Mi alzai come ogni mattina alle 6:30,mi andai a fare una doccia veloce e mi misi la solita tutta molto più grande di me,non volevo far vedere niente di me,odiavo il mio corpo,odiavo me stessa,odiavo tutto ciò che mi riguardava,mi ero autoconvinta che a questo mondo era inutile rimanerci.La gente è cattiva,giudica semplicemente da cosa o come sei,da che musica ascolti o da come ti vesti,ASSURDO.Uscì di casa mangiando il mio solito cornetto alla crema che cucinava mia madre ogni mattina,mi infilai le cuffie e ascoltai la playlist delle musiche che mi facevano sentire bene specialmente "All That Matters" di Justin Bieber.Quella canzone mi rilassava,mi faceva star bene anche sapere che anche se lui non mi conosceva almeno mi ha dedicato una canzone perche quella è dedicata a tutte le Beliebers.Il bus arrivò più in ritardo del solito e dovetti abbassare il volume della musica per paura dei continui insulti e giudizi che gli altri mi facevano.Arrivai come al mio solito agli ultimi posti sicura che nessuno mi avrebbe notato,sicura che sarei rimasta sola di nuovo.Il bus fece il giro delle fermate e,mano mano cominciava a riempirsi,tranne i posti dietro vicino a me.Il bus si fermò di nuovo,sapevo chi sarebbe salito in quel momento e tremavo all'idea di vederlo ancora lontano da me,così girai la testa verso il finestrino cercando di far finta di niente di pensare ad altro ma non ci riuscì.Salì Thomas Augusto il ragazzo più popolare della scuola,attraversò il bus spostandosi il ciuffo spettinato da un lato e sfoggiando quel bellissimo sorriso che io amavo.Come al solito non mi notò e come al solito si sedette vicino alle solite oche che gli giravano intorno.Finalmente arrivò la fermata che stranamente aspettavo con tutto il cuore:LA SCUOLA.Tra una spinta e l'altra arrivai fuori da quel dannatissimo bus ed entrai.Iniziai a percorrere il corridoio correndo come una matta ma.. <> mi scontrai con qualcuno,era un ragazzo non sapevo chi era,non lo avevo mai visto prima d'ora <> guardai i suoi occhi così scuri e così intensi e quel suo sorriso bellissimo che mi fece. <> rimasi un'attimo senza fiato,quel ragazzo è perfetto in tutto,è anche molto gentile,tantochè mi aiutò a raccogliere tutti i libri che mi erano cascati. <> gli risposi sorridendogli e porgendogli la mano,<> le mie guance diventarono rosse in un colpo solo,nessun ragazzo mi aveva mai rivolto la parola e nessun ragazzo mi aveva fatto tutti questi complimenti,iniziammo a chiacchierare ignari del tempo che scorreva,infatti il prof di matematica che stranamente passava di lì ci interruppe. <> la sua voce così fastidiosa mi penetrò il cervello ed entrambi capimmo che era meglio andare <> rispose Luke con quella sua parlata così giocosa che non riuscì a trattenere le risate <> mi stampò un bacio sulla guancia e lo vidi scomparire in quel corridoio buio che portava alle classi superiori.Mi diressi anche io verso la classe e, una volta entrata la lezione di matematica cominciò bene direi,con la mia interrogazione.In quel momento avevo un vuoto ma,appena appogiai il gesso sulla lavagna scrissi tutto come una macchinetta e, ebbi una valutazione positiva.Le ore passarono più o meno in fretta e,come al mio solito pasticciai ancora una volta il quaderno con tutte quelle scritte che mi piacciono un sacco.La campana suonò,finalmente la ricreazione era arrivata.