Loro erano così.
Indaffarati e confusi.
Non sapevano la loro meta.
Non sapevano essere felici.
Non sapevano sorridere.
Ma poi, i loro sguardi, si sono incontrati.
Erano soli insieme, tutte e due.
Abbandonati dal mondo, dal destino, dalla vita.
''SONO TRISTE''
le parole di Violet, è come se sapesse dire solo questo.
''E' TUTTO OKAY,CI SONO IO QUI CON TE,VIOLET.''
le parole di Tate, è come se sapesse dire solo questo,
seguito da ''violet'', c'era solo per lei, viveva per lei.
Era innamorato.
Innamorato e così confuso.
Ormai era morto, ancora, per la seconda volta.
Si chiedeva se si può morire per amore.
La risposta? sì.
Perché?
Perché l'amore è qualcosa che ti colpisce da subito, come se ti sparassero, ecco perché ti credi morto.
Sei morto per amore,Tate.
Tate è morto per amore.
Amore? verso chi?
Verso la piccola Violet, la piccola ragazzina fuori dal mondo, con la sua solita sigaretta tra le mani,
e i suoi significativi tagli sui polsi.
Voleva solo che qualcuno la salvasse, la salvasse da quello stupido incubo, che la tormenta ormai da molto.
A scuola non andava più, iniziava ad ascoltare solo musica e a leggere dei libri, chiudendosi tutti i giorni nella stanza, usciva solo per prendere quella lametta.
E incidersi delle linee sul braccio, piano, piano.
Un taglio, un altro, altri due, e poi non smetti più, il sangue cola, cola su tutto il tuo braccio, i suoi occhi erano spenti.
Non aveva paura, ne si era spaventata.
E poi? e poi arrivò Tate.
Sai cosa fece Tate? la salvò.
La salvò dal suo incubo peggiore, quello che la tormentava ormai da molto.
I segni sui bracci ormai andavano via, piano piano, come se non volessero stare più sulla sua pelle ancora vergine.
Tate la faceva stare così bene,
finalmente, tutte e due, sorrisero, per la prima volta, insieme.
Non potevano farne a meno ormai.
''Qualunque cosa ti accade Violet, io ci sarò sempre.''