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Autore: Almost easy    23/04/2014    5 recensioni
Dalla storia:
"Sono Natalie,ho 19 anni e la mia vita è perfetta.
Beh,quasi perfetta.
Non ho mai avuto molti problemi,sono fortunata ad essere nata in una famiglia ricca che mi ha consentito di frequentare le migliori scuole,ho tanti amici e tutto ciò che voglio. Proprio non capisco come facciano tanti ragazzi della mia età ad essere così dannatamente depressi; come si può odiare la vita? E’ un dono di Dio,il regalo più bello che potesse fare ad ognuno di noi."
Una ragazza incontrerà un ragazzo misterioso e se ne innamorerà perdutamente.
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Synyster Gates
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Le scene drammatiche di un film non sarebbero nulla paragonate a ciò che i miei occhi stanno vedendo adesso.
Mia madre sta baciando quel signore,mentre si sono aperte le danze con tutto il resto della gente nobile.

Come ha potuto dimenticare mio padre così in fretta? Come ha potuto trascinarmi fin qui solo per i suoi sporchi interessi? Voglio scappare via,fuggire il più lontano possibile. Mentre le lacrime iniziano per l’ennesima volta a riempire i miei occhi,un mal di testa improvviso mi fa chiudere gli occhi per un istante.

-Brian,andiamocene. Non voglio restare in questo posto un secondo di più- dico con freddezza aggiustandomi il vestito fastidioso.

Senza replicare lui mi segue,ed entrambi iniziamo ad avviarci a piedi verso casa cercando un passaggio; tra l’altro ho i tacchi addosso,non è proprio la sensazione più piacevole del mondo. Sono disgustata,sembra quasi che la voce di papà mi perseguita mentre avanzo il passo.

Spesso molti ragazzi si pongono una domanda,”perché tra tante famiglie felici deve succedere tutto a me?”
Io credo sia piuttosto normale desiderare la felicità in un momento di debolezza,insomma siamo umani.

Purtroppo non impariamo mai a dare un peso giusto alle nostre emozioni,rimaniamo legati a ricordi o cose materiali che nel tempo svaniscono,affetti compresi. Tutto ciò che è terreno prima o poi tende a svanire,mentre noi cerchiamo di essere felici con altro. In questo caso nulla può sostituire un padre morto ed una madre in questo stato,credo di non riuscire a sopportare troppe sofferenze insieme,è un colpo deciso e diretto che mira al cuore e non augurerei nemmeno al mio peggior nemico di patire queste situazioni.

Passo dopo passo sento i miei piedi distruggersi,così decido di levare via le scarpe e di camminare senza sull’asfalto gelido,con il cielo sempre più nuvoloso e un vento pungente; Brian si accorge che sto morendo di freddo e si toglie la giacca per poi mettermela sulle spalle,un gesto che ho visto fare fin troppe volte agli altri ma mai nessuno ha fatto a me.

-Va un po’ meglio adesso?- chiede tenendomi stretta a lui.
-Sì,grazie mille- rispondo avvertendo più calore.
Non credo di farcela ancora per molto,siamo da un’ora in viaggio e la strada da fare è lunga; dopo diversi minuti crollo per terra e inizio a piangere senza volerlo.

Ogni singolo dettaglio della mia vita sta passando davanti i miei occhi,la mia infanzia,la scuola,tutto quanto a piccoli scatti e immagini che fanno male,feriscono il cuore più di quanto potrebbero farlo mille spilli appuntiti; i miei singhiozzi sono così forti che fanno spaventare Brian,in questo momento abbastanza preoccupato da non riuscire a vedere il resto.
-Ciò che sto per dirti non sarà “smettila di piangere” perché sarebbe inutile. Io sono qui,sfogati quanto vuoi,ti farà bene far uscire fuori tutto questo dolore- fa per poi prendermi dolcemente la testa e poggiarla sul suo petto.

Trascorre una mezz’ora all’incirca,per qualche strana ragione tutto il rancore che provavo per questa situazione è svanito nel momento in cui sono stata accolta tra le sue braccia; è un qualcosa di indescrivibile,non tutti sono capaci di farti provare nella tua vita il piacere di essere capace a dimenticare i problemi più fastidiosi,eppure lui ci riesce,è tutto così facile in sua compagnia.

E’ tutto più facile quando hai qualcuno al tuo fianco che ascolta i tuoi problemi e li fa suoi cercando di risolvere ogni cosa.

Ho sempre desiderato una persona così,capace di donare tutto il suo cuore a chi lo merita,capace di farti sognare con un semplice bacio,ora che questa persona è seduta vicino a me non permetterò a nulla e nessuno di distruggere ciò che era stato già separato in passato.

Noi siamo più forti di tutto questo,siamo più forti perché sappiamo combattere per chi amiamo davvero.
All’improvviso vediamo una macchina arrivare dopo secoli che non passava nessuno,così mi alzo velocemente da terra e chiedo aiuto quasi urlando; una signora molto gentile ci invita cordialmente ad entrare in macchina e riusciamo ad arrivare a casa in tempo per fare le valigie e fuggire da questo inferno.

Jasmine è in camera sua e appena ci vede entrare sconvolti si preoccupa…per Brian naturalmente,io sono invisibile come sempre.
-Oddio,che è successo? Perché zia non è rientrata a casa? Brian,stai bene?-

Lui si limita a fissarla accennando un sorriso antipatico,poi va in camera e comincia a preparare le valigie mentre lei rimane quasi incredula.

-Credevi davvero di poterci provare con il mio ragazzo ed ottenere attenzione?- faccio avvicinandomi pericolosamente a lei.
-Cosa? Lui il tuo ragazzo? Sei brava a mentire cuginetta,non perdi occasione per far notare a tutto quello che sei veramente- risponde a tono sorridendomi per provocarmi.
-A te non basta fare nulla,chiunque da lontano noterebbe che sei una delle troie peggiori esistenti su questo mondo; credi di avere chiunque ai tuoi piedi solo perché esci più nuda che vestita fuori casa,la dai al primo cane che passa e non ci pensi due volte prima di calpestare la tua dignità sotto i piedi. Ti ho sempre odiato,mi fai schifo e spero di non doverti vedere mai più per il resto della tua vita. Avvisa mia madre che ce ne siamo andati e dille di non provare a cercarmi,farebbe un buco nell’acqua. Addio cara,è stato un piacere disturbarti in questi giorni- concludo raggiungendo Brian per finire di sistemare la roba.

Dopo aver finito e aver preso alcuni soldi che mia madre teneva conservati per le evenienze,usciamo fuori e vedo Jasmine afferrare il telefono,così chiamiamo di fretta un taxi.
-Ah detto tra noi,non sei proprio una bella ragazza sai? Fossi in te comincerei a guardarmi un po’ di più allo specchio con un paio d’occhiali- fa Brian voltandosi mentre ride.

Mia cugina resta offesa dalle sue parole e assume un’espressione incazzata.

-Premetto,non so dove stiamo andando ma mi affido a te e alla tua abilità di risolvere i problemi perché in questo momento sono in panico- dico una volta arrivati nuovamente sulla strada.
Il taxi ci metterà un po’ ad arrivare,ma nell’attesa non ci resta che sperare in meglio.

-Note dell’autrice-
Ho aggiornato subito,ora non avete scuse per odiarmi! U.u
Mi rendo conto che è leggermente corto questo capitolo ma mi sta andando il tilt il cervello e preferisco aggiornare spesso e scrivere meno così vi rompo le scatole :3
Fatemi sapere che ne pensate eh,ci conto!
Un ringraziamento particolare va a Jack,che oggi è stato sputtanato con alcune foto a dir poco epiche dalla sottoscritta,quindi mi odierà a morte,
un altro grazie va a mia moglie Cat come al solito,
e infine a lui,il mio Brian,che riesce sempre ad essere una meraviglia in ogni cosa che fa per me.
Ma soprattutto…amo tantissimo voi che mi seguite,vi ringrazio perché mi date la spinta per andare avanti quindi spero veramente di non annoiarvi o deludervi mai!
-Shads <3
  
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