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Autore: night__blooming     14/07/2008    15 recensioni
Lui. Lei. La musica e il loro sogno. Un annuncio che cambierà le loro vite.
"Il giorno in cui ci incontrammo per la prima volta, tu mi guardasti con occhi scettici…come poteva una ragazzina così per bene farti provare quelle emozioni solo con la sua voce? E avevi ragione tu, in tutto quello che dicevi e in tutto ciò che facevi…Vegeta." Bulma.
Una fiction a quattro mani di elvi92 e raffa_94.
elvi92 (parte di Bulma) raffa_94(parte di Vegeta)
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Vegeta
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Il giorno in cui ci incontrammo per la prima volta, tu mi guardasti con occhi scettici…come poteva una ragazzina così per bene farti provare quelle emozioni solo con la sua voce? E avevi ragione tu, in tutto quello che dicevi e in tutto ciò che facevi…Vegeta.”                                                                                    Bulma.

 

 

Avevo solo un sogno nella mia vita: cantare. Cantare su uno di quei palcoscenici grandi, per vedere la gente sotto di me ridere, piangere, saltare…e sarebbero stati tutti lì per me, per sentire la mia voce. Ma se fossi stata sola ciò non sarebbe servito a niente.

 Con chi avrei condiviso la mia soddisfazione nel vedere quei visi, con chi avrei bevuto una birra dopo aver cantato, fumato una sigaretta per rilassarmi un po’ e godermi gli applausi? Per fortuna quella sigaretta l’abbiamo fumata in due, quella grande notte. Non una parola, non un gemito, solo i nostri respiri.

 Ero in giro per quelle strade, che seppure molto piccole erano molto accoglienti. Il vento mi accarezzava i capelli, in quel periodo li portavo ancora lunghi, ricordi? A te non piacevano così e mi prendevi in giro, quasi godendo quando mi arrabbiavo…

 Portavo la mia amata chitarra sulle spalle, non me ne sarei mai separata. La notte mi avvolgeva quando tremavo. Tremavo perché sfacciatamente andavo in giro con una maglia leggerissima sebbene il tempo non lo permettesse ancora.

 Ero in cerca d’ispirazione, per cantare, per emettere un qualsiasi suono dalla mia bocca, avevo lasciato  il mio letto quando i miei genitori già dormivano; non capivano la mia passione, non la condividevano…eppure io avrei fatto di tutto per inseguire il mio sogno.

Quella notte l’ispirazione proprio non arrivava, fu così che innervosendomi, andai a far battere il mio pugno sul muro; quando tolsi la mano, non mi accorsi nemmeno delle mie nocche arrossate, la mia attenzione fu presa da un foglio di carta bianca.
Com’è che c’era scritto? Ah, sì.

“Cerchiamo vocalist per una band a Città dell’Ovest. Presentarsi nella sala “Night-Blooming” se siete interessati.  No perditempo. Vegeta.”

La tua firma era scritta a mano, con quella calligrafia rabbiosa e furente. Ma quella notte mi facesti felice, avevo finalmente trovato la persona alla quale far sentire le mie canzoni ed il modo in cui cantavo, senza immaginare che entrare nelle tue grazie sarebbe stato così difficile.

 

Strinsi quel foglio tra le unghia, che avevo ricoperto con uno smalto rosso, per impedir loro di rompersi. Corsi immediatamente a casa, il rumore dei miei passi s’infrangeva sulla strada e svegliava la gente. Però riuscii a non farmi scoprire nemmeno quella notte, nonostante l’entusiasmo mi avesse conquistata, i vestiti erano buttati lì per terra nella mia stanza, quasi avessero perso la vita che avevano quando li portavo addosso; mi addormentai con quel foglio tra le mani, con i residui di trucco che si stendevano sugli occhi e sulle labbra che accennavano un sorriso.

 

***

 

“ Quando quell’idiota di Kakaroth mi disse che aveva trovato la vocalist, io mi arrabbiai. Cazzo, glielo avevo detto che non volevo discutere sul fatto che avrei preferito un uomo. Poi…la tua voce…le tue movenze. Tutto ciò che facevi. Alla fine mi hai fregato. Già, Bulma Brief. T’insultavo. Cercavo di buttarti giù ma, alla fine, mi hai fregato…”

Vegeta.

 

Un bassista. Sapete cosa succede quando ti chiedono che lavoro vorresti fare e tu rispondi che vorresti fare il musicista? Una risata, due. I miei genitori neanche volevano saperne di questa storia. Mio padre diceva che avrei dovuto seguire le tradizioni di famiglia, mia madre lo appoggiava.

 
‘Fanculo loro e le loro tradizioni.
Per fortuna c’era Goku, anzi Kakaroth.
Batterista. Fortunato. Un dannatissimo fortunato. Radish, suo fratello, lo assecondava. Assecondava i suoi sogni, le sue idee.

 

Io. Figlio unico. Figlio unico che sogna di fare il musicista.
Figlio unico che scappa di casa. Figlio unico orfano di due genitori.
Orfano di un padre ed una madre che lo hanno ripudiato.
No, non commiseratemi. Odio quando la gente lo fa.
Dannazione se lo odio. Come odio tutto ciò in cui la gente crede.

 

L’amore, l’ottimismo, la solidarietà.
Stronzate. Essere ottimisti non serve a nulla. Essere solidali ti ferisce soltanto.
Amare. Amare è un coltello a due lame. Ami, soffri. Soffri, ami.
Il Grande Circolo. L’Eterno Cerchio.

 

Nella mia vita ho amato. Ho odiato.
Lei l’ho amata ed odiata. Odiata perché l’amavo.

 
 

Ciao a tutti  da elvi92 e raffa_94 e grazie per aver letto questo primo capitolo; tenevamo a precisare che come primo capitolo aveva lo scopo di presentare i due personaggi principali e che nei prossimi saremo più concentrate sulla trama...Speriamo vi sia piaciuto come inizio. Accettiamo qualsiasi tipo di commento (mi raccomando critiche costruttive se dovete criticare)...Beh...alla prossima!^^

 

  
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