Sono ben 18 anni che vivo a Stratford, sinceramente ho un senso dell'orientamento pessimo, ma faccio sempre le stesse vie, quindi dovrei essere proprio una stupida a perdermi.
Datemi della stupida ma mi sono persa.
Oggi è il compleanno della mia migliore amica, e invece di essere con lei a festeggiare, sono qui, che continuo a camminare per questi vicoletti con la speranza che, quella merda del mio cellulare prenda.
Forse dovrei cambiare via, c'è una terribile puzza di fumo e di alcool, tanto alcool, vedo una porta spalancarsi e tre uomini mal ridotti uscire fuori.
ok è decisamente l'ora di cambiare via.
Mi giro è cambio, direzione, rifacendo il pezzo di strada che avevo fatto prima, sento dei passi che mi seguono, e poco dopo sento urlare "eiii bambolina, vieni qui".
certo, bella merda, sono i tizi ubriachi.
è il caso di iniziare a correre, come se non bastasse, si mettono a correre pure loro, sono sempre stata pessima nelle corse,
continuano ad avvicinarsi, ed io non riesco ad accellerare il passo.
Se dovesse vedermi Simona probabilmente, prima riderebbe alla scena di me che corro, perchè detto fra noi, sembro
un'anatra in calore, poi si preoccuperebbe e sverebbe, diciamo che è meglio che non mi veda, è la mia migliore amica, ma non sarebbe
per niente d'aiuto. Rido per la scena che ho appena immaginato, di lei svenuta a terra, ad interrompere i miei pensieri,
è un braccio che mi affera il polso.
Cerco di dimenarmi, ma niente, e si stanno anche avvicinando gli altri due.
x: eiii bocconcino, dove pensi di andare?
io; l-lasciami stare
Certo, perchè se io gli dico,lasciami, lui mi lascia, ma dove ti è uscita fuori questa?
x2; penso che oggi ci divertiremo.
i tre idioti, si mettono a ridere, cerco di dimenarmi, ma sti tizi persino da ubriachi sono più forti di me, giuro che se ritorno a casa
sana e salva, mi metto a fare palestra.
io;AAAIUUU-
come non detto, mi tappano la bocca con una mano, uno dei tre si avvicina pericolosamente a me, così faccio la prima cosa che mi viene
in mente, gli tiro un calcio, li dove non batte il sole.
si piega in due, alza lo sguardo, wow ha veramente due occhi che fanno paura, mentre continua a guardarmi si raddrizza.
continua ad avvicinarsi e, mi tira uno schiaffo. cazzo che male, brucia da morire.
ed ecco arrivare un calcio nello stomaco, cerco di piegarmi in due dal dolore, ma uno di questi bastardi, mi tiene ferma.
Mi sta per arrivare un altro colpo, chiudo gli occhi, aspetto un calcio, che non arriva(?)
Sento l'uomo che prima mi teneva, mollare la presa, apro gli occhi, notando due occhi nocciola che mi scrutano.
x: tutto bene?
io:ma si tranquillo, è cosa da tutti i giorni.
X: ah.ah.ah ma quanto sei spiritosa, almeno un grazie?è troppo per te?
mi guardo attorno, vedendo che i tre uomini si stavano alzando da terra per poi scappare.
io:bhe g-grazie.
x: piacere Justin, Justin Bieber.
io: una presentazione alla James Bond per fare colpo? piacere sono Armesha, Armesha Alistan.
Justin: perchè? ha funzionato?
mi metto a ridere guardando la situazione.
io:cosa? la presentazione? nah. Dovresti provare con qualcun'altra.
Jutin: chi ti ha detto che io voglia provarci con qualcun'altra? Arm ti andrebbe di uscire con me?
io:mmm Arm? hahaha bel soprannome. comunque no.
Justin: eh andiamo, solo un'uscita,
io:ok ci penserò
sembra simpatico, ma neanche lo conosco. troppa confidenza.
justin; eddai!
un momento, il compleanno di Simona, cazzo, mi ucciderà.
io: okok tu portami a casa e uscirò con te. ti prego è urgente.
Justin: ai suoi ordini madame.
mi metto a correre seguendo Justin, verso la sua macchina, poco importa se sono stata quasi violentata e ho conosciuto un ragazzo,
molto bello devo dire, che sembra un pedofilo, la mia morte è assicurata, se faccio ritardo al compleanno di Simona.
Justin; questo è il mio numero.
io: chi ti ha detto che ti chiamerò?
esco dalla sua macchina e corro verso la porta di casa, con la speranza di trovare le chiavi, sento la portiera dell'auto aprirsi,
evidentemente Justin è sceso. mi sento prendere dai fianchi.
Justin: semplice perchè adesso siamo amici.
mi lascia un bacio sulla guancia, mi sorride, dio che sorriso.
sale sulla sua auto, mi fa l'occhiolino e poi va via.