sembrare bella e gratificante ma che vista da dentro è uno schifo. 
Salii in macchina, mettendo in moto e avviandomi verso la spiaggia. Non distava molto da casa mia, giusto 10 minuti a piedi ma presi la macchina per fare prima. 
"Sto arrivando." Risposi al messaggio. 
Beh... come avrete capito, io e mio padre non eravamo in buoni rapporti. Lui era un'importante avvocato e a causa del suo lavoro non era quasi mai presente nella vita mia e di mio fratello minore, Chase.
Aveva solo 10 anni e per lui era molto difficile crescere senza una figura maschile accanto. Io e lui avevamo un rapporto fantastico, ci volevamo bene ed era come il mio migliore amico. Ci raccontavamo tutto e io lo aiutavo con i compiti e con le delusioni ricevuto dalla nostra figura paterna.
Nostra madre venne a mancare 5 mesi prima e da allora iniziai a litigare maggiormente con mio padre. 
Padre. Pff. Ormai avevo perso l'abitudine di chiamarlo così, adesso lo chiamavo con il suo nome, Paul. 
Dalla morte della mamma, presi io il posto suo per Chase. Ero io che mi occupavo di lui, se chiamavano da scuola, chiamavano me. Quella situazione familiare mi fece maturare molto anche se non sembra. Solo con Chase tiravo fuori il mio lato materno e protettivo.
Oh, non mi sono ancora presentata: Mi chiamo Melanie Devies, ho 16 anni, capelli lunghi, lisci e castani, occhi marroni, sono alta abbastanza e sono giusta di corporatura. Sono abbastanza problematica, ma la miglior qualità che possiedo è la solarità. Mi apro solo in compagnia delle persone giuste e di qui mi posso fidare.
So cantare, disegnare e recitare. Tutte qualità prese da mia madre. Con lei avevo un rapporto eccezionale, prima che un brutto incidente stradale se la portasse via... Vivo a Sydney, Australia, da una vita! Tutto per Paul e il suo stupido lavoro. Stavo bene a Londra, la mia amata città natale. Andavo ogni vacanza lì a trovare i nonni ma... Onestamente, Sydney era perfetta. La sua vivacità e i suo bellissimi posti non mi dispiacevano affatto, anzi. 
Avvolta dai miei pensieri, non mi resi neanche conto di essere arrivata nel parcheggio vicino al bar dove lavoravo nel fine settimana. 
Scesi prendendo le chiavi e il cellulare, infilandoli  nella tasca dei pantaloncini e andando verso il solito posto dove ci incontravamo io e miei amici.
Raggiunsi il grande tronco e notai con molto piacere che il mio migliore amico era già arrivato. Era di spalle e ne approfittai. Corsi furtivamente dietro di lui per poi saltare sulle sue spalle, allacciando le braccia al suo collo e lasciandogli un bacio sulla guancia. 
-Hey Mikey!- Lo salutai scendendo dalle sue spalle. 
-Davies. Hai fatto presto oggi.- Rispose lui prendendomi sotto braccio e conducendomi dagli altri amici.
-Niente traffico.- Affermai.
Mi sedetti accanto a lui salutando Josh e Sarah che si scambiavano dolci bacetti. 
-Melanie, oggi sei più sexy che mai.- 
-Non scassare le palle Hemmings, non sono dell'umore.-
Luke Hemmings, un'altro dei miei amici. Uno del gruppo. Ci provava con tutte, ma era un ragazzo d'oro, simpatico e prudente quando doveva.
-Litigato di nuovo con tuo padre?- Domandò Michael porgendomi un bicchiere con un liquide giallognolo.
-Ormai è all'ordine del giorno litigare con Paul.- Sbuffai nervosa.
-E Chase dov'è? Non vi avrà sentiti litigare di nuovo, spero.- Disse Luke sedendosi anche lui accanto a me.
-No, per fortuna oggi è rimasto da un suo amico. Non vedo l'ora di compiere 18 anni e andarmene da quella casa e portare mio fratello con me.- Sbuffai nuovamente bevendo il liquido.
-Mancano due anni ma vedrai che passano in fretta.- Mi tranquillizzò Michael.
-'Fanculo! Cambiamo argomento che già mi sale il nervoso.- Dissi guardandomi attorno.
Di colpo una ragazzo alto, capelli castano scuro e occhi marroni, catturò la mia attenzione. Non era un semplice ragazzo, era il ragazzo di qui mi ero innamorata fino dal primo anno di medie. Calum Hood.
Era tutto il mio contrario. Dolce, premuroso, un bravo ragazzo e a scuola studente modello. Era il capitano della squadra di basket e ciò equivale a tanta popolarità. Tutte le ragazze della scuola andavano dietro a lui, in special modo le cheerleader. O come le chiamavo io, le oche senza cervello.
Lui era un ragazzo che cercava sempre di essere disponibile con tutti, forse un po troppo. Metteva sempre tutti avanti a se stesso.
-Chiudi la bocca che entrano le mosche, dolcezza.- Rise Michael, mettendo la mano sotto il mio mento e chiudendomi la bocca.  
-Se continuerai a sbavare per Hood, sarò costretto a prendermi il salvagente.- Continuò ridendo. 
-Taci Michael.- Risi anche io dandogli un pugno giocoso sulla spalla. 
Dopo una mezz'oretta arrivarono anche Ella e Chelsey, le mie due migliori amiche. 
Ci sedemmo attorno al falò accesso da Luke e Josh mentre raccontavamo le nostre più grandi figure di merda. 
-Hey, qualcuno sa dove sono Irwin e Dylson?- Domandai accorgendomi dell'assenza di altri due ragazzi del gruppo.
-Austin doveva andare ad una cena con suo padre mentre Ashton... Non ne sono sicura.- Rispose Chelsey.
-Ashton è partito, torna domani.- Aggiunse Ella. Annui.
Vidi l'oca più oca delle oche, Nikky, avvinghiarsi a Calum. Il nervoso era alle stelle. Avrei voluto andare là, prenderla per quei capelli cotonati e tinti e trascinarla in acqua, facendole sciogliere quei quintali di trucco. Mi limitai a contrarre la mascella e sbattere il piede rumorosamente sul tronco dove ero seduta. Tutti si girarono e mi guardarono, incluso Calum. Mi alzai e guardai tutti. 
-Fatevi un po' i cazzi vostri!- Dissi per poi allontanarmi e dirigendomi verso la riva del mare, dove tolsi le scarpe e mi sedetti dove l'acqua diventava sempre più bassa. Poggiai le Vans accanto a me mentre mi raccoglievo le gambe al petto. Quello era l'unico posto in cui potevo stare tranquilla con i miei pensieri. 
-E' qui che vengo quando voglio stare da solo.- Sentii dire alle mie spalle. Era lui, Calum. Mi girai di scatto, cercando di fare l'indifferente.
-Anche io.- Risposi semplicemente sorridendo. 
Lui si sedette accanto a me guardando verso la luna che spuntava da 'dentro' il mare.
"Cosa è successo prima?" Domandò lui spostando poi lo sguardo su di me.
-Il ragazzo che mi piace, appena mi conosce... E ogni volta che vedo qualche troia... Ehm.. Cioè... una gallina senza cervello avvinghiata a lui, mi sale il nervoso...- Dissi cercando di non fargli capire che parlavo di lui. 
Lui mi guardò come dispiaciuto.
-E tu? Perché volevi stare solo?- Domandai io a mia volta.
-Sai, la ragazza che mi piace è una tipa piuttosto tosta. Siamo diversi e non so se gli piaccio. Odio fare le figure di merda.- Rispose continuando a tenere lo sguardo fisso nei miei occhi.
Un fitta al cuore si fece sentire. Gli piaceva una ragazza, che possibilità avevo di essere io? Una su un milione! Decisi di fare l'amica e consigliarlo.
-Sai come si dice, gli opposti si attraggono. Chissà, forse anche tu gli piaci ma non lo vuole dire. Fatti avanti, se no, non lo saprai mai...-
-Forse ho dimenticato di dire che ha già un ragazzo.- Il suo sguardo si spostò nuovamente all'orizzonte. Vederlo in quello stato mi creava un qualcosa dentro che continuava a ingrandirsi. 
Perché dovevo sempre cacciarmi in questi guai? Stavo meglio senza questo inutile sentimento dell'amore... Decisamente meglio. 

'Hey, boy you never had much game 
So I needed to upgrade 
So I went and walked away way way....


Sussultai nel sentire il telefono, mi alzai prendedolo dalla tasca con lo sguardo di Calum puntato su ogni mossa che facevo. Numero privato... Bah...
-Pronto?- Dissi dopo aver schiacciato il tasto verde.
-Pronto, Melanie, sono la Signora Calebb. Chiamo per dirti che tra poco dovresti venire a prendere Chase, ho avuto un'urgenza al lavoro e devo correre.- Disse. Mi sbattei un palmo sulla fronte chiudendo gli occhi: mi ero dimenticata che Chase stava da Anthony... Raccolsi le Vans e cercai nelle tasche le chiavi della macchina. 
-Non si preoccupi Signora, arrivo subito.- Conclusi per poi chiudere la chiamata. Guardai Calum che sorrideva tranquillo.
-Scusa ma ora devo andare, devo prendere mio fratello. Ci vediamo in giro! Ciao Calum!- Dissi girando i tacchi per correre via.
-Non ti preoccupare. Ci vediamo domani a scuola.- Rispose alzando la voce per farsi sentire. Nonostante fossi girata di spalle, sapevo che stava sorridendo. 
-Si, a domani.- Risposi girandomi e sorridendoli. Ritornai di corsa dagli altri avvertendo Michael, Ella e Chelsey che dovevo andare. 
Corsi alla macchina rimanendo un po' a pensare: Calum aveva già qualcuno per la testa, esattamente come io avevo lui. Mi rimaneva un'unica cosa da fare: aspettare e vedere cosa sarebbe successo. Anche se avevo poche aspettative, avevo ancora la speranza... che se non sbaglio, è l'ultima a morire. 
Cancellai dalla mia testa quei pensieri come le scritte sulla lavagna. Dovevo prendere Chase e tornare a casa. Giusto... Dopo l'ennesima sfuriata con Paul non sapevo neanche cosa sarebbe successo. Ma mio fratello non doveva sapere che avevamo litigato di nuovo. Ne ha già passate troppe.
 
*Spazio ad un'unicorno volante* 
Eccomi di nuovo con un'altra storia ma questa volta su 5SOS *-* 
Dato che con le altre non ho avuto successo, ritento la fortuna con questa lol. Ora non sto qui a scassare, perciò vado con la speranza che qualcuno la legga. Altrimenti getto la spugna. Fatemi sapere com'è e se vale la pena di continuare o faccio prima a cancellarla... 
A presto (spero), Ella. =D
  
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