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Autore: Padme Undomiel    15/07/2008    8 recensioni
Lei cerca il vero amore, lui lo ha appena perduto... Cosa succederebbe se, durante una vacanza al mare, i due si incontrassero? A volte, quando meno te lo aspetti, i tuoi sogni possono avverarsi...
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hikari Yagami/Kari Kamiya, Ken Ichijoji, Miyako Inoue/Yolei, Takeru Takaishi/TK
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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What If Dreams Came True? Prologo
What If Dreams Came True?

Prologo

 L'orologio della sala ticchettava scandendo lo scorrere dei minuti. Il silenzio nell'appartamento era opprimente. Le finestre spalancate non riuscivano a spezzare la cappa di calore di una calda notte di metà Giugno.
Il ragazzo si portò alle labbra il bicchiere d'acqua ghiacciata, sorseggiando il liquido lentamente. Poggiò nuovamente il bicchiere e gettò uno sguardo distratto all'orologio appeso al muro. Avrebbe passato di nuovo la notte in bianco, se continuava così, pensò, sorridendo tristemente: erano solamente le due e mezza.
Ormai non dormiva più bene da settimane: uno degli effetti collaterali da quella faccenda. La faccenda di lei.
Scosse la testa, come per scacciare il suo ricordo dai suoi pensieri. Si alzò in piedi e si diresse verso la finestra spalancata. La notte era stupenda: mille stelle brillavano nel cielo scuro, e una calda brezza gli scompigliava dolcemente i capelli. La luna piena illuminò il suo volto stanco e triste. I suoi grandi occhi azzurri erano spenti da un po': non riusciva più a sorridere da qualche tempo, e se lo faceva non riusciva a estendere questo sprazzo di serenità agli occhi. Il ricordo era ancora troppo doloroso: come poteva aver distrutto tutto quanto? Perché era successo? E dove aveva sbagliato lui? Stava andando tutto così maledettamente bene...
E ora invece era l'ombra di quello che era stato. Non mangiava, non dormiva, non usciva. In poche parole, non viveva.
Decise che doveva parlare con qualcuno: non poteva ridursi in quello stato. Si diresse verso il telefono e compose un numero familiare, aspettando una risposta: detestava disturbare a quell'ora, ma sentiva di starsi distruggendo lentamente.
Alla fine lo sentì rispondere con voce assonnata.
"Pronto?"
"Sono io." Disse semplicemente. Ascoltò il suo sbadiglio mal represso per telefono, e dei rumori che facevano pensare che il suo amico si stesse mettendo seduto.
"Non riesci a dormire? Ancora?", chiese poi lui.
Il ragazzo appoggiò la testa sulle mani, scompigliandosi i capelli biondi. "Mi dispiace disturbarti, dico davvero. E' solo che stavo pensando di nuovo a lei. Non posso farne a meno, lo sai."
Il suo amico sbuffò con un misto di apprensione ed esasperazione. "Non puoi continuare così! Devi accettare come sono andate le cose: ti ha detto che non tornerà, giusto? Non devi tormentarti così per colpa sua!"
Il ragazzo non rispose, così l'altro riprese: "E' quasi un mese che sei in questo stato, e non è un bene. Secondo me dovresti svagarti."
"Come faccio? Ogni volta che ci provo penso a tutti i momenti passati insieme, e mi chiedo perché abbia deciso di andarsene via da me." Sospirò tristemente prima di proseguire. "La amavo... La amo sul serio, e non riesco a pensare che per lei io sono stato solo una storia. L'ho sempre trattata con tutti i riguardi del mondo, ogni sua parola era un dovere da rispettare per me. Come... Come posso dimenticarla?"
Seguì un momento di silenzio. "Non è da te abbatterti così, Takeru. Non lo è mai stato. Dov'è finito il tuo ottimismo?"
"Non... lo so più... Forse è andato via con lei..."
"Te la posso fare una proposta?" La sua voce pacata ammutolì il ragazzo biondo, e lo incuriosì. "Perché non fare una piccola vacanza insieme? E' estate dopotutto, e sembra un'ottima occasione per pensare ad altro."
Takeru sorrise. "Di solito si invitano le ragazze, non lo sapevi?"
Lo sentì ridacchiare divertito. "Non sono fortunato in amore, altrimenti non ti avrei invitato!", scherzò. "A parte gli scherzi, accetti? Per il posto decideremo poi."
"Io... Grazie. Accetto volentieri. Sei un vero amico, Ken."
"Se serve per aiutarti, lo faccio con piacere."
Takeru sentì distintamente un altro sbadiglio soffocato. Non poteva trattenerlo oltre.
"Vai a dormire adesso: non avrei dovuto chiamarti." Disse.
"Ma lo hai fatto, ed è stato meglio così", rispose tranquillo Ken. "Dormi anche tu. E smettila di pensare a lei, d'accordo?"
"Ci proverò. Buonanotte."
Takeru riattaccò il telefono, e si alzò stancamente. Il suo sguardo ricadde sui fogli lasciati sul tavolino da quel giorno: li afferrò, osservandoli con sguardo malinconico. Sulla prima pagina, la sua scrittura ordinata diceva: Per la mia Catherine. Tanti auguri di buon compleanno.
Sorrise amaramente. "Sì, un viaggio mi servirà...", disse fra sé.



Hikari aprì gli occhi di scatto nel buio. Si districò dalle lenzuola e si mise a sedere, con aria confusa: aveva fatto uno strano sogno, di cui non ricordava quasi niente, se non un ragazzo misterioso con il volto celato che lei sentiva di conoscere, anche se non sapeva nella maniera più assoluta chi fosse. Volse lo sguardo alla sveglia appoggiata sul comodino vicino al letto: erano le tre meno un quarto. Hikari sorrise tra sé. Faceva troppo caldo per riaddormentarsi, tanto valeva restare svegli per un po'. Scese dal suo letto e osservò, dalla finestra, la città di Tokyo profondamente addormentata: niente a che vedere con la città di mattina, piena di vita e di gente. Era bello, per una volta, poterla ammirare con serenità.
Si allontanò dalla finestra, chiedendosi cosa potesse fare; alla fine decise di controllare la sua casella e-mail, nel caso qualcuno le avesse scritto durante la visita ai parenti in campagna durata tutto il giorno.
Effettivamente qualcuno le aveva scritto, e quel qualcuno, prevedibilmente, era Miyako. La ragazza sorrise: sperava in sue notizie. Aprì il messaggio e lesse:
Ciao Hikari! Finalmente riesco a trovare un computer da cui scrivere... Per fortuna il fine settimana con i miei è quasi finito!! E la sai la novità? E' confermata la vacanza con te da sole, come speravamo!! Non vedo l'ora di partire... Torno domani e ti chiamo, così ci mettiamo d'accordo, ok? Ciao!!
Miyako.
Hikari esultò in silenzio. Poteva venire anche lei! Ora non restava altro che trovare un posto di mare interessante, dopodiché sarebbero rimaste lì per un mese. Non c'erano dubbi, si sarebbe divertita un mondo.
E chissà, pensò poi osservando le stelle luminose nel cielo, magari sarebbe riuscita a capire cosa veramente le mancava da tutta una vita...



Ciao!! Con l'arrivo dell'estate mi si è formata in testa una nuova idea per una ff, e questa è la mia prima long-fic!! Il tema, ovviamente, è il vero amore: qui le cotte estive non c'entrano proprio niente!! Ogni capitolo sarà raccontato dal punto di vista di uno dei protagonisti della storia, in modo da capire ogni sfumatura! Spero che vi piaccia... In ogni caso ogni tipo di recensione sarà ben accetto! ^^
Padme Undomiel
   
 
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