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Autore: StillAnotherBrokenDream    17/04/2014    2 recensioni
Ma la verità era che aveva voluto crederci disperatamente fino alla fine perché si sentiva solo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Gabriel
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro
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Disclaimer: Supernatural e i suoi personaggi non mi appartengono, le storie che ne derivano sì, sono mie. Anche l'ennesima incaxxatura è mia, perchè non possono illuderci così. Spoiler 9x18

Agli autori di Supernatural: Rimettetecelo o Dio vi punirà.


JUST A LITTLE MORE

 

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Castiel tornò al motel con un peso nel cuore. Come aveva fatto a cascarci come un idiota? Come diavolo aveva potuto credere che fosse davvero Gabriel?

C'era in lui qualcosa di diverso, era così evidente, ma Castiel non se ne era reso conto se non alla fine, e anche allora una piccola parte di lui credeva che fosse davvero suo fratello.

Aveva addirittura chiesto a quella illusione se fosse davvero morto. Che razza di domanda era? Dopo quello che era successo pochi minuti prima, aveva ancora dei dubbi su chi o cosa fosse quel presunto Gabriel?

Peggio di un bambino.

Ma la verità era che aveva voluto crederci disperatamente fino alla fine perché si sentiva solo.

Lui l'aveva amato quel fratello tanto più potente di lui quanto strano, l'unico che sapeva ridere anche senza un tramite, l'unico che avesse mai davvero ammirato.

Sospirò guardandosi intorno. Sperò di vederlo riapparire per dirgli che in realtà era vivo sul serio e che si stava nascondendo da Metatron, o dagli altri stronzi che si facevano la guerra. O semplicemente perchè non gli andava di farsi vedere in giro. Ma c'era e se avesse avuto bisogno di lui, sarebbe arrivato di corsa. No, planando.

Sì, avrebbe detto planando probabilmente, e magari avrebbe anche imitato il movimento di un aeroplano allargando le braccia.

Cass sorrise e si sentì un imbecille, Gabriel era morto da anni e non sarebbe mai apparso davanti a lui. Era andato per sempre e...quel figlio di puttana di Metatron lo conosceva meglio di quel che pensava.

Gli leggeva dentro l'anima e sapeva che Gabriel era un suo punto debole, per questo l'aveva usato.

Quand'era ancora lassù, Balthazar - già, Balthazar... - gli aveva raccontato che lui in realtà esisteva per merito di Gabriel.

Pare che avesse detto a Dio di avere un soldato in meno e che gliene serviva un altro. Possibilmente più simpatico, aveva aggiunto. Un istante dopo Castiel esisteva.

Non sapeva se fosse vero, ma quella notizia lo aveva segnato. Appartenere alla guarnigione di Gabriel non era mai stato semplice e le cose erano decisamente peggiorate quando lui era sparito.

Ma era sempre rimasto il suo diretto superiore e lo era ancora adesso, nonostante tutto.

Metatron questo lo sapeva bene e aveva sfruttato la sua debolezza a proprio vantaggio. Sapeva che gli avrebbe creduto, che gli avrebbe obbedito senza battere ciglio.

Era stato sleale e cinico.

Poteva anche rifarlo e chi gli assicurava che la prossima volta si sarebbe subito reso conto dell'inganno? Era come per quelle persone che piene di dolore si rivolgono ai medium nella speranza di parlare con chi avevano perduto.

Probabilmente una parte di loro è pienamente consapevole che si tratta di un inganno, ma hanno così bisogno di vederli e sentirli che ci credono e basta.

Cass non faceva eccezione, ci aveva creduto e poteva rifarlo. Aveva troppo bisogno di un sostegno, un alleato, una guida, per non crederci ancora.

Potevi anche lasciarlo un altro po', sai?” mormorò a capo chino, meravigliandosi di se stesso. Davvero l'aveva detto? Lasciarlo un altro po' per fare cosa?

Per sentirmi meno solo, per sentirmi a casa.

Merda”.

Si massaggiò la fronte e si sentì stranamente stanco. E arrabbiato.

Quelle settimane passate da essere umano gli avevano lasciato una gamma di sentimenti che non sapeva gestire bene, che lo rendevano vulnerabile.

Non poteva andare avanti così, non era qualcosa da sottovalutare.

Doveva reagire, anche se non sapeva cosa sarebbe successo.

Si avvicinò alla parete tappezzata di ritagli di giornale e fotografie, e iniziò a tirare via tutto.

Aveva ancora la foto del simbolo sul cellulare, poteva ricrearlo.

Sarebbero arrivati in tanti, lo sapeva già. Non aspettavano altro.

E magari chissà, se Gabriel era davvero da qualche parte a fare la bella vita, a...guardare Downtown Abbey o girare film porno, l'avrebbe sentito e sarebbe arrivato.

Magari avrebbero guidato quell'esercito insieme, come era successo millenni prima.

E nel tempo libero, potevano guardare la televisione, visto che ora non c'era film o soap opera che non conoscesse. Poteva essere divertente.

No, non sarebbe accaduto, ma pensarlo gli dava forza.

Pulì la parete, disegnò il simbolo e aspettò. Dopo pochi minuti le sentì. Le auree dei suoi fratelli e delle sue sorelle, fuori dalla porta.

Ma Gabriel non c'era.



 

Angolo dell'autrice: solo una parola. Fanculo! Lasciarcelo Gabriel un pochino no eh? Che palle. E a Cass gli si è spezzato il cuore.

   
 
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