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Autore: Black Paper Moon    23/04/2014    5 recensioni
Lei e lui. Uniti da un legame indistruttibile, a volte invisibile, proprio come la musica. Lei c'è ma non si vede. Una lezione di pianoforte che nessuno dei due dimenticherà.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Sorpresa, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei era la luce. Lui il buio. Diversi eppure invincibili insieme. Lui colmava lei che in cambio lo accoglieva e lo guidava. Le loro anime erano sulla stessa lunghezza d'onda. Non se lo aspettavano. Non avrebbero mai immaginato di ritrovarsi così vicini. Nella stessa stanza. Soli.
Lei era assorta nella lettura di un libro, quei suoi soliti libri voluminosi, i migliori per i suoi maka-chomp. Lui era al pianoforte. Suonava una melodia dolce, non una delle solite malinconiche. Esprimeva il sorriso della sua anima. Ogni nota era per lei. Lei era il suo sorriso e la sua anima. Maka chiuse il libro, e si avvicinò piano a Soul , concentrato a suonare. La ragazza osservava con attenzione le dita di lui che scorrevano veloci sui tasti. Cadevano su ogni tassello in modo deciso, ma delicato allo stesso tempo. Chissà come sarebbe stato ritrovarsi quelle dita sulla pelle, pensava la ragazza. La melodia finì, e gli occhi color rubino di lui si posarono su quelli verde smeraldo di lei. Lui sorrise maliziosamente:" Piaciuta la canzone, Maka?" "Sì Soul... era... bellissima." Il solito ghigno beffardo comparve sul volto del ragazzo. Evidentemente era molto cool suonare il piano. Soul continuò a guardare Maka: la ragazza fissava i candidi tasti , e li sfiorava con delicatezza. "Siediti. " le disse Soul. Maka lo guardò incerta, ma Soul aveva già fatto uno spazio per lei sulla piccola panchina. Si sedette, lui le prese le mani : " Ora ti insegno." Delicatamente le dita di Maka iniziarono a scorrere sulla tastiera. Una melodia semplice, ma dolce, usciva dalle mani intrecciate dei due. In fondo, in due era tutto più semplice. Le braccia di Soul erano così forti, ferme e sicure. Maka si sentiva protetta. Era l'unico uomo di cui si fidava. Il suo respiro le sfiorava il collo, e le sue codine erano vicine alle guance di lui, pizzicandogli il viso. Soul finì il pezzo, ma lasciò le mani sulle braccia di Maka. Queste dai polsi risalirono su, passando dai gomiti arrivarono ad accarezzare le spalle. Le sue dita le sfiorarono le scapole, lei ebbe un brivido. Arrivarono sul suo collo, ed una mano girò il viso di lei verso il suo: erano vicinissimi. Lei era rossa in viso, accaldata; dalle mani di lui trasudava emozione. Maka chiuse gli occhi, Soul anche e le loro labbra si avvicinarono. Si baciarono: i loro respiri si univano, le lingue si intrecciavano, e i loro battiti creavano una melodia ancora più dolce di quelle suonate finora. Maka avvolse con le sue esili braccia la schiena di Soul, lui le passò le mani tra i capelli e le dita tra i codini. Molto velocemente Soul la prese in braccio; le loro labbra non si staccavano. Erano avvinghiati l'uno all'altro: i sentimenti trattenuti fino a quel momento uscirono fuori, tutti insieme. Poggiò delicatamente la ragazza sul letto. " Dio, è così bella... è così fica quando arrossisce." pensò Soul. Si mise sopra di lei e continuò a baciarle il collo e le scapole. Lei di risposta gli sfilò la maglia. La cicatrice che da sempre le ricordava il momento in cui lui aveva rischiato la vita per lei, ora era umida dei baci . Soul gemette di piacere a sentire il frescore delle sue labbra sulla sua pelle. Così forte eppure così dolce la sua Meister. Soul le abbassò la gonna e gliela tolse. Maka arrossì: aveva delle mutandine azzurre, un po' da bambina; chissà se dopo l'avrebbe presa in giro. Sbottonò la camicia di lei e fissò il suo piccolo seno: era così diverso da quelli che aveva sempre visto dalle altre, ma così grazioso. Iniziò ad accarezzarla, dalla schiena arrivò ai seni e la ragazza gemette di piacere. I baci non smettevano di arrivare. Lei gli sbottonò i pantaloni: ben presto si ritrovarono nudi. Erano così a loro agio. Si conoscevano da una vita. Piano piano lui entrò dentro di lei e la trovò calda ed accogliente. Lo tenne dentro di sé, lo voleva, lo desiderava. Si muovevano insieme, un unico respiro, un unica anima. Si amavano, non c'erano dubbi... ma ce ne era voluto di tempo. Stanchi, si addormentarono abbracciati, ancora più uniti che mai.

A quel punto Black Star si svegliò. Che sogno strano che aveva fatto. Non era molto da Dio sognare certe cose. "EHI TSUBAKIII!! Sono sveglio ed ho fame!! Portami a fare un bel pranzetto!! Magari andiamo da Maka e Soul! Ahahahah ma quanto sono grande! Supero gli dei anche da appena sveglio!" Tsubaki gli sorrise dolcemente e insieme si diressero verso la casa dei due amici.
  
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