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“Che non ti passi nemmeno per l’anticamera del cervello di fare una cosa del genere, chiaro?” chiese qualcuno con voce roca. Romeo trasalì, spaventato a morte. Era sicuro di essere da solo. Guardò verso Julia.
Aveva gli occhi aperti e lo fissava truce.
“Ripeto, chiaro?!” disse poi.
A quel punto, Romeo si convinse di essere veramente sveglio.
Si alzò in piedi e rimase qualche secondo immobile, troppo sorpreso per reagire.
“Stai bene?” gli chiese Julia con un piccolo sorriso, nel vederlo così spaventato.
Lui scosse la testa, facendola ridere.
“Insomma, mettiti nei miei panni. Ho appena visto resuscitare un morto.”
“Oh, ma io non ero morta.”
Quella conversazione aveva un che di insensato e incredibile. Julia gli spiegò tutta la situazione. “Quindi, non devo aver paura?” chiese Romeo. Julia lo guardò in un modo che non gli lasciò dubbi.
“Ok, sei davvero tu, questo non è un sogno e… Dio, sei viva!” urlò, abbracciandola più forte che poteva. Lei ricambiò, prima di far scontrare le loro labbra in un bacio pieno di ogni emozione possibile.
Finalmente, la fiamma tornava a brillare di tutti i colori.
Finalmente, Julia tornava a vivere.