Non era così strano vedere Felicity nervosa e tesa ma quel giorno tutti sembravano osservare solo lei come se la missione i cattivi di turno non fossero un problema imminente. Diggle conosceva troppo bene Felicity e sapeva che il motivo del suo turbamento aveva un nome ben preciso: Oliver Queen. Erano due testoni, non volevano ammettere che il loro rapporto era speciale, iniziava a preoccuparsi perché sapeva che prima o poi uno dei due sarebbe scoppiato e la sua pazienza era al limite. Erano delle bombe ad orologeria pronte ad esplodere al primo contatto, aveva provato a parlarne con Oliver ma ogni volta cambiava discorso è scappava... Diggle lo sapeva..erano un caso perso... Sorrise a Felicity come per dirle sono qui.... Felicity sapeva che prima o poi sarebbe scoppiata ma non avrebbe dato questa soddisfazione a nessuno... cominciò a ricordare gli avvenimenti dei giorni passati con uno sguardo perso nel vuoto, come se si fosse proiettata nel passato... La classica festa a casa Queen, chissà quale fosse il motivo non lo ricordava, si sentiva strana, fuori posto, come se stare li fosse un reato federale. Eppure qualcosa, anzi qualcuno, le impediva di andare via. Come un buon padrone di casa Oliver salutava tutti gli ospiti con fare indifferente, quelle feste lo annoiavano a morte ma doveva mantenere le apparenze, infondo alla sala intravide Diggle e Felicity, sembravano così sereni quella sera che quasi si sentiva estraniato da tanta allegria. Li osservò meglio, Diggle in smoking nero e Felicity in uno splendido abito da sera nero con uno spacco vertiginoso e una scollatura generosa, il suo sguardo si soffermo troppo su lei è come richiamata da quello sguardo si voltò incrociando gli occhi di Oliver. Per un attimo tutto intorno a loro aveva cessato di esistere, lentamente si avvicinò a loro senza perdere il contatto visivo con Felicity, appena si avvicinò si costrinse a riprendere sotto controllo le sue emozioni. Diggle li osservava e più li guardava più voleva che la finissero di torturarsi a vicenda, doveva trovare una soluzione visto che loro il primo passo non lo avrebbero mai fatto. In sottofondo una musica lenta iniziava a far sentire le prime note e visto che nessuno di loro aveva pronunciato parola Diggle pensò bene di allontanarsi e lasciarli soli. Sì osservano ancora e dopo un tempo indefinito si accorsero della mancanza del loro amico e come ridestati da un bel sogno si sentirono in imbarazzo, Felicity stava per allontanarsi quando Oliver la trattenne per una mano, le sorrise in maniera così dolce da fermarla, ferma con quella dolce sensazione ad attanagliarle il cuore sorrise di rimando senza capire come sarebbe finita quella strana situazione priva di ogni parola. Dolcemente si avvicinò a lei e la porto in mezzo alla sala da ballo, dove gli invitati avevano preso a danzare. Era così strano trovarsi tra le sue braccia mentre il mondo intorno a loro spariva di nuovo. Non avevano il coraggio di dire nulla non volendo sciupare quel raro momento di dolcezza infinita, si osservavano come se non si fossero mai visti davvero. Oliver sentì l'istinto di approfondire il contatto, quel calore lo attirava in maniera quasi dolorosa, ma non riusciva ad allontanarsi voleva bruciarsi con quel calore e perdervisi.. Anche Felicity provava le stesse sensazioni e per quanto dolce fosse quel momento sapeva che sarebbe finito con lei col cuore a pezzi, ma come poteva allontanarlo se anche lei bramava ogni singolo contatto con lui?! Anche quando la musica finì loro trovarono impossibile allontanarsi, in un attimo di lucidità si osservarono intorno e come scottati l'uno dall'altro si allontanarono, ma non volendo perdere quel momento Oliver porto Felicity fuori la sala è senza darle il tempo di capire la schiaccio contro il muro e la baciò con una passione incontrollata.. Felicity era troppo confusa e sorpresa per capire subito tutta la situazione ma trovava tutto estremamente giusto e ricambio' quel bacio con tutta se stessa, entrambi sapevano di volere di più di un semplice bacio, ma qualcosa riportò Oliver alla realtà. Il suo telefono suonava, era Laurel che gli chiedeva di raggiungerla, si era staccato bruscamente da Felicity come se solo ora si fosse reso conto di tutto e si maledi per essersi spinto coso oltre con la sua Felicity, non poteva metterla in pericolo eppure solo adesso si rendeva conto di aver complicato tutto scappò via senza una spiegazione lasciando Felicity in uno stato confusionale con l'unico desiderio di scappare lontano da tutto e si diede della stupida per avergli permesso di andare oltre. Prese il cappotto e guardando di sfuggita Diggle andò via lasciando l'amico ancora più confuso... Continua...