Il
giglio.
Cammino a passo lento in un
groviglio di
vegetazione; non riesco a dire niente, se fosse possibile vorrei
chiudere gli
occhi, vorrei che anche la mia vita finisse in questo istante, con te
stretta
tra le mie braccia.
Ti tengo appoggiata al mio petto,
vicina al
battito agitato del mio cuore, e provo sgomento nel sentirti fredda,
rigida,
prigioniera della morte.
Provo rabbia.
Con voce mutata dalla dolcezza ti
cullo
lentamente e in ogni movimento delle braccia c’è
tenerezza, c’è amore, c’è
rimpianto.
Tutto il mio essere vacilla, sto
naufragando
nel buio; si stanno frantumando tutti i miei sogni.
Manca poco perché riesca
a colmare la distanza
che mi separa dalla sponda del lago, perché m'immerga nelle
profondità di
quell’acqua che splende di riflessi e che s’oscura
pian piano verso il centro.
Decido di cedere a un folle desiderio e bacio le tue labbra fredde.
Adesso soltanto il tuo sguardo
sereno riesce a
darmi la forza, riesce a farmi avanzare, a inzuppare i vestiti
finché l’acqua
mi circonda completamente.
Sono
così forte eppure così fragile, i miei occhi
brillano di lacrime; rimango a
fissarti, imprimo nella mente il tuo volto, le tue labbra violacee e mi
chiedo
come farò senza il tuo sorriso, senza la tua
voce… senza te, Aeris.
Come farò, amore?
Come posso separarmi da te?
Un brivido mi percorre interamente
la schiena
e d’improvviso, in uno slancio meccanico e doloroso, ti
libero dalla mia
stretta. Colgo un'ultima volta il tuo sguardo, prima di vederti
scomparire
verso il fondo della tua tomba.
Sto impazzendo, abbasso le palpebre
e come in
un sogno ascolto la tua voce, incontro il tuo viso, i tuoi begli
occhi.
È come se fluttuassi
nell’aria, se il vento
che spettina i miei capelli fosse la tua carezza; è come se
volessi consolarmi,
se cercassi di lenire la mia sofferenza.
Non so il perché, ma all’improvviso mi volto e le mie labbra si socchiudono in una muta esclamazione di stupore: un giglio bianco galleggia, dondolando al lieve movimento delle onde, e mi sta venendo incontro.
Allungo una mano e lo afferro,
è delicato, bellissimo, fradicio; lo odoro e mi accorgo che
ha il tuo stesso
profumo. E piano sussurro… il tuo ricordo non
morirà mai. Ti amerò per sempre, Aeris.
Fine.
Ciao a tutti…sono
già tornata ^^ questa flash fic mi è venuta di
getto e
vi ringrazio per la lettura.
Grazie anche a chi ha recensito la
mia prima fic : Una notte soltanto, un
bacione.
Aspetto i vostri commenti, belli e
brutti son tutti ben accetti.
Un saluto anche al mio ispiratore:
Alan, continua a parlarmi di questa
coppia e io continuerò a scrivere. TVB
Un
bacio.
LORIGETA ^^