Se è un sogno, non svegliarmi.

Gray apre la porta e una testa bionda gli vola tra le braccia. Lui la lascia entrare in casa sua senza dire una parola, richiude la porta e ricambia l'abbraccio, avvolgendo quel corpo esile e tremante tra le sue braccia.
Lucy gli dice sempre che gli piacciono i suoi abbracci perché sono caldi. A Gray hanno sempre detto che è freddo, sia fuori che dentro, ma Lucy riesce a trovare del calore nel suo contatto. Non è un calore esagerato e soffocante, ma rassicurante come una coperta sulle spalle quando fuori piove. Forse, è anche per questo che lei è lì in quel momento.
Gray sente delle lacrime bagnargli il petto nudo e sta male. Gli bruciano sulla pelle lasciando un solco di tristezza, mentre lievi singhiozzi gli risuonano nelle orecchie.
Lui è l'unico che può consolare Lucy in quei momenti perché lui solo sa, ancor prima che lei parli, cosa o chi sia il motivo della sua tristezza.
Tenendola abbracciata si dirige verso il divano e la fa sedere sulle sue gambe, cullandola come una bambina.
"Lucy calmati... Cos'ha fatto stavolta per farti stare così male?" sussurra piano con la sua voce profonda.
Lei sussulta e alza la testa. Lo guarda con gli occhi color cioccolato gonfi di pianto, il labbro inferiore trema lievemente mentre una nuova ondata di lacrime la costringe a socchiudere gli occhi. Gray le asciuga le guance con le mani, che Lucy afferra e stringe debolmente.
Ah, come sono piccole e morbide le mani di Lucy in confronto alle sue! E com'è sottile la sua voce mentre gli racconta di Natsu.
"Era lì, Gray, in gilda... Con Lisanna, e lei, oh... Erano abbracciati e parlavano.. E Natsu sembrava così felice." la voce le si spezza tra una parola e l'altra "Non mi ha neanche salutata. Aveva occhi solo per lei... Io-" non riesce a finire la frase perché un nodo le stringe la gola. Affonda nuovamente il viso nel petto di Gray, che le accarezza i capelli dorati e la schiena fino a quando il suo respiro riprende un ritmo regolare. Potrebbero passare minuti come ore, ma lui rimane lì per lei.
A chiunque altro sembrerebbe stupido piangere per una cosa simile. Ma per loro no. Lucy dietro quell'incuranza di Natsu ci legge milioni di parole non dette. E Gray la conosce così bene che riesce a capirle anche lui, quel milione di parole non dette. Perché Lucy è sensibile, lo sanno tutti. Può emozionarsi per cose insignificanti agli occhi di qualcuno, come il dono di una mattina di sole, un sorriso amico, o il semplice scorrere del mondo. Ma Gray lo sa che non è affatto insignificante, ogni cosa ha un suo perché con Lucy, una luce nuova, un lato positivo.
Però un lato positivo con Natsu non riesce proprio a trovarcelo. Nonostante lei lo adori con tutto il cuore, e lo ammiri e lo ami da tanto tempo e con tanta determinazione, Natsu la vede come un'amica. Come una compagna di team. Come una maga da stimare. Ma non come una ragazza da amare.
E quasi per sbaglio è successo che Gray la incontrasse un giorno seduta sul muretto del fiume davanti a casa, che piangeva guardandosi i piedi. E lei quasi per sbaglio, che da troppo si teneva dentro tutti quei sentimenti, ha rotto ogni barriera e si è confidata con Gray. E lui l'ha consolata prima come un amico, e poi come un'amante. Neanche loro sanno esattamente come è successo. Forse anche Gray era stufo che Juvia inseguisse lui e ogni ragazza che gli si avvicinasse.
Entrambi avevano bisogno di un'ora tra le braccia di qualcuno, e così era successo, in segreto, lontano dagli occhi di tutti.
Continuava a succedere anche in quel momento, mentre Gray le prendeva il viso tra le mani e le baciava le labbra.
"Non piangere più Lucy. Non piangere più."
Lucy è certa che Gray non si stia riferendo solo al presente immediato, ma che si riferisca a un tempo decisamente più ampio. E dall'esitazione che Gray ha messo sull'ultima parola può intuire Non piangere più per Natsu.
È la prima volte che le dice una cosa del genere. Gray ha appena rifiutato i sentimenti che prova per Natsu, con poche semplici parole. In un modo chiaro e inequivocabile.

Come succede esattamente che ci si innamora di una persona? O anche soltanto ci si accorge di quanto sia stupenda?
È quando ti raccoglie per strada e ti cura le ferite? O quando ti fa capire di smetterla di farti del male, che c'è qualcuno che si preoccupa davvero per te?
Io non lo so.

Le loro labbra si avvicinano e si scontrano piano, trovando l'incastro perfetto per quelle curve morbide, che si schiudono quasi subito per permettere alle loro lingue di cercarsi e scambiarsi il loro sapore. È un gesto che hanno ripetuto tantissime volte, ma sembra sempre la prima.

È forse adesso?

Gray affonda le mani nei suoi capelli e scioglie i codini per poterli arruffare e accarezzare in tutta libertà, poi scende verso il collo e traccia la linea della spina dorsale di Lucy facendola rabbrividire e inarcare la schiena per premere il busto contro quello muscoloso del ragazzo. Lui reagisce approfondendo ancora di più il bacio e dandogli un ritmo maggiore. Lucy si lascia sfuggire un gemito e si stacca per riprendere fiato, ma non ha urgenza di baciarlo ancora, perché sa che lui rimarrà lì in attesa per tutto il tempo necessario.
Gli posa le mani sulle guance e dopo qualche secondo inizia a tracciare con le punta delle dita i suoi lineamenti, con la bocca socchiusa e lo sguardo incatenato a quello blu oceano di Gray. Lui è sempre lì fermo, seduto a gambe larghe con Lucy in braccio, abbandonato contro lo schienale del divano, ma i suoi occhi sono impetuosa tempesta. Hanno tutta la maestosità di un cielo notturno e di un abisso oscuro.
Lucy è terribilmente attratta da tutto quello che lui le sta comunicando, non si tratta di sola attrazione fisica. Quella c'è sempre stata perché, non si può negare, Gray Fullbuster è bello come un dio.
È una silenziosa domanda quella che le sta facendo e, quando lei impercettibilmente annuisce, Gray la prende in braccio e con uno scatto fluido si alza, per portala in camera da letto e sedersi nuovamente sul materasso.
A quel punto i due non hanno più alcun motivo di aspettare. Lucy si siede a cavalcioni sul bacino di Gray e affonda le mani nei suoi folti capelli neri dando il via a un bacio vorticoso e affamato. Morde le labbra del ragazzo e ci fa scorrere sopra la lingua per assaggiarlo. Lui, deliziato da quella maliziosità, si separa dalla bocca di Lucy per raggiungere la pelle bianca del collo, lasciando una scia di baci umidi lungo il tragitto. Trova quello che sa essere il punto debole della maga, una piccola sezione tra il lobo e la mascella, e comincia a mordere e leccare e tirare fino a quando non rimane un vistoso succhiotto rosso.
A Gray piace lasciare segni del suo passaggio su Lucy. A lei un po' meno. Tra un gemito e un ansito si lamenta sibilando "Gray...lo vedranno...tutti!"
Ancora un pochino scossa dal piacere che le è stato provocato, spinge per dispetto il ragazzo facendolo ritrovare sdraiato a pancia in su per poi farlo fremere con mille carezze e baci che sul suo petto e sugli addominali scolpiti.  Gray si tende e contorce finché non ne ha abbastanza e riprende il viso di Lucy per tornare a baciarla, stavolta con più urgenza e ferocia.
Le sue mani scivolano sotto la maglietta ad accarezzarle la schiena e la pancia, per poi sfilarla e lanciarla da qualche parte nella stanza. Si tuffa sui suoi seni, li bacia, li morde, sogghigna quando alle sue orecchie arrivano gemiti e gridolini acuti.
Lucy però non ha intenzione di subire a lungo, infatti toglie i vestiti a Gray con altrettanta velocità di come fa solitamente lui. In poco tempo gli indumenti di entrambi sono dimenticati sul pavimento.
Si baciano ancora, affamati, come se ne andasse della loro vita, stringendosi, toccandosi, cercandosi con movimenti talmente istintivi da lasciare senza fiato.
Si separano pochi secondi, quel tanto che basta a Gray per cercare l'assenso di Lucy.
"Gray...io non piango più."
Lui le fa un sorriso - un sorriso bello da mozzare il fiato - e affonda in lei con una sicurezza tale da far pensare che il suo posto è sempre stato lì, tra le braccia di Lucy.

Io ho capito, Gray.

Lei allaccia le gambe al suo bacino, per andare incontro ai suoi movimenti. Gray spinge avanti e indietro come un'onda sulla spiaggia.

Scusami se ti ho fatto aspettare. Per tutto questo tempo, non ho fatto altro che provare a guardare il sole, senza accorgermi che mi stava accecando. Invece la luna era quello che davvero contava.

Lucy stringe forte le spalle di Gray, così muscolose, perfette. Geme, il suo respiro si fa affannato, ma è felice. Le spinte aumentano di ritmo e intensità, e così proporzionalmente il piacere che entrambi ne ricavano.

Tu ha passato ore, giorni a sentirmi parlare di qualcun'altro. Eppure sei rimasto in attesa. Si, l'ho capito solo ora, aspettavi che fossi pronta.

Con uno scatto, si ritrovano entrambi seduti. Lucy è sopra Gray e non ha intenzione di interrompere quella catena di piacere che li avvolge, ma se possibile, vuole intensificarla. I loro occhi sono alla stessa altezza e si scambiano sguardi pregni di significato. I loro nasi si sfiorano mentre le loro lingue si intrecciano in con selvaggia bramosia. Le mani di Gray scendono dal collo di Lucy, alla schiena e infine afferrano i fianchi, per aiutarla e guidare gli affondi.

Io ora sono qui. Sono pronta. Ti ho visto, li ho aperti gli occhi. Eri tu che davvero contavi, eri tu la felicità che aspettavo. Sei più reale e perfetto di quanto io possa anche solo lontanamente aver sperato. Sei vero, Gray. Tutto questo è vero.

Anche se non sarebbero mai sazi di questo momento, arrivano in cima e oltre il limite. Il modo in cui Lucy sospira il suo nome è l'apice che fa venire Gray. Rimangono ancora per qualche secondo avvinghiati in quel modo, ansanti, fusi insieme. Poggiano le fronti uno contro l'altra e si scambiano un bacio a fior di labbra, che non ha nulla di malizioso o provocatorio. È solo quello che è.

Noi siamo davvero uno. Finalmente, ho trovato il mio posto dove stare, stavolta è quello giusto. Non sarò mai più così sorda da non accorgermi dei tuoi pensieri. Il tuo sguardo è appena diventato il calore di cui ho bisogno per vivere.

I due amanti si sdraiano, scambiandosi ancora qualche carezza, per poi chiudere lentamente gli occhi. Lucy ha la testa appoggiata sul petto di Gray, può sentire il suo cuore battere. Sembra il battito d'ali di un uccellino. Quando scivola lentamente nel sonno, un ultimo pensiero le si affaccia nella mente.

E se invece questo fosse solo un sogno, se domattina mi svegliassi e il letto affianco a me fosse freddo e vuoto? Io non voglio svegliarmi e scoprire che Gray non vuole Lucy. Però se così fosse... Questa è la più bella menzogna che mi hai regalato.
 

***
 

Lucy apre lentamente gli occhi, colpiti dalla luce mattutina che entra dalla finestra aperta. Senza mettere realmente a fuoco ciò che le sta attorno, allunga un braccio accanto a sé, ma trova il letto tristemente vuoto.
Si porta un braccio a coprire gli occhi e sorride amaramente. Ovvio. Era davvero solo la sua immaginazione, troppo bello per essere vero.
E dire che finalmente pensava di contare davvero per qualcuno. Aveva aperto gli occhi e scoperto che Natsu non lo voleva davvero, era innamorata dell'idea di loro due insieme.
Ora, invece, si ritrova a fare tutto da principio. Solo che stavolta non può farsi consolare da Gray, essendo quest'ultimo oggetto del suo struggimento. D'altronde, cosa dovrebbe importargliene a lui di lei? Il loro è un rapporto fisico dettato dall'esigenza di circostanza.
Una lacrima traditrice le sfugge dall'angolo dell'occhio e si perde. Una sola.
Ma un rumore inaspettato la fa scattare a sedere. Che siano Natsu e Happy che entrano senza permesso dalla finestra? Ora non ha veramente tempo per loro.
Però...
Guardandosi intorno per la prima volta da quando si è svegliata, si accorge che effettivamente quella non è casa sua. Questo vuol dire forse...?
Gray entra in camera sbadigliando, ancora in mutande, e le fa un sorriso assonnato che è di una tenerezza infinita.
Lucy è pietrificata, apre la bocca ma non esce nessun suono. Boccheggia come un pesce fuor d'acqua.
"Sono andato un attimo in bagno... Tutto bene?" chiede Gray perplesso non capendo la reazione della ragazza. "Lucy?"
Lei sbatte violentemente le palpebre e poi, con uno scatto degno di un giaguaro, gli salta addosso gettandogli le braccia al collo. Gray, preso alla sprovvista, rovina a terra frastornato, mentre Lucy lo abbraccia stretto.
"Gray, sei qui!"
"Certo che sono qui, dove devo andare? Lucy, mi stai soffocando!"
"Ah! Scusa..."
"Cosa ti è preso?"
"Niente, è solo che... Sono felice, Gray!"
Lucy lo abbraccia ancora con trasporto, facendogli nuovamente incontrare il pavimento. Gray comincia a pensare che le si sia fuso il cervello, quando delle morbide labbra premono dolcemente contro le sue. Si lascia andare e la bacia con trasporto. Ci sono solo loro due al mondo, in quel momento, insieme.

Sai, Gray...
Dimmi, Lucy.
Io non ci credo all'amore a prima vista.
Ah, no?
No. Credo a quando ti svegli una mattina e ti accorgi che la persona che vedi tutti i giorni è stupenda.

L'angolo di NiyraV!

Tatatata! Sono sbarcata anche sul fandom di Fairy Tail con questa GrayLu. Personalmente, io adoro la GrayLu, ma shippo anche la NaLu, non abbiatemene a male. È che Gray e Lucy sono una coppia molto più equilibrata e interessante da scrivere. Che poi Gray è l'amore della mia vita e Juvia mi sa di stalker, ma lasciamo perdere.
Quindi, mi è venuta questa fulminante ispirazione alle due di notte, ho iniziato a scrivere, ma poi mi sono addormentata e ho finito solo tre giorni dopo. Sto anche facendo fatica a pubblicare perché mi sono strappata la schiena e riesco a stare solo sdraiata. Una sfiga dietro l'altra, insomma. Ma a voi non fregherà giustamente niente, vi capisco.
Recensitemi se volete, i pareri positivi o critici purché costruttivi, sono sempre ben accetti!
Per curiosità o domande o quel che vi pare, vi rimando al mio ask (NiyraV).
Ciaociaaaao!