Anime & Manga > Magi: The Labyrinth of Magic
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Autore: Sayan_lover    24/04/2014    2 recensioni
Questa fiction racconta di come Judal attraverso una serie di avvenimenti (no spoiler XP) cerca di diventare amico dei nostri "eroi".
C'è la farà? Forse...
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Judal, Sinbad
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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Salve a tutti, questa è la mia prima fiction su efp non so come verrà, ma ho deciso di farla su Judal perché lo amooo lo stimo, recensite in molti, aspetto con impazienza i vostri pareri ^^ ed ora vi lasci alla lettura di questa roba storia. 


 
La vera natura del magi nero

Judal è un giovane magi, ossia mago che controlla i Rukh entità in grado di controllare la materia, ha dei lunghi capelli neri a treccia e gli occhi rossi, indossa diversi bracciali e un colare d'oro con in centro un rubino, inizialmente ha un carattere freddo e crudele, ma poi diventa un po'più gentile.
Era un giorno caldo e Judal non aveva voglia di fare niente, ma decise di svolgere comunque il suo incarico, quindi si incamminò  per il cielo alla ricerca del suo obbiettivo. Mentre si guardava intorno vedeva molte famiglie felici, la cosa lo infastidiva, poichè lui non ne aveva mai avuta una, ma allo stesso tempo lo rendeva malinconico. Dopo un paio d'ore finalmente incontrò Aladdin(un altro magi), il suo obbiettivo, sorpreso di vederlo quest'ultimo gli chiese: - Judal? Che ci fai qui?- e Judal: -l'organizzazione mi ha chiesto di portarti da loro- a quelle parole Aladin si mise sulla difensiva ma Judal lo prese per un braccio e gli tirò un pugno nello stomaco, facendolo svenire.
Quando si svegliò Aladdin si ritrovò in una cella buia, si guardò intorno per capire dove fosse, poco dopo arrivò Judal: -ehi! Ti sei svegliato?- e Aladdin: -dove siamo?- Judal non disse nulla, ma indicò un logo, allora Aladdin capì, l'aveva portato all'organizzazione! Judal: -ora hai capito?- non avendo niente da fare iniziarono a parlare, Aladdin: -ma perché resti qui? Hai visto il tuo passato.....quindi perché...- Judal non lo fece finire: -e cosa dovrei fare?! Non posso andarmene così, come se niente fosse!- Aladdin non si scompose, e continuò: -perché non vieni con noi?- allora Judal scoppiò a ridere: -io con voi ahahah ma che dici, io sono un vostro nemico- e Aladdin: -non capisco, qual'è il problema? Fin dalla prima volta che ti ho visto, mi sei sembrato un ragazzo che nasconde dentro di se molta tristezza....- Judal lo interruppe di nuovo: -ora basta! Io non sono altro che uno strumento!- allora Aladdin gli tirò uno schiaffo e continuò: -non essere stupido! Ognuno di noi ha il diritto di fare le sue scelte! Quella volta che hai detto a Simbad del tuo passato.....quando piangevi, non stavi fingendo, io lo so. Judal rimase stupito e pensò tra se e se: <>.
All'improvviso Judal si rabbuiò e gli scesero delle lacrime dicendo: -io non voglio fare queste cose, inoltre non scherzo quando dico che Simbad mi piace come persona, ma....ormai è troppo tardi...- allora Aladdin gli fece un sorriso e gli disse: -non è mai troppo tardi! Su andiamo!-. Judal si asciugò le lacrime e ruppe la cella, mostrando per la prima volta un sorriso dolce, che agli occhi di Aladdin sembrava il più bello che avesse mai visto. Così entrambi fuggirono da quel luogo, ma...una volta arrivati a Sindria, Judal venne circondato dalle guardie e poco dopo arrivò Simbad che con sguardo freddo disse a Judal: -cosa ci fai qui!? Sei venuto ancora a prendermi in giro?!- ma quando vide Aladdin sbucare da dietro di lui tenendolo per mano sobbalzò e chiese: -ma cosa? Aladdin cosa fai? Allontanati, ti attaccherà a tradimento!- ma Aladdin non accennò a spostarsi, dicendo: -Judal è mio amico, è venuto per scusarsi.- ma Sinbad non gli credette: -ma che dici? Ti sta solo prendendo in giro!- man mano che la discussione si prolungava, sul viso di Judal si poteva intravedere sempre di più la tristezza, quindi Aladin lo prese e scavalcate le guardie si avvicinò a Sinbad e lo guardò male, dicendo: -guarda! Ora è triste!- Sinbad con aria sorpresa guardò il volto di Judal che scoppiò in lacrime, per poi scappare in città.
Aladdin guardò Simbad quasi volesse rimproverarlo, ma non disse nulla, si limitò ad alzare la mano indicando la direzione in cui era scappato Judal. Simbad allora inseguì Judal, ma senza riuscire a trovarlo, verso il tramonto vide del fuoco nella periferia della città e vi si diresse, quel che vide quando arrivò lo lasciò di stucco. L'organizzazione aveva inseguito Judal, per riprenderlo e lo aveva ridotto in condizioni terribili, Simbad allora corse verso Judal, svenuto e sanguinante al bordo della strada, per poi chiedere ai tizzi dell'organizzazione: -cosa state facendo!? Non è un vostro compagno?!- allora gli avversari scoppiarono a ridere rispondendo: -compagno? Ahahaha non prenderci in giro! Lui è solo la nostra marionetta, non ha il diritto di lasciarci, ne di fare quel che vuole, lui ci appartiene!- a quelle parole Simbad non resistette e trasformatosi li atterrò tutti e quattro puntandogli il pugnale alla gola e urlando: -non osate mai più venire nella mia città! Altrimenti vi ucciderò e state lontani da Judal!- manco aveva finito di parlare che questi stavano già scappando, poi prese Judal in braccio e si diresse verso il castello, pensando: -come hanno fatto a ridurlo così? Che arma hanno usato?- 
Judal si risvegliò dopo tre giorni, si sentiva stanco e affaticato e non capiva dove si trovava, dopo un po' si aprì una porta ed entrò Simbad, accompagnato da Jafar che, come al solito, lo stava guardando male. Dopo essersi avvicinato il re gli chiese come si sentiva e il ferito rispose: -meglio, grazie per la tua ospitalità...me ne andrò al più presto...- a quelle parole Simbad fu mosso di compassione e gli disse: -stai pure quanto vuoi, basta che non crei casini.- quelle parole lo lasciarono sorpreso, cosa? Simbad gli aveva detto che poteva restare? Judal ringraziò e disse che avrebbe accettato l'offerta.
Dopo due settimane l'organizzazione non si era fatta sentire e Judal era diventato il magi della corte, nonostante gli otto generali non fossero affatto d'accordo, si divertiva molto, ogni giorno succedeva qualcosa di nuovo e non ci si annoiava mai. Ma sapeva che tutto questo non sarebbe durato a lungo...

To be continued...
  
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