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Autore: Etoile_Noir    17/07/2008    4 recensioni
Non so proprio che cosa mi attragga in lei, forse non c'è nulla di lei che mi interessi fino infondo, ma come si dice in giro, quello che è proibito è quello che si desidera di più. Ed il rischio è il mio gioco.
Immaginatevi se gli Avenged Sevenfold dovessero fare da gruppo spalla agli Atreyu, i loro eterni nemici.
Una vendetta sempre più incombente, una ragazza coinvolta; niente regole, solo gioco sporco.
[Avenged Sevenfold vs Atreyu]
Genere: Generale, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Avenged Sevenfold
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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DISCLAIMER:'Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo'

Buondì miei cari 4 gatti che osano leggere i miei lavori!

Dopo un'esagerazione di tempo in cui non ho pubblicato nulla, sono di nuovo qui con una nuova storia: sono molto legata particolarmente ad essa poichè ci ho messo tantissimo tempo per portarla a termine.
Dunque ho pensato che vi chiederete chi si sia questo tipo... Alex Varkatsas che era nel titolo... giusto?
Uhm... ho pensato di farsi una piccola presentazione, visto che la storia tratterà anche di lui e non solo della superstar Synyster Fuckin' Gates...
Dunque... Questo fanciullo è il leader degli Atreyu ( band metalcore di cinque elementi nata intorno al 1999 – anno in cui incidono il loro primo EP – a Orange Country. Il loro genere musicale rimane molto orientato verso il sound di Sounding The Seventh Trumpet degli Avenged Sevenfold, per intenderci, anche se con il solito fatto dell'essere commerciale nell'ultimo cd, uscito a luglio 2007, hanno perso i loro tipici tratti e soprattutto lo screamo di Alex che, poveri noi, si è cimentato un pochino nel canto.
Tornando alla storia... volevo dirvi che sarà composta da 9 o 10 capitoli, l'ho iniziata a ottobre ( ed ho scritto pochissimo perchè non mi sentivo in vena di scriverla spesso perciò è andata moolto a rilento), quando parteggiavo ancora per gli Avenged e intendevo farla finire in un modo, ora che la penso diversamente ho un'idea diversa. L'ispirazione per questa storia è nata dalla grande passione della sottoscritta per Alex e Synyster, ma questo bel casino l'ho creato principalmente perché la band di Alex era solita 'sputtanare', se mi si concede il termine, le altre band per motivi che ora non ricordo... penso che fossero tecniche di mercato per farsi sentire - un po' come quella povera disperata di Britney Spears – e tra le loro vittime c'era la band di Synyster e compagnia bella. Credete che si riscatteranno i nostri eroi di Orange Country?
Muahahah lo scoprirete solo leggendo.
Enjoy it e commentate, sennò non continuo e non saprete mai come andrà a finire! XD




1.
I Want Bad Thing to Happen to You


Un' altro giorno di tour, uno come gli altri, cinque minuti scarsi rimangono prima di salire sullo stage, un' altro concerto a fare da gruppo spalla agli Atreyu a.k.a. quelli che si sono presi gioco di noi durante la battaglia delle band mettendoci sottosopra l'impianto del suono mentre ci stavamo esibendo, e sempre i soliti che hanno avuto il coraggio di farci chiamare per questo ruolo, tanto per avere un' altro modo per umiliarci.
Loro ci hanno preso sotto gamba, e lo stanno ancora facendo. E noi siamo qui a fare la banderuola da quattro soldi aprendo i loro concerti, i grandi Atreyu... bah.
Attraverso il backstage al fianco di Zacky.
Scalda le braccia, si stira un poco e scrocchia qualche osso; tutte mosse che fa quando è preoccupato.
Preoccupazione è troppo per descrivere quello che mi passa per la testa io sono solo agitato, può darsi che sia l'unico che reagisca così tanto allo stess ma stasera ho una giustificazione; ci sarà un mucchio di gente, siamo a Salt Lake baby!
E' la capitale dello Utah; io non ci ero mai stato nello stato dei mormoni e del basket, a dir la verità non ero stato neanche a Los Angeles.
Avevo solo visto l' aeroporto e quei palazzi che spruzzano soldi da ogni singola particella di pietra.
Qui passano i più grandi e tutti i tour, e ogni singola band.
Potrei benissimo non sapere che a qualche isolato siano a suonare qualche gruppo sto-su-per-cinque-mesi-su-Mtv.
Ma dubito che qualcuno sarebbe stato zitto, caspita stiamo parlando di Music Television, come fai a non saperlo!
Nonostante siamo nello Hopeless Record abbiamo un sold out, non ci posso credere. Se non fosse per il calore del pubblico, per tutte le ragazze che urlano il mio nome in estasi come se fossi un dio e tutti quelli sguardi che ti lanciano tra tutta quella confusione generale, non starei qui a farmi mettere i piedi in testa.
Ti senti il capo, ti gasi, ti ecciti e non pensi di essere qui a fare da servetto alla band.
Scaldare il pubblico, sembra una presa per i fondelli, noi il pubblico lo infuochiamo!
Tre secondi all'inizio; chitarra alle mani, le note in testa e l'adrenalina in circolo mischiata all'ansia che hanno tutta l'intenzione farti scoppiare .
Le luci si accendono, noi in risposta facciamo alcuni passi verso il centro del palco per poi andare alle nostre postazioni; io mi dirigo a sinistra e lancio qualche bacio al pubblico prima di appoggiare le mani sul mio adorato strumento.
In risposta l'entusiasmo esplode tra le ragazze, si agitano e saltano più che mai. Dovrei esserci abituato infondo è la solita reazione, ma mai a questo punto, qui si delira tra questo flusso di emozioni così forti ed intense.
Posso notare quegli sguardi, quelle migliaia di occhi tutti diversi che dopo essermi avvicinato e il saluto spassionato di Matt, con i suoi usuali modi da scaricatore di porto, scoppiano di gioia e diventano rapidamente lucidi: alcuni perfino trabordano lacrime a lungo trattenute.
Sono tutte cose che mi prendono nel profondo, perché anche io ero nella loro stessa posizione mentre ascoltavo i miei idoli dal vivo nell'atmosfera piuttosto calma dei teatri, quello sembra solo un dannato scherzo in confronto a tutto questo e a questa l'atmosfera è bollente. Un caldo che non avevo mai percepito fino a questo livello, è tutto così assurdo. Non ho mai visto così tanta gente per noi. Sento l'enfasi correre per tutto il mio corpo facendomi rilassare e gioire espandendo un sorriso da ebete sulla mia faccia, che non riesco a scacciare.
Le urla dei ragazzi e i fischi continui riempiono il club, gli occhi puntati su di noi arrivano a farsi sentire procurandoci sensazioni inedite, facendoci sentire pronti ad esplodere.
La carica permea in noi e si fa sentire, sento le mani scorrere molto più leggermente sui tasti quasi fossero ali di libellula.
Anche Matt ci da dentro, giocando con la sua voce ormai calda per farla risuonare ancora più roca e intrigante del solito.
Sono tutti incasinati per il contrasto di sentimenti che hanno dentro, che cerca di mandargli a fanculo il cuore da un momento all'altro, eccetto una sola ragazza in fondo alla sala; che sta appoggiata al muro direttamente davanti a me.
Il sorriso si spegne, l'inebriante e tipica atmosfera scompare e mi sento precipitare nell'oblio quando incontro i suoi occhi.
Riprendo il controllo, ci mancava un soffio e sarebbero rimasti senza una delle chitarre, ora mi sforzo per focalizzare quella presenza...
Capelli neri, maglia di una band, maschera di puro odio, la riconosco subito; la ragazza di Varkatzas.
Sono due mesi e mezzo che è legata a Varky-il-pastore-tedesco, e sembra proprio che lui non si stanchi.
E come potresti romperti di una come lei, è troppo intelligente perché lui capisca qualcosa. Ormai ho perso il conto di quante volte hanno cercato di tirarmi giù dal palco e di quanti reggiseni e intimo in generale mi sono arrivati ai piedi.
Ma il suo... Dio, come vorrei averlo qui appeso all'asta del microfono!
Non so proprio che cosa mi attragga, ma come si dice in giro, quello che è proibito è quello che si desidera di più. E il rischio è il mio gioco.
Aggiungiamo il fatto che se io mi prendessi Jade, il frontman cade, così come la band sarebbe destinata a morire.
Che ci sarebbe di più bello che vedere questi cinque imbecilli via dalla scena?
Mi perdo per gli ultimi minuti a osservare più attentamente i ragazzi, con le loro mani alzate che continuano a far oscillare avanti e indietro a tempo di musica, senza fermarsi un secondo per far riposare i muscoli. Questa cosa va avanti da quando abbiamo attaccato.
Tutto quello che mi comunica la folla fa risvegliare il mio cervello e gli fa tirar su la gioia persa prima.
E La mia pelle si fonde come plastica in un sorriso, che ha intenzione di rimanere a lungo. Mi rallegro al fatto assurdo che noi, proprio noi con un giro d'accordi, magari inventato anche da sbronzi, riusciamo a far emozionare tutta questa gente.
Noi; quelli che venivano considerati gli illusi e gli strambi della scuola, quelli che ora riescono a stare qui davanti a quasi cinquemila mila persone ed essere acclamati a questo modo.
E mi metto a ridere davanti alla visione di coloro che saltano come cavallette e sempre più in alto per farsi notare.
Perché non c'è lo spazio per pogare, sarebbe una sentenza di morte prendersi a spallate tra tutta quella gente.
Sono restio a smettere di suonare davanti a tutta questa gente scatenata, ma dobbiamo terminare la nostra mezz'ora canonica e lasciare spazio agli Atreyu.
Quello che mi rende più triste è abbandonare quelli che sono venuti solo e unicamente per noi, che non vorrebbero lasciarci mai e poi mai, sempre gli stessi che sono ancora urlanti e compiono varie dimostrazione di apprezzamento e di affetto, nonostante abbiamo smesso e gli diamo le spalle con tutta l'intenzione di andarcene.
E ancora una volta mi chiedo perché siamo il supporto, quando sanno tutti che i magnifici e insuperabili Atreyu non sapranno fare altrettanto questa volta.



  
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