23/04/2014
1 recensioniI came to see you shine.
La sera della prima è importante, fondamentale per ogni star che si rispetti. In particolar modo, per le star che ancora non erano star. Rachel Berry era una di quelle.Sì, insomma, lei aveva sempre saputo che sarebbe diventata una stella di Broadway ma ancora nessuno, nel Mondo, l'aveva riconosciuta come tale. Per questo motivo, era nervosa. La sua sera della prima era arrivata talmente in fretta da non lasciarle tempo di pensare a cosa avrebbe significato essere sotto pressione.
Il fatto è che Rachel non si aspettava così tanta ansia, non si aspettava di andare in panico. Recitava le battute di Fanny Brice da quando era ancora nella pancia della madre.
Invece, a poche ore dalla prima, la paura di non essere abbastanza brava, di non essere abbastanza pronta o, semplicemente, di non essere abbastanza l'aveva assalita.
Così, non sapendo cosa altro fare, si era raggomitolata sotto le coperte. Un po' come quando era bambina e aveva paura che il mostro sotto al letto l'avrebbe attaccata nel sonno.
Kurt l'aveva pregata di uscire. Blaine aveva tentato di rilassare i suoi nervi tesi con degli olii indiani o roba simile. Sam aveva persino iniziato a suonarle qualcosa con la chitarra ma niente era andato secondo i piani. La chitarra si era ritrovata presto con quattro corde in meno.
Ad un certo punto Santana aveva scostato la tenda divisoria con così tanta violenza da strappare due degli anellini che la tenevano appesa al soffitto.
- Ascoltami bene, Berry - incominciò, assumendo un'aria piuttosto scocciata. - Ora ti alzi da quel maledetto letto, ti metti un maledetto paio di jeans e un maledetto maglione e usciamo per una maledettissima passeggiata. -
Okay, era arrabbiata. Rachel sbuffò. - Senti Santana, apprezzo davvero lo sforzo ma... -
L'altra la fermò subito mettendo una mano avanti. - Cerca di non fare in modo che ti prenda di peso per i capelli, Berry. Ho fatto la manicure da poco.-
Rachel alzò a sua volta le mani, in segno di resa. - Okay, okay. -
Santana sorrise soddisfatta. - Le buone maniere di zia Snix funzionano sempre - e con un sospiro uscì, richiudendo le tende dietro di lei.
In quei momenti Rachel si rendeva conto che l'ispanica possedeva davvero quella vena abbastanza melodrammatica e teatrale che serviva per sfondare nel mondo del cinema.
Con malavoglia si vestì. Un maglioncino color panna, un pio di pantaloni scuri e i suoi soliti stivaletti neri. In fondo, non doveva andare ad un incontro con il Presidente, no?
Si prese un momento per avvicinarsi allo specchio. Sospirò leggermente scostandosi i capelli per legarsi al collo sua collanina portafortuna, quella che portava il nome di Finn.
Sospirò di nuovo e si allontanò, scostando la tenda.
I suoi amici erano ancora lì, seduti chi sul divano, chi sulle sedie o sul tappeto di fronte alla tv. Parlavano e sorridevano, proprio come un tempo facevano al Glee Club.
Tina era venuta appositamente a trovarla per la serata della prima mentre tutti gli altri, che purtroppo non ce l'avevano fatta, le avevano telefonato per augurarle buona fortuna. Rachel stata felice di risentirli tutti e si era sentita piuttosto lusingata dal fatto che si fossero ricordati dell'evento. Poi, subito dopo, però, l'ansia aveva iniziato a sopprimerla e si era ritrovata chiusa in stanza.
Si rese conto che aveva bisogno solo di una persona, in quel momento. E non c'era.
Kurt richiamò la sua attenzione facendole segno di andarsi a sedere accanto a lui.
- Come stai? - le domandò.
- Non molto bene. Santana mi ha costretta praticamente ad uscire. Ho accettato solo perchè avevo paura che mi picchiasse. -
Kurt ridacchiò e anche Rachel accennò un sorrisino divertito.
- A proposito, dov'è? - chiese.
- E' uscita un secondo - la informò Mercedes. - Torna tra poco. -
Rachel alzò gli occhi al cielo.
Una manciata di minuti dopo la porta del loft si aprì e Santana fece capolino. - Mr. Schue non è riuscito a venire, la Pillsbury sta per sfornare il bebè. -
Tutti sorrisero alla notizia, Sam applaudì dicendo qualcosa come - Evviva, il mondo sta per guadagnare un altro piccolo Justin Timberlake! - che tutti ignorarono.
- Però - continuò Santana guardando Rachel - ha voluto mandare un sostituto. - Detto questo entrò nella stanza lasciando che l'ospite la seguisse.
Un mezzo sorriso e due occhi vispi si affacciarono alla porta e Rachel tirò il fiato, sorpresa. - Finn! - Si alzò e gli corse in contro.
Il ragazzo lasciò cadere le valige a terra e si preparò per accogliere tra le braccia la sua fidanzata. La sollevò facendole fare un giro completo poi la rimise a terra, baciandola. - Ehilà - la salutò.
Improvvisamente, Rachel si sentì più leggera. L'ansia, la pressione e tutte le cose negative che fino a poco prima le avevano impedito di respirare a dovere, scivolarono via lasciando posto ad un senso di pace e felicità.
- Non ti aspettavo! - esclamò, guardandolo.
- E' questo il bello di una sorpresa, no? - ribattè lui, stampandole un altro bacio sulle labbra.
- Sì, ma... la scuola e il Glee Club. Hai mollato e sei venuto a New York? -
Lui la guardò dolcemente. - Ho saputo che hai avuto qualche momento 'no'. Sono venuto per vederti brillare, Rachel, perchè è questo che fanno le stelle. Brillano. Il tuo cielo è il palcoscenico, non devi temerlo. In più, non potevo mancare alla tua prima, è praticamente quello che sogni da sempre. -
- Quello con cui ci impazzisci da sempre - commentò Santana.
Rachel spostò il suo sguardo su di lei. - Glielo hai detto tu? -
Santana alzò le spalle. - Forse. -
Rachel sciolse l'abbraccio di Finn per avvicinarsi alla ragazza. Dopo un attimo di esitazione le portò le braccia al collo e percepià l'altra ricambiare la stretta. - Grazie - le sussurrò. Santana annuì sulla sua spalla. Non avevano bisogno di troppe parole, loro.
Rachel si voltò di nuovo verso Finn. - Quanto ti fermi? -
- Un paio di giorni, credo. - rispose lui mentre si avvicinava agli altri per salutarli.
La ragazza annuì. Ce la poteva fare ora che anche lui era lì. Ce la doveva fare proprio perchè lui era lì.
- Beh, diamoci una mosse, allora. - Tutti la guardarono, in attesa. - E' il mio giorno del debutto o no? -
***
Due minuti all'alzata del sipario.
- Respira, Rachel. Sarai fantastica - le ripetè per la decima volta Finn, prendendola per le spalle e baciandola in fronte.
Rachel annuì e ingoiò il groppo in gola. Le mani le tremavano; era agitata, sì, ma anche sicura di se stessa.
Un minuto.
Guardò Finn. - Devo andare. Il tuo posto è in prima fila. -
Lui le sorrise. - Come si dice? Uhm, sì. Rompiti una gamba! -
Rachel gli sorrise di rimando. - Ti amo. -
ANGOLO DELL'AUTRICE:
Ho scritto questa cosa in pochissimo tempo, dopo aver visto la puntata. L'ho scritta perchè avevo un estremo bisogno che andasse così, la vicenda. Perchè era giusto che andasse così. E' da un po' che non pubblico in questa sezione ma oggi ho avuto l'urgenza di farlo. Per Rachel, la mia piccolina, che ha visto il suo sogno diventare realtà. Per Finn che, comunque, c'è sempre a vegliare su di lei.
Alla fine, perchè era d'obbligo metterle, ci sono le famose battute "Beak a leg" "I love you" dette da Finn e Rachel nella prima stagione. Solo, le ho invertite.
E, niente... spero vi sia piaciuta.
L'immagine ce l'avevo salvata sul telefono da anni, non so di chi sia perciò perdonatemi se non metto i crediti. L'autrice si chiama Ally, da quanto c'è scritto. Chiunque tu sia, Ally, grazie.
Un grande abbraccio a tutti.
Con affetto,
Lily.
P.S.: Per qualsiasi cosa, mi trovate su twitter --> @ohmycastieel