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Autore: TheShippinator    19/04/2014    4 recensioni
Sulla pagina ufficiale di Facebook di Darren Criss viene pubblicata una foto con la didascalia "Criss Colfer" e il mondo esplode, convinto che "Lui sappia!". E se il "Lui" non fosse un Lui, ma fosse un Loro?
(La storia di come tutti credevano che fosse stato Darren a mettere quella foto e poi si scoprì che in realtà era stato qualcun altro.)
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dedicata a Sara


How to Kill a Fandom in Two Words or Less
a novel by Criss Colfer


Le riprese dell’episodio scritto da Chris procedevano bene. Alla grande, in effetti.

Darren aveva adorato il copione, perché sapeva che Chris avrebbe scritto qualcosa di importante, di profondo. E perché, diamine, aveva inserito un cucciolo nella loro già grande famiglia. Un cucciolo!

Non era riuscito a stare lontano da Aragon -aka Lord Tubbington- per più del tempo che avevano impiegato per girare le riprese di Shooting Star, scattando subito a coccolarlo non appena veniva chiamato il cut… figuriamoci cosa sarebbe potuto succedere, in futuro, con un cucciolo!

Un altro lato positivo delle scene scritte da Chris, era che si svolgevano quasi sempre di sera, permettendogli, quindi, di dormire fino a tardi la mattina. E lui lo sapeva, perché Chris aveva fatto in modo che il suo copione risultasse prevalentemente notturno.

Erano le dieci e un quarto del mattino e Darren era sveglio. Qualche striscia di luce filtrava attraverso le persiane non proprio chiuse fino in fondo, infastidendolo. Mugolò debolmente, liberandosi delle lenzuola e dirigendosi verso il bagno. Aveva la vescica piena ed aveva sudato, durante la notte, quindi si sentiva sporco ed appiccicoso. Decise di farsi una doccia, per svegliarsi, e decise anche di pendersela comoda.

La sera precedente avevano guardato, in diretta, la nuova puntata di Glee, l’avevano fatto lui, Lea, Chord e Ryan Murphy in persona. Era stato divertente, ma erano subito dovuti scappare a girare alcune scene, dopo, così avevano tutti ricevuto la mattinata libera, con l’obbligo di presentarsi agli studios nel pomeriggio, entro e non oltre le tre.

Si lavò con cura i capelli, liberandoli da ogni eventuale traccia residua del gel di Blaine, rimasta lì dalla sera prima a causa della sua poca cura nello sciacquarlo via.

Una volta pulito e sveglio, decise di avvolgersi in vita un asciugamano per andare a cercare dei vestiti da mettersi addosso, semplicemente perché quando era andato in bagno non indossava nulla che potesse rimettersi ora.

«Oh, sei sveglio?» domandò, uscendo dal bagno ed entrando in camera da letto.

Chris era sdraiato sulla pancia, con il corpo nascosto dalle lenzuola blu scuro di Darren almeno fino alla vita. Il cuscino era sistemato sotto il mento e le braccia distese sopra ad esso. Tra le mani, aveva il cellulare dell’altro.

Si voltò brevemente, per dargli un’occhiata, percorrendo con lo sguardo la sua figura quasi nuda, per poi sorridergli.

«Ho considerato per un attimo l’idea di venire anche io a fare la doccia, ma poi ho deciso che non avevo voglia di alzarmi.» spiegò Chris, tornando a guardare il cellulare.

Darren sorrise e si avvicinò al letto, salendovi in ginocchio dal fondo e gattonando fino a raggiungere Chris. Si mise seduto su di lui, a cavalcioni sul suo sedere, prima di portarsi in avanti ed unire il proprio petto con la schiena nuda dell’altro. Lo abbracciò, non senza qualche difficoltà, visto che dovette forzare le braccia a passare tra il petto dell’altro ed il materasso, quindi si sporse sulla sua spalla destra, per dare un’occhiata a quello che Chris stava facendo con il suo telefono.

«Che stai combinando?» chiese, semplicemente curioso.

Chris si voltò di poco, quanto bastava a sfiorargli il naso o la guancia, quel che riusciva a raggiungere, con le labbra.

«Brooke ha messo una nostra foto in giro, ieri sera, lo sapevi?» domandò Chris, e Darren si accorse di quello che stava facendo. Stava scorrendo Tumblr dal suo cellulare, per la precisione sulla tag CrissColfer. Si divertivano spesso a gironzolare di lì, si facevano due risate, per lo più.

«Ah sì? No, non ho visto…» rispose lui, osservando Chris che salvava la foto che Brooke aveva pubblicato. Ricordava quella foto, gli era piaciuta, quando l’aveva vista dopo che lei gliel’aveva scattata.

«Che fai?» chiese di nuovo, quando lo vide aprire l’applicazione di Facebook.

«Ssssht.» lo silenziò semplicemente l’altro, ridacchiando. «Ho deciso di far prendere un infarto al fandom. Sta a vedere.»

Darren, in silenzio, lo vide andare sulla sua pagina personale, quindi l’osservò selezionare la foto e postarla, inserendo anche una descrizione ed il link alla fonte.

«Criss Colfer. Chris…» borbottò Darren, trattenendo un vago sorriso, mentre l’altro ridacchiava.

«Impazziranno!» esclamò lui, quasi cercando di giustificarsi.

«No, intendevo… Chris, si scrivono attaccati! Overcriss, McGustin, Achele… » spiegò Darren, sfilando difficoltosamente la mano da sotto al petto di Chris e cercando di acchiappare il cellulare.

Chris, però, lo mise fuori dalla sua portata.

«Lo so, cosa credi? Solo che… va bene aggiungere legna al fuoco, ma evitiamo di trasformarlo in un incendio.» spiegò lui, lanciandogli un’occhiata di sbieco.

Darren sbuffò e tornò ad abbracciarlo, posando le labbra sulla sua spalla nuda e lasciandovi un bacio.

«È che… perchè se mettiamo una foto con me e Chord e scriviamo Overcriss va bene, mentre se mettiamo una foto di me e te e ci scriviamo CrissColfer, allora dobbiamo levarla o litigare con metà della produzione…?» borbottò Darren, mentre Chris si voltava di nuovo verso di lui e gli baciava la tempia.

«Perchè siamo di un’ovvietà che fa quasi vergognare, Dare.» spiegò l’altro, sorridendo con le labbra ancora contro la sua pelle.

Darren lo imitò, mentre Chris riattivava lo schermo del cellulare e cominciava a ridere, indicando i Commenti ed il numero dei Mi Piace e delle Condivisioni.

«Oddio, ma l’hai appena messa, Chris!» esclamò Darren, ridendo a sua volta. La metà di quei commenti, comprendeva il nome della loro ship, accompagnata da un numero indefinito di cuoricini e di “Lui sa!” in praticamente ogni lingua del mondo.

«Adesso credono tutti che l’abbia messa io! Sei un demonio, Christopher Paul Colfer!» esclamò Darren, cercando di nuovo di recuperare il cellulare stretto tra le mani dell’altro. Lui lo spostò ancora, ridendo, proprio mentre quello iniziava a squillare.

S’immobilizzarono entrambi e Chris osservò il nome che lampeggiava sullo schermo, per poi mostrarlo a Darren. Alzò gli occhi al cielo, come irritato alla visione del nome, ma poi l’osservò con sguardo vagamente colpevole.

«È il tuo agente… cazzo… non ci avevo pensato, Dare, scusami…» iniziò subito il ragazzo, mordendosi il labbro inferiore, senza comunque nascondere la vaga irritazione data dalla repentina chiamata.

Darren rimase a guardare il cellulare, prima di afferrarlo e premere sul tastino rosso, rifiutando la telefonata. Prima che Chris potesse dire qualcosa e prima che il suo agente potesse chiamare di nuovo, Darren si affrettò a spegnere il cellulare, per poi posarlo sul comodino.

«Dicevamo?» domandò, sollevando un sopracciglio.

Chris rimase in silenzio, prima di respirare profondamente dal naso e lasciarsi andare ad una breve risata.

«Hai ragione. Che si fottano, giusto?» ribatté lui, rigirandosi sotto a Darren, per ritrovarsi a pancia in su, con il petto premuto contro a quello dell’altro e, a dividerli, solo un lenzuolo ed un asciugamano.

Darren si abbassò in fretta, lasciando un piccolissimo bacio sulla punta del suo naso, prima di passare alle sue labbra. Le accarezzò con le proprie, godendosi la sensazione della pelle pungente di Chris proprio attorno alle labbra e sul mento, perché se lui si era già preparato e rasato, l’altro ancora non l’aveva fatto.

Si baciarono per qualche minuto, dolcemente, senza fretta, decisi a godersi il momento e la situazione, prima che Chris trattenesse il labbro inferiore di Darren tra i denti e si facesse un po’ indietro, affondando con la nuca nel cuscino ed interrompendo il bacio.

«Avanti, vieni sotto le lenzuola. Ho letto una fanfiction, su Tumblr, e voglio provare una cosa…!» esclamò, ridendo piano, subito imitato da Darren, che non se lo fece ripetere e si levò l’asciugamano, per poi infilarsi sotto le coperte, sopra di lui.

Si abbracciarono e coccolarono ancora per qualche istante, prima che Chris ribaltasse le loro posizioni e si tirasse un po’ su, sorridendo enigmatico.

«Chris… comincio a credere che sia il caso che smetti di leggere cose su Tumblr…» azzardò Darren, non tanto preoccupato quando aveva invece dato a vedere, recitando.

«Oh, non credo che sarai ancora di questa idea, tra poco…» ribatté Chris, senza spostare gli occhi dai suoi, ma iniziando scendere verso il basso, infilando la testa sotto le lenzuola blu notte e, solo allora, interrompendo il contatto visivo.

Di lì a dieci minuti, Darren Criss avrebbe semplicemente implorato, per piacere, Chris di non smettere mai di leggere fanfiction altrui.

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Okay, ho scritto questa cosa perchè era fluffosa e perchè mi andava xD E perchè me l'hanno richiesta ù_ù
Chi mi segue sa già dove trovarmi ed in questo momento non ho sotto mano il mio solito elenco di siti, ma la mia pagina Facebook, se vi va, la trovate nelle mie altre ff o nel mio profilo.
Ci vediamo Domenica con il terzo capitolo di The Red Line!
Un bacio a tutti!
Andy <3

  
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