LE VERITA' NASCOSTE

SCONTRO O INCONTRO?

Sono in ritardo. Pensava questo David mentre correva per il cortile della scuola, la campanella stava per suonare e lui non era ancora entrato nell'edificio.

Nel frattempo un altro ragazzo camminava tranquillamente per la sua strada, incurante del ritardo. Alex Kane sapeva di potersi permettere un ritardo, e ben altro, in quella scuola, non fosse altro che per i soldi donati ogni anno da suo padre.

Incuranti uno dell'altro, i due ragazzi andavano per la loro strada, finchè David, troppo preoccupato per il ritardo, non svoltò l'angolo correndo e si scontrò contro un muro di muscoli.

"Ma che diavolo..." Senza capire come Alex si era ritrovato steso per terra con qualcuno sdraiato sopra.

"Ti dispiacerebbe toglierti di dosso?" David arrossì rendendosi conto della situazione in cui si era cacciato, ma cercò di non darlo a vedere.

"Mi dispiace non ti ho visto"

"Ti serve un oculista allora!"

"Ti ho chiesto scusa, non c'è bisogno di essere maleducati"

"Tu mi finisci addosso e il maleducato sarei io? Levati dai piedi Witter"

David non si stupì di sentirsi chiamare per nome, in quella scuola tutti lo conoscevano, ma non certo per le sue doti. Saperlo però non gli impediva di starci male ogni volta. Senza degnare Alex di una risposta, David raccolse i suoi libri e si diresse nell'edificio.

All'entrata incontrò Chris, che gli rivolse un sorriso comprensivo avendo visto la scena di poco prima.

"Hai atterrato il muscoloso Alex Kane, complimenti!"

"Non scherzarci Chris"

"Dai lascia perdere, quello è solo un idiota figlio di papà, non è altro che un superficiale viziato"

"Hai ragione, dai andiamo che siamo in ritardo anche oggi"

"Che voleva la femminuccia?"

"Chi?"

"Ma come chi? David Witter no? Chi se non lui?"Brook fece una delle sue stridule risate. Alex iniziava a chiedersi che ci facesse lui con un'oca senza cervello come Brook. E' ciò che mi serve.

Si accorse che intanto Brook aspettava una risposta e lui si costrinse a dargliela.

"Niente, correva e mi è finito addosso"

"Doveva avere fretta di raggiungere il suo amichetto"

"Probabile, andiamo in classe?"

Passandole un braccio intorno alla vita, Alex chiuse il discorso. Per quanto anche lui, come tutta la scuola, sapesse che David era gay, non gli andava di sentire Brook insultarlo. Ma invece di dirglielo, le fece i complimenti per il suo nuovo taglio di capelli.

Le prime ore di lezione erano finite e Alex si era rifugiato nel terrazzo della scuola per sfuggire a Brook e alle sue initili chiacchere.

Sapeva che non era gentile da parte sua trattare così la sua ragazza, ma ultimamente non riusciva a sopportarla per più di mezzo'ora.

Con questi pensieri si affacciò alla ringhiera e osservò i ragazzi nel cortile sotto di lui. Ce ne erano di tutti i tipi, ma il suo sguardo fu attirato da un ragazzo seduto all'ombra di un albero con un libro in mano. se ne stava per conto suo ed era così preso dalla lettura da sembrare non accorgersi di ciò che lo circondava.

I ciuffi biondi gli ricoprivano il viso, e Alex sapeva che celavano due profondi occhi azzurri. Per un momento, quella mattina, quando lo aveva chiamato per nome, ad Alex era sembrato vederli oscurati da un'ombra. Ma era stato solo un istante, David non aveva dato segni di sofferenza, doveva esserci abituato ormai, alla Hyden High School, tutti conoscevano il ragazzo ed i suoi gusti.

Alex sentì suonare la campana e si stupì di aver passato tutto quel tempo a pensare a David, soprattutto perchè sapeva che tra di loro non ci sarebbero stati più contatti, non c'era niente che li unisse...

(C0ntinua...)

Fine Primo Capitolo

Rieccomi qui con la mia prima Original a capitoli. Era tanto che questa idea mi frullava nella testa ma non mi ero mai decisa a scriverla. Spero che vi sia piaciuta, fatemi sapere, sono ben accetti tutti i commenti sia positivi che negativi. Al prossimo capitolo se la storia vi interessa.