22/04/2014
6 recensioniA SuperNova013.
So che avrei potuto fare di meglio,
ma spero che basti per espiare i miei peccati.
So che avrei potuto fare di meglio,
ma spero che basti per espiare i miei peccati.
Tre settimane per dirti...
Derek è lontano da Beacon Hills.
Da tanto, troppo tempo ormai.
A Stiles manca e a Derek manca Stiles, anche se nessuno dei due lo ammetterà mai.
Nessuno sa dove sia l'ex alpha: se n'è andato dalla città in compagnia della sorella dopo aver sconfitto i suoi ennesimi nemici e nessuno ha più avuto sue notizie. Se n'è andato probabilmente in cerca di quella pace che nella sua città natia non avrebbe mai trovato e nessuno può rimproverargli questo, anche se a Stiles manca quel Sourwolf che almeno una volta alla settimana lo minacciava di aprirgli la gola coi denti. Sorride sempre, ripensando a quella minaccia che, ormai era diventata una delle tante strane abitudini del loro rapporto.
Il più giovane degli Stilinski non sa bene come definire quello che c'è tra loro, sa solo che non credeva che potesse mancargli così tanti quel lupo brontolone e sociopatico. Da quando se n'è andato la sua vita sembra non essere più la stessa. A volte gli sembra di vederlo tra la folla, gli sembra di sentirlo fuori dalla sua finestra nelle notti in cui non riesce a prendere sonno, si è perfino messo in testa che le telefonate anonime che riceve ogni mattina siano opera del lupo.
Ogni mattina, sempre alla stessa ora, il telefono cellulare di Stiles inizia a squillare. Chiamate anonime, breve e silenziose, ma che ormai sono diventate un rituale per il liceale.
(Seconda settimana)
Lunedì
“Pronto?”
“Pronto?”
“Prontooooooo?”
“Sono sempre più convinto che ti piaccia sentirmi dire questa parola, altrimenti...”
Il suo interlocutore riaggancia appena inizia il suo ennesimo monologo...
“...oppure non ti piace semplicemente sentirmi parlare.” Aggiunge, dopo aver riagganciato a sua volta.
Martedì
“Pronto?”
Nessuna risposta.
“Pronto?”
Sempre silenzio.
“Si può sapere che vuoi? E' chiaro che tu abbia sempre composto il numero giusto in questi ultimi giorni, visto che...”
Riaggancia.
“... visto che riagganci ogni volta che inizio a parlare!” esclama sarcasticamente.
Mercoledì
“Pronto?”
Silenzio.
“Ok! Oggi mi sono svegliato di buon umore ti va di ascoltarmi?”
Tu-Tu-Tu
“Ovviamente no!”
Giovedì
“Buongiorno!”
Chiamata terminata.
“Buongiorno anche a te, Stiles... scusa se i miei silenzi ti rompono le scatole ogni mattina.”
“Non importa, caro sconosciuto... sono qui apposta per te i tuoi mutismi.”
Venerdì
Stiles decide di non rispondere.
Sabato
“Ti sono mancato, noto.”
Stessa risposta di sempre.
“Io sto facendo colazione con latte e cereali e tu che stai facendo?”
Sente sbattere un cucchiaio contro le pareti di una tazza e poi riagganciare. Stiles sorride, anche se non è una vera e propria risposta quella che ha ottenuto è pur sempre un passo avanti.
Domenica
Stiles decide di cambiare tattica...
“Sai, sconosciuto? Credo di essermi innamorato...”
La cornetta scende prima del solito.
(Terza settimana)
Lunedì
Il telefono non squilla, così come nei due giorni successivi.
Giovedì
“Ciao! Ma che fine avevi fatto?”
Del trambusto è l'unica risposta che ottiene.
“Tutto ok?”
“Vabbe', tanto non risponderesti mai, comunque volevo dirti che mi piacerebbe riprendere il discorso da dove l'avevo lasciat...”
Lo sconosciuto non gli lascia nemmeno finire la frase.
Venerdì
“Ciao! Ogni discorso con te è un tabù e non mi sembri di molte parole, si può sapere a cosa servono queste telefonate?”
“Non hai ancora riagganciato perciò significa che posso proseguire, giusto?”
“Bene... dunque ti dicevo qualche giorno fa che credo di essermi innamorato. Sai? E' tutto strano per me. Mi ero già innamorato prima, ma ora è diverso. Lydia, il mio primo amore, è molto diversa da...”
La rivelazione di Stiles viene interrotta dal tipico suono che segnala che dall'altra parte hanno deciso di interrompere la conversazione.
“In effetti mi hai fatto parlare anche troppo per i tuoi standard.”
Sabato
Stiles decide di non perdere tempo e di andare dritto al sodo...
“Dicevo: questa volta credo che sia diverso. Lui, si è un lui, mi fa sentire emozioni che Lydia non mi faceva provare e poi mi manca, Dio quanto mi manca. Se n'è andato chissà dove senza nemmeno salutarmi, sai? Capisco che i suoi sentimenti non siano esattamente come i miei, ma, caspita, un “ciao” non ha mai ucciso nessuno e...”
Tu-Tu-Tu
Domenica
Stessa tattica del giorno precedente...
“Dunque... dove eravamo rimasti? Ah si... Derek, il suo nome, non prova di certo quello che io provo per lui, ma avrebbe almeno potuto salutarmi prima di scappare dall'altra parte del mondo. Non trovi, sconosciuto? Perchè ti faccio ancora delle domande non lo so nemmeno io, ma comunque ti stavo dicendo che lui non sentirà sicuramente la mia mancanza, ogni volta che ci incontravamo inventava una minaccia nuova con cui spaventarmi...
Io non gliel'ho mai detto, ma è così sexy quando finge di essere un lupo rude e minaccioso.
Sconosciuto, ehi, ci sei ancora?
Credo di si, perciò continuo a parlare...
Ma, fammi capire, riuscirò mai a sentire la tua voce?”
“Forse!”
Una sola misera parola fa sentire Stiles al settimo cielo. Dopo quella lo sconosciuto chiude la chiamata, ma a lui non importa: ha finalmente avuto la conferma alla sua ipotesi...
(Settimana quattro)
Lunedì
“Mi manchi, sai?” esordisce il liceale.
“Anche tu!” risponde lo sconosciuto che finalmente ha una voce ed un volto nella testa e nel cuore di Stiles.
Una voce ed un volto che appartengono a colui che gli fa battere forte il cuore e che gli manca come nessun altro gli era mai mancato in tutta la sua vita.