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Autore: inlovewithdracomalfoy    19/04/2014    6 recensioni
Ho pensato di dedicare una piccola oneshot al pairing Percy/Jason perchè personalmente li adoro.
Enjoy!
[Dal testo] :
“Ti ricordi la prima volta che mi hai chiesto di uscire?” mormorò Jason.
Percy annuì, raggomitolato contro il suo petto. Era sera, ed erano sotto le coperte. La luna lasciava cadere i suoi raggi pallidi attraverso la finestra.
“Certo che me lo ricordo. Ti ho detto che ti avrei portato a fare surf e ti ho detto anche di metterti qualcosa di carino perché poi saremmo andati a cena fuori.”
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Jason Grace, Percy Jackson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Torno sulle scene con una oneshot poco impegnativa, perdonatemi. Il fatto è che sono troppo pigra per scrivere una long, cosa che comunque prima o poi farò.
Buone vacanze a tutti e a presto ;)

Jason Grace camminava verso il Foro con un’espressione preoccupata sul viso. Un ragazzo della terza Coorte gli aveva appena consegnato un messaggio che lo invitava a presentarsi lì il prima possibile, causa riunione straordinaria.
Il rumore dei suoi passi rimbombò nella grande sala. Vuota.
Eccetto per un ragazzo, appoggiato ad una colonna. “Ci hai messo persino meno di quanto pensassi.” Disse Percy andandogli incontro.
Jason scoppiò a ridere. “Forse perché non mi aspettavo un appuntamento? Non mi sono nemmeno pettinato.” Scherzò, passandosi una mano tra i capelli corti.
“Ma smettila.” Rise Percy. “Con quella toga faresti un figurone comunque.”
Il figlio di Giove si avvicinò a lui e lo baciò piano. “Sei la mia sorpresa preferita.”
Jason Grace era una scarica di elettricità che gli toglieva il fiato. Ogni volta che lo sfiorava si sentiva carico e l’adrenalina gli scorreva nelle vene. Dei, era bello da morire, e lo voleva più vicino, adesso.
Jason Grace, sei mio. Gli diceva sempre. Solo mio.
Gli passò le mani dietro la nuca e lo attirò più vicino a sé. “Ma come siamo carini oggi.” Soffiò.
“Sarei ancora più carino senza la toga, sai.” Jason accarezzava la schiena di Percy mentre i baci si facevano più profondi e famelici.
“Non… non tentarmi. Non mi sembra il posto adatto.” Rise piano Percy baciandogli il collo e scendendo verso la clavicola.
“Daaai Perce. Le nostre camera sono così lontane.” Jason gli prese il mento tra le dita e gli diede tanti piccoli baci sulle labbra. Le mani scesero un po’.
Non chiamarmi Perce.”
“Dai…”
“Oh, e va bene. Ma non sul tavolo dei pretori almeno. Dei, tuo padre mi ucciderà.”
“Dici?” rise Jason togliendogli con dolcezza la maglietta. “Secondo me è solo geloso perché sei mio.”
“Mmm...”
 
 
“Ti ricordi la prima volta che mi hai chiesto di uscire?” mormorò Jason.
Percy annuì, raggomitolato contro il suo petto. Era sera, ed erano sotto le coperte nella sua camera. La luna lasciava cadere i suoi raggi pallidi attraverso la finestra.
 “Certo che me lo ricordo. Ti ho detto che ti avrei portato a fare surf e ti ho detto anche di metterti qualcosa di carino perché poi saremmo andati a cena fuori.”
“Diciamo che non mi hai lasciato scelta.”
“Zitto, stronzetto. Non vedevi l’ora, lo so.” Percy gli lanciò un’occhiataccia, poi sorrise.
“Ci ho messo secoli a prepararmi.” Scherzò Jason parlando in falsetto.
“Con la camicia sembri sempre un bravo ragazzo.”
“Io sono un bravo ragazzo.”
“Che ha appena fatto sesso col suo fidanzato nel Foro.”
“Hai insistito tu!”
“Diciamo che poi però hai fatto tutto tu.”
Jason arrossì e gli baciò il naso.
Percy si strinse ancora un po’ a lui. “Ti amo.”
“Ti amo anch’io.”
 
 
  
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