Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: Dafnee    24/04/2014    3 recensioni
Elena è una ragazza di 20 anni che ama la vita, divertirsi con le amiche e non è mai stata una che ha rischiato tutto per qualcuno. Vive con suo fratello Jeremy,17 anni, in seguito ad un incidente che ha portato un grave lutto nella sua famiglia: la perdita dei suoi genitori e di sua zia Jenna.
Elena vivrà la sua vita come ha sempre fatto, fino a quando un giorno incontra Damon, un ragazzo oscuro, misterioso e capace di stravolgerle la vita. I due ragazzi si conosceranno sempre più a fondo, sempre più coinvolti, ma dopo aver scoperto il segreto di Damon, Elena riuscirà a cambiare idea su di lui e lasciare che la passione prenda il sopravvento?
Genere: Drammatico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alaric Saltzman, Altri, Damon Salvatore, Elena Gilbert | Coppie: Anna/Jeremy, Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Mi sveglio di soprassalto nel buio della mia stanza. Apro gli occhi controvoglia, ma vedo solo l'oscurità della notte; i miei occhi ci mettono qualche secondo ad abituarsi. Sento goccioline di sudore scendermi sulla tempia, devo aver fatto davvero un brutto sogno. Non ricordo molto, ma il fiatone che ho mi lascia una sorta di ansia dentro di me e purtroppo non è la prima volta. Nell'ultimo mese mi capita spesso di fare incubi in cui mi sento sola, persa, abbattuta. Di questa notte ricordo solo che ero in un bosco e mi guardavo intorno, era come se mi fossi persa, guardavo terrorizzata gli alberi che mi sovrastavano intorno a me, ero sola, affamata e piangevo così forte che fu il mio ultimo urlo strozzato nel sonno che mi fece svegliare all'improvviso; ormai non mi chiedevo più l'origine delle mie notti agitate, ci avevo fatto l'abitudine. Mi alzo dal letto anche se è piena notte e vado giù in cucina per bere un bicchiere d'acqua facendo attenzione a non svegliare mio fratello Jeremy, però ancora prima di scendere le scale per andare al piano di sotto, mi accorgo che non è ancora rientrato e la preoccupazione inizia a impadronirsi di me. Dove poteva andare un ragazzo di 17 anni per stare fuori fino a quest'ora? Cerco il mio telefono accendendo tutte le luci della mia stanza e inciampando sui vari vestiti sparsi sul pavimento. Dovevo decisamente mettere a posto.
Trovo il cellulare e compongo subito il numero di Jeremy, qualche squillo e poi sento le chiavi aprire la porta di casa. Tempismo perfetto.
<< Dove sei stato? Ero preoccupata. >>, gli dico andando in corridoio.
<< In giro. Ho fatto un pò tardi. >>
<< Me ne sono accorta. Vorrei che mi avvisassi. >>
<< Ok. >>
<< Ok?? Tu rientri nel pieno della notte e l'unica giustificazione che mi sai dire è un banale ok? Ma per chi mi hai preso? >>
<< Mi dispiace ho fatto un po' tardi non volevo farti preoccupare! >>
<< Beh pensaci la prossima volta! >>
Mi sorpassa incazzato e sbattendo la porta della sua camera scompare. Questo è il suo modo di affrontare una discussione. Scappare, sparire, chiudersi dentro la sua stanza, non parlarti più a un certo punto della conversazione , dicendoti ok basta che la smetti di rompere..ne aveva parecchi di metodi che io da brava sorella maggiore non accettavo. Io mi prendevo cura di lui, sono l'unica persona che lui ha ed è normale che le mie preoccupazioni sono del tutto amplificate, ma vallo a spiegare a un adolescente.
Sbuffando vado finalmente a bere il mio bicchiere d'acqua e poi assonnata ritorno in camera chiudendo la porta dietro di me e tuffandomi sul letto, mi infilo subito sotto le coperte. Stanotte c'è un insolito vento, un tempo strano, da queste parti è raro vedere anche solo un temporale. Guardo fuori dalla finestra gli alberi che ondeggiano, le buste di plastica che volano per aria e d'un tratto qualcosa di nero sfreccia davanti la mia vista. Un uccello? Ma non dormono anche loro a quest'ora? Mi alzo dal letto e vado a sbirciare alla finestra per vedere se sono completamente uscita fuori di testa o sul serio ho visto un uccello nero svolazzare davanti a me ad una velocità impressionante. Mi affaccio e lo vedo sull'albero di fianco la mia finestra. Ok uccellaccio, sei inquietante, sopratutto a quest'ora di notte; vedo che sta lì sul ramo quasi alla mia altezza, mi fissa completamente immobile, poi un lampo lo illumina e io per poco, saltando dallo spavento, non sbatto la testa contro il vetro. In quell'attimo che è stato illuminato, noto che è un corvo. Un maestoso corvo devo dire. Ha gli occhi color ghiaccio, sembra che dentro di lui ci sia quasi una persona, qualcuno che mi sta osservando, qualcuno che vuole sapere le mie mosse, qualcuno che mi vuole tenere d'occhio, qualcuno su cui io proprio non riesco a togliere gli occhi. Sono completamente rapita da quella intensità che mi provoca quella situazione. Che l'amore della mia vita non sia proprio un corvo? Un tuono che squarcia il silenzio mi strappa da quei pensieri totalmente assurdi. Queste cose capitano solo in un film e direi che questo non è proprio il caso; rido per avere pensato che l'amore della mia vita possa essere un corvo e sono quasi tentata di fargli ciao con la mano, ma poi mi ricordo che non sono una bambina che va alle giostre per la prima volta e decido di tornare a letto.
Mi giro e mi trovo mio fratello sulla porta. Caccio un urlo per lo spavento che se solo avessimo dei vicini avrebbero già chiamato la polizia.
<< No dico ma ti sembra normale metterti lì sulla soglia in silenzio? >>
<< Volevo vedere come stavi. >>
<< Non ho cinque anni che ho paura del temporale. >>
<< Stavi ridendo da sola. Te ne rendi conto? Sì vero? >>
<< Stavo pensando. Beh hai controllato che respiro ancora, ora puoi tornare a dormire. >>
<< Se ti preoccupi tu va bene e se lo faccio io no? >>
<< Io non sono stata fuori tutta la notte senza neanche mandarti un messaggio. >>
<< Scusa. >>
<< Non fa niente, però mi sono preoccupata. Io ho solo te. >>
<< Buona notte, Elena. >>
Si avvicina, mi da un bacio sulla guancia e scompare, chiudendosi la porta della mia stanza dietro di se. Mi rimetto sotto le coperte e chiudo gli occhi, pensando che questo quadretto sul temporale mi ha fatto solo perdere del tempo prezioso per dormire, dato che tra poche ore dovrò svegliarmi per andare al'università. Quel pensiero mi fa sorridere e non posso fare a meno di prendere il mio cellulare sul comodino e mandare un messaggio alle mie migliori amiche Bonnie e Caroline: " Temporale in corso. Tempo prezioso perso per un dannato uccello! Vi spiego tra qualche ora. Kiss E".
Affondo la testa nel cuscino e mi impongo di dormire, se no domani arriverò in ritardo a scuola, come spesso mi succede ultimamente. Sono in uno stato di dormiveglia e sento dei versi di un uccello, poi mi ricordo che non ho visto il corvo andare via, ma i miei occhi stanno troppo bene chiusi per guardare se è ancora lì.
Sto per cadere in un sonno profondo quando mi sembra di sentire una voce in lontananza, quasi si stesse allontanando sempre di più, come se fosse solo uno spirito.
" Dormi bene Elena, presto ci incontreremo. Quando mi vedrai mi riconoscerai."
Quella frase mi cullò per qualche secondo e mi fece rilassare, quasi un effetto terapeutico, ma con tutto lo stress della giornata non sono sicura che esistesse veramente.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: Dafnee