Anime & Manga > Keroro Gunso
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Autore: Trilla    18/07/2008    1 recensioni
Keroro e il suo plotone vogliono conquistare la Terra. Ma Keroro non ha idea di quanti strani personaggi la popolino... Riuscirà ad invadere la tanto agoniata Pekopon? Rating Arancione a causa del linguaggio.
Genere: Parodia, Demenziale, Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao! Questa è la mia prima fanfic! Non siete felici :-D ? Se non lo siete, sono affari vostri, e a me non me ne frega niente.

Questa storia riunisce quasi tutte le vostre supereroine preferite (o più odiate, fate voi), quindi perdonatemi se ne ho tralasciata qualcuna, vi giuro che è stata una svista, vi prego non uccidetemi… ;-P !!! E ora le avvertenze (faccio che avvertirvi subito, così non potrete dire che non vi ho avvisati prima!): se personaggi come Cardcaptor Sakura o Sailormoon vi danno la nausea per la troppa idiozia, allora vi consiglio di non leggere questa sceneggiata, dato che qui le stupide abbondano!

Sayonaraaa!

P.S. Forse la fine vi deluderà, ma non si può avere tutto dalla vita, no?!

P.P.S. I protagonisti sono Keroro e i suoi compagni!

By Trilla

 

 

 

OGGI CONQUISTERO' PEKOPON

 

QUARTIER GENERALE KERONIANO- ore 21.00

-Kero, kero, kero, kero! Tra poco il pianeta Pekopon sarà nelle mani dei Keroniani! Kero, kero, kero, kero!- disse il sergente Keroro, mentre poltriva sul suo trono personale.

All’improvvisò arrivò Tamama correndo e strillando come una femminuccia: -SERGENTE, SERGENTE!!!-

-Cosa c’è soldato semplice Tamama?- chiese Keroro.

-Lady Natsumi ha scoperto tutto, siamo perduti!-

Giroro (che come sempre stava lucidando la sua arma) si girò di scatto -Natsumi sta venendo qui alla base?! Keroro, pensavo che la tua idea di chiamare le flotte Keroniane fosse buona, ma adesso mi rendo conto che era solo una grossa cazzata!!!- e detto questo si fiondò sul povero ranocchio verde, e lo scosse con violenza.

-Aspetta… COUGH!... Giroro, mi strozzi…- disse Keroro con la bava alla bocca.

Improvvisamente la porta d’acciaio del Quartier Generale si spalancò (più che altro si schiantò al suolo) e all’ingresso apparve quella manesca di Natsumi, incazzata come una bestia e con gli occhi iniettati di sangue.

-Natsumi!- pigolò Giroro, che stava ancora soffocando il suo sergente.

-COUGH! L-lady N-natsumi…- sussurrò intimorito Keroro.

-Brutto ranocchio!- ruggì Natsumi -Lo sapevo che tutte quelle navi spaziali sopra la Terra erano opera tua! Ma stavolta niente mi impedirà di ammazzarti come si deve!!!- e stava per togliere Keroro dalle mani di Giroro, quando scivolò su un modellino di Gundam, finendo poi col culo all’aria e sbattendo tragicamente la testa contro lo spigolò di un tavolo d’acciaio. Ovviamente, morì sul colpo.

Keroro sgusciò dalla presa di Giroro e ritornò sul suo trono -Uahahaha! Nemmeno Lady Natsumi stavolta riuscirà a fermarmi. Fuori da qui ci sono più di mille astronavi Keroniane telecomandate e a grandezza naturale, complete di armi e tutto il resto! Quindi è praticamente impossibile che una persona normale riesca a salvare Pekopon! Kero, kero, kero, kero!!!-.

Ah, ma Keroro non sa che sulla Terra ci sono persone tutt’altro che normali: ragazzi che si trasformano in robot, bambine che combattono a suon di musica, ragazze mischiate con animali in via d’estinzione, sirene e altri squilibrati simili… E il bello è che stanno tutti in Giappone! Mio caro Sergente, mi sa che dovrai faticare non poco per conquistare Pekopon…

 

 

 

HOTEL DELLE PRINCIPESSE SIRENE- ore 21.30

Luchia (o Lucia?!), Rina e Hanon stavano guardando, cosa strana ma vera, il notiziario tv: -“Signori e signore, siamo di fronte ad un vero e proprio attacco alieno! Migliaia di navicelle spaziali stanno sorvolando il Giappone, pronte a sferrare il loro attacco. Chi ci salverà? Chi potrà aiutare questo povero pianeta? Qualcuno chiami Gundam, o Mazinga!!! Panico!!!”-.

Le tre sirene si guardarono negli occhi, poi uscirono senza esitazioni fuori dall’albergo.

-Ci devono essere senz’altro Gaito o Mikeru dietro tutto questo!- disse Rina correndo, e il suo seno spropositatamente grosso per poco non la fece sbilanciare.

-Sì, altro che attacco alieno! Sarà tutta un’invenzione delle Dark Lovers…- confermò Luchia (o Lucia?! Merda…) -Forza Trasformiamoci! Magia d’amore Pichi Pichi Pich!-.

 

 

 

CASA DI SAKURA- ore 21.35

-Sakura presto, c’è stato l’avvistamento degli UFO! Devi salvare il mondo!!!- urlò agitato Kero-chan.

-Ma Kero-chan, non vedi che Tomoyo mi sta filmando con questo nuovo costume da aliena?! Vattene via, che mi rovini il filmino! Voglio mandarlo per partecipare al Grande Fratello…- disse Sakura mettendosi in posa davanti all’amica Tomoyo.

-Perfetta. Sorridi… Brava, sei stupenda!- disse Tomoyo mentre filmava eccitata.

La porta si aprì, ed entrò Toey, tutto agghindato come un albero di Natale -Sgorbio, vedi di andare a salvare il mondo al più presto. Stasera devo andare in discoteca con Yuki, e non voglio che degli stupidi alieni mi rovinino la serata, va bene!?!-

-Toey è un finocchio, Toey è un finocchio!- cantilenò Kero-chan.

-Sakura, perché non impagli quella specie di topo volante?!- poi si sentì squillare il telefono -AH! E’ per me! E’ Yuki… Papà non rispondere, è per me!-. E Toey si dileguò dalla stanza.

Tomoyo smise di filmare, e disse -Allora devi andare a salvare il mondo, davvero? Dunque sarà meglio lasciare un po’ di spazio per la tua impresa…-

-Vuoi continuare a filmarla?- chiese Kero-chan -Ma non lo vedi che la telecamera ti supplica di non metterle più davanti quella faccia di cazzo?!-.

-Non mi faccio insultare così da un incrocio tra Hamtaro e Pikachu, va bene!- sbraitò  Sakura. Poi tirò fuori il suo bastone rosa dal becco di tucano e volò via.

 

 

 

TOKYO- ore 22.00

Keroro e la sua flotta di ranocchi alieni sorvolavano il centro di Tokyo. Avevano già distrutto due edifici: un palazzo pieno di avvocati e una scuola privata, e tutte le persone e i bambini che abitavano da quelle parti li avevano acclamati come loro eroi.

Inoltre, i nostri “conquistatori alieni” presero in pieno una centrale di polizia, un supermercato e un centro commerciale; insomma, alla fine si dovettero fermare in un parco perché la nave era già mezza scassata.

-Scommetto che ‘sta navicella non durerà fino a domani mattina!- disse Tamama.

Keroro saltò giù dalla astronave e si stiracchiò -Ma sì! Godiamoci questa bella serata. La luna splende, la conquista di Pekopon è vicina e non c’è nessun imprevisto all’orizzon…-

-Fermo là tu, disturbatore della pace!- una figura dai luuuunghi codini e dalla gonna micro si stagliò contro la luna bianca (e improvvisamente ingigantita).

-Ma chi sei tu?!- chiese Keroro.

La figura si portò la mano alla tempia, facendo un saluto militare -Io sono l’eroina che veste alla marinaretta… sono Sailormoon!- e dall’ombra uscì una ragazza bionda con dei codini esageratamente lunghi e rigidi, ma talmente rigidi che sembravano fatti di plastica…

-Sailormoon… mai sentita!- disse Keroro.

-Come “mai sentita”?! Io sono la paladina della giustizia , la salvatrice della Terra… -

-Mmmmh… Aspetta, forse… No, spiacente, mai sentita!- concluse avvilito Keroro.

-Sailormoon, la Luna splende, la canzoncina di Cristina D’Avena… Niente, eh?!-

-No, spiacente!-.

All’improvviso si sentì un forte suono; una melodia si librò nell’aria, e cinque bambine colorate su scope passarono sopra le teste di Sailormoon (prendendola in piena faccia) e i Keroniani.

Dopo di loro, il cielo notturno si popolò di altre ragazze strane e colorate. Per esempio, arrivò su una stella gialla una ragazzina dai capelli laccati e rosa che gridava -Sto cercando la brillantezza!-, poi fu il turno di cinque stravaganti ragazze con le orecchie e le code di animali; dopo giunse, in sella ad uno strano manico alato rosa e con il becco di tucano una bella (si fa per dire) bambina dal vestito da alieno, e poi c’erano tre sirene dai vestiti svolazzanti. Insomma, alla fine il parco si era talmente riempito di personaggi strani che un raduno di Fan di Star Treck, a confronto, sembrava una riunione di avvocati.

Keroro si infuriò -Ma insomma! Si può sapere che cosa diamine succede?! Giroro, Tamama, Kururu, dove siete?-

Tre teste ranocchiesche sbucarono dalla marmaglia di eroine. Giroro farfugliò -COUGH!... Keroro… aiutaci!-

-Grrrr, adesso basta! Voi, razza di sgualdrinelle venute da chissà dove, volete a tutti i costi boicottare il mio piano di conquista di Pekopon… vero?!- gridò incazzato Keroro.

Sakura si portò dinanzi alla ciurma di paladine -Taci ranocchio nevrotico e dai modi effeminati!-

-Non hai nessun diritto di insultarmi tu, con quella faccia di cazzo!- gridò Keroro, sull’orlo delle lacrime.

-COSA!?!- urlò Sakura, poi si rivolse alla folla femminile dietro di lei -Ma avete sentito come mi ha chiamata?!-

Un brusio si levò dalla folla, e le tutte supereroine si guardarono -Be’, in effetti, ce l’ha un po’ la faccia di cazzo…-.

Mentre le ragazze ciarlavano animatamente, Keroro si avviò furibondo verso l’astronave, seguito a ruota da Kururu. Salì a bordo correndo (e senza accorgersene investì Tamama) e si precipitò su un cannone enorme: l’Iper-Mega-Super-Stra Cannone a Raggi Ultra-X! Sì, lo so, è un nome di merda, ma sul momento non aveva trovato altro…

Quindi, Keroro diresse il cannone verso la banda di supereroine e si preparò a sparare: -Maledette puttane!!! Vi “eliminerò” tutte dalla faccia della Terra… oh, pardon, di Pekopon. CREPATE!!!-.

Le tre principesse sirene tirarono fuori i loro microfoni e iniziarono a cantare, ma prima che potessero raggiungere il ritornello Keroro sparò con il suo Iper-Mega-Super-Stra Cannone a Raggi Ultra-X…ANF! devo riprendere fiato, ANF!… e in un battibaleno Rina, Hanon e Luchia (o è Lucia?! Stramerda…) vennero scagliate oltre la stratosfera (che è subito dopo la troposfera). Dopo aver visto la fine delle loro compagne, anche Doremi e tutte le altre streghette volarono all’attacco contro l’alieno ranocchio -Forza ragazze, attacchiamo! Magia della musica diffondi la verit…- non fece in tempo a finire la formula magica che Giroro, dopo averle piantato un proiettile in fronte, si era catapultato sulla testa di Melody, e la stava pestando di brutto.

Poi dalla navicella Keroniana, Tamama uscì gridando e facendo mosse di kung-fu; sferrò un calcio a Lullaby (che si morse la lingua tagliandosela di netto, UHA, HA, HA, HA!!! Addio carriera artistica!)  e diede un pugno a Sinfony, rompendole quasi tutti denti. Infine, l’inglesina Mindy venne tagliata in due, schizzando sangue qua e là, da Dororo, comparso da chissà dove.

Nell’astronave, Keroro era seduto sul suo mini-trono ranocchioso, e un ghigno malvagio (e ridicolo) si allargava sulla sua faccia -Maggiore Kururu, dimmi: ci sono ostacoli sul nostro cammino per invadere questo inerme pianetucolo?-

Kururu, il ranocchio giallo con gli occhiali a spirale, sorrise malefico -Hi, hi, hi! No, Keroro. Se i miei calcoli sono esatti, e in genere lo sono sempre, la vittoria è nostra. Soltanto un imbecille si fermerebbe a questo punto!- e voltò uno sguardo sospettoso verso il suo sergente.

-Kururu non fare il cretino e aziona la schermata esterna!- replicò Keroro.

Il maggiore premette un tasto sul computer e apparve, su uno schermo gigante a cristalli liquidi, le immagini della battaglia. Giroro si era avvinghiato su Sailormoon, e le stava tirando i codini; Tamama lanciava palle dell’invidia a Comet, la principessa stellare (conato di vomito); Dororo, invece, chiacchierava amabilmente con le MewMew (doppio conato di vomito), finché Giroro non sparò di nuovo, forse inavvertitamente, un proiettile dritto in fronte a Mewberry, e allora la lotta ebbe davvero inizio!

 

 

 

TOKYO- ore 6:00

La battaglia durò fino all’alba, e la navicella andò distrutta. Allo scontro si erano dovuti unire anche Keroro e Kururu; tutti e cinque i ranocchi alieni erano rimasti feriti: Giroro aveva una ferita da taglio sulla spalla, Tamama aveva gli occhi vitrei e fumava dalla bocca, Dororo perdeva sangue a fiotti da una gamba, Keroro aveva la solita pettinatura afro da esplosione e Kururu si era gravemente slogato un mignolo (poverino…)!

Tutt’intorno a loro c’erano i cadaveri delle valorose (TSK!) supereroine, alcuni mutilati, altri semplicemente anneriti da delle esplosioni. Ma qualcuno era ancora vivo. Qualcuno…

-Abbiamo… ANF!... vinto…- sussurrò Keroro sollevando a fatica un pugno verso il cielo.

-Sniff! Oh, sergente!- disse Tamama (ripresosi improvvisamente), saltando addosso a Keroro.

Dororo svenne, ma più che per l’emozione, per il sangue che gli zampillava a fiotti. Giroro tirò fuori dalla cintura la foto di Natsumi e se la strinse al cuore, trionfante. Kururu, poiché trovava quelle scene sentimentali davvero pietose, si limitò a ghignare maligno (-Hi, hi, ih!-), come solo lui sa fare.

-Keroro, devi avvisare il nostro pianeta della vittoria su Pekopon!- disse Giroro.

-Sì caporale, hai ragione!- rispose Keroro rinvispito, e ancora con al collo Tamama -Maggiore Kururu, avverti tu Keron al posto mio.-.

Kururu cercò tra i pezzi ferrei della navicella, e alla fine tirò fuori una ricetrasmittente carica di antenne; l’accese e si isolò per comunicare con i Keroniani. Passò mezz’ora. Passò un’ora.

-Kururu, ma quanto diavolo ci metti!?!- gridò spazientito Keroro. Il maggiore si voltò lentamente verso il sergente, il caporale e il soldato semplice.

-Hi, hi, hi! Temo ci siano delle brutte notizie…- disse corrugando la fronte.

-E cioè?- domandò Keroro.

-Ecco… il pianeta Keron è… è… appena stato distrutto, ridotto a un ammasso di detriti spaziali… Hi, hi, hi!-.

-CHE COSA!?!- urlarono Giroro, Keroro e Tamama (Dororo era ancora svenuto).

Kururu si voltò e si tolse gli occhiali per pulirli dalla polvere, poi se li rimise e fece spallucce -A quanto pare sono stati presi d’assalto da un robot chiamato Gundam, o qualcosa di simile, che capitanava altri robot come Mazinga, o Uforobot, non ricordo... Ah, la vita… che stranezza, eh, Keroro?! Hi, hi, hi!-.

Ma il sergente non poteva più rispondere, poiché era già svenuto a metà del discorso.

-Sergente, sergente!- gridò Tamama, disperato; ma vedendo che Keroro non si svegliava provò a rianimarlo con un bacio (che non poteva assolutamente essere scambiato per la respirazione bocca a bocca!). E mentre i due si limonavano per bene, Giroro si sbaciucchiò di nuovo la foto di Natsumi. Di Dororo non si preoccupò nessuno, e infatti morì pochi minuti dopo dissanguato.

 

 

 

IN UN ANGOLO BUIO DI TOKYO- ore 6:05

Una figura femminile si appoggiò al muro del vicolo buio. Sudava, e i suoi vestiti buffi e colorati erano macchiati di sangue. Nella mano sinistra reggeva uno stranissimo scettro rosa, dal becco rosso simile a quello di un tucano.

-Uff! E così sei scappata, eh?!- disse una vocina stridula davanti a lei -Sei la solita vigliacca, senza contare poi, che hai una tale faccia di cazzo…-.

-Kero-chan, se non ti tappi subito quella schifosissima bocca… GIURO CHE TI FICCO QUESTO SCETTRO DOVE SO SOLO IO!!!- urlò istericamente un’altra voce nell’oscurità.

Sakura tirò fuori dalla tasca del vestito da alieno ormai rovinato un cellulare costoso, e compose un numero: -Pronto, Toey? Senti, qui è successo un macello. Vienimi a prendere ... Ma chissene frega se ti stavi facendo fottere da Yuki! Io sono tua sorella, e sono FERITA ... HO UN ENORME LIVIDO VIOLA SULLA COSCIA SINISTRA!!!... E QUESTO ME LO CHIAMI NIENTE!?!- sbraitò Sakura -… Piantala di fare la puttana e vienimi a prendere, chiaro?! … DEFICIENTE!!!- gridò infine, poi sbattè il telefono per terra.

-Ci viene a prendere?- chiese il topo giallo volante.

Sakura si lisciò i capelli crespi -Sì, anche se gli rompe… A proposito di rotture di scatole! Che fine avranno fatto tutti quei ranocchi spaziali?-.

 

 

FINE (ma c’era bisogno di dirvelo?!)  

   
 
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