It's amazing
How you can speak
Right to my heart
Without saying a word,
You can light up the dark
Try as I may
I could never explain
What I hear when
You don't say a thing
The smile on your face
Lets me know
That you need me
There's a truth
In your eyes
Saying you'll never leave me
The touch of your hand says
You'll catch me
Whenever I fall
You say it best
When you say
Nothing at all
Tutte le luci erano puntate
su di lei. La star del concerto. Ma nessuno immaginava quanto le facesse male cantare questa canzone. Le ricordava il suo più
grande amore,quel ragazzo tutt’altro che romantico,a
volte musone ma di cui era innamorata follemente. Avrebbe preferito evitare di
mettere in scaletta questa canzone. Le faceva male ricordare i giorni dopo il
suo abbandono. Ma semplicemente lui non l’amava quanto
diceva…Il giorno della consegna dei diplomi aveva perso il suo amore e la sua
migliore amica. L’avevano lasciata indietro,abbandonata
come aveva fatto anche suo padre…Ma era riuscita ad andare avanti e come una
fenice era rinata dalle sue ceneri…Ora Maria DeLuca era abbastanza forte da
poter affrontare ogni situazione…In fondo faceva parte del club “conosco un
alieno” ed era riuscita ad affrontare l’Fbi…
Il concerto terminò e lei si
dileguò nel suo camerino. Appena aprì la porta si
trovò davanti l’unica persona che non avrebbe creduto di trovare lì. Il suo
Spaceboy era seduto su una delle poltrone. I capelli erano più corti di quanto
ricordava,i suoi lineamenti più marcati,era più
uomo…ma era sempre bello…Sul suo viso era dipinta un’espressione che lei
conosceva bene…la stava mangiando con gli occhi…Sorrise compiaciuta,ma ormai la
vecchia Maria non esisteva più,la nuova se stessa non si faceva incantare da un
sorriso e un paio di occhi scuri e profondi. Entrò nel camerino a testa alta e chiuse la porta alle sue spalle. l’ultima
cosa di cui aveva bisogno era che il suo manager si accorgesse di un intruso
nel suo camerino.
-Ciao…-
-Ciao Michael…-
-Ti trovo bene-
-Grazie anche tu-
Possibile che dopo tre anni
le loro conversazioni si erano ridotte a questo? Si sedette sulla poltrona di
fronte al ragazzo…
-Cosa ci fai
qui Michael?-
-Volevo sentirti cantare…-
-Sei venuto per sentirmi
cantare…Così dopo tre anni di lontananza sei venuto per sentirmi cantare…L’hai
fatto adesso puoi anche andare- credeva di essere
forte,ma in realtà non lo era…
-Devo dirti una cosa-
-No! Non voglio sentire
niente…Sono stanca e voglio andare a casa- si alzò
dalla poltrona e si portò davanti allo specchio. Non poteva guardarlo negli
occhi altrimenti sarebbe capitolata ai suoi piedi.
-Si tratta di Liz…-
A quel nome Maria si girò di
scatto e fissò i suoi occhi color smeraldo negli occhi color caramello di
Michael.
-Cosa è successo?-
-E’…è morta-
-Cosa? Quando?
Com’è successo?-
-Si è ammalata…leucemia. Max
non ha potuto aiutarla-
-Quando?- dalla sua voce non
traspariva nessuna emozione. La sua migliore amica era
morta e lei non le era stata vicina. Un’altra persona importante l’aveva
lasciata,proprio come Alex-
-Maria non è importante…-
-Ti ho chiesto quando-
-Maria…-
-Non chiamarmi Maria…DIMMI
QUANDO E’ SUCCESSO MICHAEL-
-L’anno scorso…-
-L’anno scorso…e tu sei
venuto a dirmelo solo adesso-
-Non era sicuro…-
-VATTENE…te ne devi andare…tu,Max,Isabel…avete portato solo sofferenza nella mia
vita…Prima Alex e adesso Liz…Io vi odio…VI ODIO!!- cominciò a sferrargli pugni
contro il petto…Michael le bloccò i polsi e la strinse a sé lasciandola
sfogare. Poteva capire quello che stava passando… la portò sul divanetto e la
fece sedere in braccio a lui. La strinse più forte che poteva. Nella stanza si
sentivano solamente i singhiozzi di Maria. Quando il
pianto si calmò si allontanò da Michael.
-Devo andare…- si asciugò le lacrime e si alzò dalle gambe del ragazzo. Prese
a sistemare tutte le sue cose nella sua enorme borsa. Doveva andare a casa,farsi un bel bagno caldo e poi piangere per tutto il dolore
che provava in quel momento.
-Fermati…Non posso lasciarti
andare in queste condizioni…sei stravolta-la prese per un braccio e la strinse a se
-No…tu mi devi solo lasciare
stare…ESCI dalla mia vita- lo spinse via da sè
-NO-
-Per favore…-cominciò a
piangere di nuovo
-Maria io…è ancora vero
quello che ti dissi prima di partire…è tutto ancora dannatamente vero-
-E cosa ti fa pensare che per me sia ancora così?
Diamine Michael mi avete lasciato sola in mezzo al deserto. SOLA!-
-Era per il tuo bene,Maria-
-Per il mio bene?-
-Si…Cosa
credi…che mi abbia fatto piacere saperti qui,lontana da me?-
-Io non lo so…non
so più niente. Per anni mi sono chiesta se vi fosse successo qualcosa,se stavate bene,se almeno un po’ vi sarei mancata…ed ora mi
vieni a dire che la mia migliore amica è…Oddio ancora non ci credo…-
-Ci sei mancata…Mi sei
mancata da morire…Liz,lei ti ha scritto questa lettera
prima di…-
Michael le porse una lettera
che lei prese con mani tremanti. Aveva paura di sapere quello che c’era
scritto. Prese a leggere seduta sulla poltrona…
“Cara Maria…
quanto mi sei
mancata. Questi due anni senza di te sono stati tristissimi…La tua
spensieratezza e la tua allegria,ma soprattutto mi è
mancata la mia migliore amica. Ora col senno di poi ti posso dire che è stato
meglio così. Ora tu sei una cantante importante,famosa(Michael
non si è perso una sola esibizione e noi tutti con lui)…Che futuro avresti
avuto venendo con noi? Avresti vissuto anche tu nell’ombra e questo non era giusto.
Da
un po’ mi hanno diagnosticato la leucemia…Max non può guarirmi…si vede che era
destino comunque…Ti scrivo questa lettera perché ci
tengo a dirti che per me sei e sarai sempre una delle persone più importanti
della mia vita…Ti vorrò sempre bene e te ne ho voluto anche in questi due anni
in cui siamo state lontane. Ho chiesto a Michael di consegnartela,perché so che anche lui è stato male per la vostra
separazione…E so che prima o poi,quando le acque si saranno calmate,ti verrà a
cercare…perché è giusto così…Voi due siete destinati a stare insieme,proprio
come lo eravamo io e Max…Ti prego non essere troppo dura con lui…Datevi una
seconda possibilità…Addio cara Maria…per me è stato un grande onore conoscerti
ed essere stata la tua migliore amica…
Ti voglio bene
Liz”
-Ha sofferto molto?-
-No…-
-Ti va una tisana? Io ne ho
davvero bisogno…-
Michael annuì solamente.
Maria si alzò e porse la mano al ragazzo. Camminarono fino alla macchina di Maria.
-Che fine
ha fatto la Jetta?-
-Appartiene al passato…-
-E…e anche io appartengo al passato?-
-Non lo so…-
michael si accorse che era abbastanza agitata e le prese le
chiavi di mano. La fece accomodare dal lato del passeggero e poi si mise alla
guida. Nell’abitacolo della macchina c’era solo silenzio. Ogni tanto Maria
guardava il ragazzo accanto a lei con la coda dell’occhio. Le sembrava di
essere tornata al liceo,quando Michael le rubò la
macchina per andare a Marathon…ma quella volta era un vulcano di domande…Ora
invece non voleva sapere niente…Aver appreso che Liz era morta era stato uno
shock…Il non essere stata con lei,il non aver sofferto insieme era il suo
pensiero fisso…Arrivarono a casa sua in dieci minuti. Scesero dalla macchina
senza dirsi una parola. Maria lo fece accomodare nella sua lussuosa casa e
scomparve in una stanza,per poi tornare poco dopo con
un pantalone di una tuta e una canottiera. Fece segno a Michael di seguirla in
cucina e mise sul fuoco il bollitore per il the.
-Mi parlerai
ancora?- chiese il ragazzo
-Michael…io sto cercando di
metabolizzare la cosa…Ho bisogno di tempo…-
Il fischio della teiera
interruppe il loro gioco di sguardi…Maria prese una bottiglia di liquore dal
mobile e ne versò un po’ nella sua tazza. Poi ne porse una contenente solo del
the a Michael…
-Voi Cecoslovacchi non potete
bere alcolici…-
-E tu? Da quando bevi?-
-Da tre anni circa…-
Maria ingurgitò una buona
della sua bevanda. Il liquido caldo le provocò un senso di beatitudine che durò
ben poco. “Non si può scappare dai problemi,Maria”
-Hai un posto dove stare?-
-No…Cioè
sono in albergo…-
-Ah…Dove
siete stati in questi anni?-
-Seattle…Chigaco…New York-
-Max,Isabel
e Kyle dove sono?-
-Sono tornati a Roswell…-
-E ci tornerai anche tu?-
-Non lo so…- Maria si alzò dalla sedia e si avvicinò a Michael con passo suadente.
L’effetto dell’alcol si stava facendo sentire…si strusciò addosso al ragazzo,il quale represse un gemito…
-Ah…non lo sai? E da cosa
dipende?- chiese maliziosa
-Da molte cose…-
-Tipo?-
-Sei ubriaca…-
-Nooo…Ti sembro ubriaca?-
-Maria…-
-Mi vuoi Michael? Lo so che
mi vuoi…Dillo…-
-Si ti voglio…ma non così…-
A quelle parole Maria si
ritrasse con uno scatto…Si rese conto della pessima figura che stava facendo.
Non era lei quella persona lì… si avviò verso il
soggiorno seguita da Michael.
-Aspetta qui…torno subito-
scomparve di nuovo dietro la porta di una stanza. quando tornò aveva con se degli album fotografici. Si
sedette accanto a Michael sul divano. Prese a sfogliarne uno…
-Qui era Halloween…io e Liz
ci vestimmo da fantasmi e facemmo uno scherzo ad Alex.
Ricordo che dormì per due settimane con la luce accesa-
disse indicando una fotografia di lei e Liz all’età di sei anni
-Oh…e qui eravamo a Las
Cruces,gita con la scuola…avevamo dieci anni. Ci
divertimmo come matti-
Ad ogni fotografia Maria
raccontava un aneddoto e Michael beveva della vista della sua Maria…le era
mancata troppo e sapeva che per lei quello non era un bel momento
-E quell’album?-
-Quello l’ha fatto Liz con
tutte le nostre foto…-
-Nostre?-
-Si…quelle del club “conosco
un alieno”-
Michael prese quell’album e
cominciò a sfogliarlo…In poco tempo ripercorse gli
ultimi anni della sua vita a Roswell…
-Oh mio Dio,Michael…Ricordi
questa foto?-
-Come non ricordare quel
periodo?-
-Beh…non è stato dei migliori…Io
volevo convincerti che stare insieme era un bene mentre tu mi allontanavi a
tutti i costi…è stato un anno di inferno-
-E’ vero non mi sono
comportato nel migliore dei modi…ma tu per me eri davvero importante,anche se non volevo darlo a vedere-
Pagina dopo pagina ripercorsero il loro primo anno insieme…E poi anche il
secondo anno giunse nelle loro menti…
-Laurie…Chissà
come sta-
-Sta bene…i suoi zii hanno
pagato per quello che le hanno fatto…-
-E tu…-
-Sono passata a
trovarla…Sapere che lei era una tua in qualche modo parente,mi
teneva legata a te-
-Grazie…-
-Non c’è di che…-
Michael sorrise al ricordo
della stessa situazione accaduta nella stanza del Granilith…Stesse identiche
parole,stesse emozioni…
-Oh…Guarda questa…il viaggio
a Las Vegas…-
-Eri stupenda sul quel
palco…La stella più brillante del firmamento-
-Mi hai fatto una bellissima
sorpresa…Non me lo sarei mai aspettato-
-Mi piaceva sorprenderti,Margarita Salt…-
-Eh si
Dottor Love…-
-Questo è il ricordo che
porterò sempre nel cuore…- disse indicando la foto di loro due al ballo scolastico
-Il Ballo…Ricordo di aver
fatto la figura della stupida…-
-Eh già…-
-Si ma tu però potevi evitare
di dirmi che ero libera di invitare chi volevo…Mi hai fatto intendere che c’eravamo lasciati…e in più scopro di Juanita…Cosa avrei
dovuto pensare?-
-Volevo farti una
sorpresa…Sapevo che ci tenevi al ballo e non volevo farti sfigurare…-
-Non l’hai
fatto…te lo posso garantire…-
-E sai cos’altro porterò sempre nel cuore?-
-Cosa?-
-La notte in cui facemmo per
la prima volta l’amore…-
-Non me lo
ricordare…Credo di aver provato tutti gli stati d’animo possibili quella notte. Ma è un ricordo che custodirò
gelosamente nel mio cuore…il caldo sesso alieno…come dimenticarlo?-
-Io non rimpiango niente
della nostra storia…Anche se è stata incasinata sin dall’inizio…Tu sei sempre
stata l’unica-
-Anche io…Beh…ora credo sia
meglio andare a letto…Sono stanca e domani mi aspettano per un’intervista-
-Si…-si alzarono entrambi dal divano imbarazzati…
-Mi ha fatto molto piacere
rivederti e ripercorrere il viale dei ricordi…-
-Anche a me,Maria-
-Adesso cosa succederà
Michael? Cioè ritornerai anche tu a Roswell e non ci
rivedremo più…-
-Non lo so…Non so cosa ci
riserverà il futuro-
-Perché sei
venuto a cercarmi?-
-Per darti la lettera e…-
-E?-
-E per dirti quanto sono
stato uno stupido a mollarti da sola…Io ti amo Maria,ti
ho sempre amato…-
-Anche io Spaceboy…-
Michael colmò la breve
distanza tra lui e Maria e si fiondò sulle labbra carnose della ragazza. Un
bacio dapprima dolce ma che ben presto si trasformò in un duello di lingue,che si ritraevano e che si cercavano sempre più ansiose di
assaggiare l’altro. Si staccarono ansimanti…
-E’ tardi per ricominciare?-
-No…forse è solo troppo
presto…-