1-New Year

Apro gli occhi, vedo un piccolo bagliore luminoso, sento un forte dolore al petto. Le persone urlano, ma i miei occhi non riescono a stare aperti. Buio.

 
Sono passati anni da quella notte, ma il dolore è ancora dentro di me.
Mi sveglio molto presto e mi vesto in modo molto semplice. Anche se mi vesto bene vengo comunque presa di mira, quindi non trovo motivi per scomodarmi a farlo. Più che altro, credo, che loro mi odino per il fatto che io sia sola.
Sola veramente. Senza amici. Senza una famiglia che mi appoggia. Senza fratelli che mi sostengono. Sola.
Cammino a testa bassa nella pioggia che picchietta sulla mia felpa. Inizia un’ altro anno e non cambierà niente da quelli passati. L’atrio della scuola è pieno e rumoroso, i primini si aggirano curiosi ed eccitati nell’ lungo corridoio. Un gruppetto di ragazze del 3° o 4° anno fissa la squadra di calcio.
La New Hatford High School di Sidney è una scuola molto buona, ci sono entrata solo grazie ad una borsa di studio, perché senza sarebbe stata solo un miraggio. Qua le ochette sono belle e molto intelligenti, ma pur sempre oche.
Mi dirigo verso il mio armadietto e penso già ai tormenti che subirò quest’anno. Proprio in quel momento sento quelli popolari tormentare un ragazzo. Mi avvicino in modo molto cauto cercando sia di sentire quello che dicono sia di passare inosservata. Troppo tardi.
“Ehi Clare dove scappi?” borbotta Luke Hemmings.
“C-ciao Luke’’ “Destiny, Destiny… sei pronta per questo nuovo anno scommetto, alle 15.00 fuori da qui, vieni o ne pagherai le conseguenze” dice lui con voce acida.
“Hemmings sono sorpreso di te. Tormentare le ragazzine indifese, sei così spregevole?” dice un ragazzo alto con i capelli castani ricci e gli occhi marroncini, non l’ho mai visto in vita mia, però il bullo con gli occhi azzurri sembra temere il nuovo arrivato e sene va.
“Tutto apposto? Scusa per averti dato della ragazzina indifesa, ma almeno se ne è andato.” Dice lui sorridendo. Che bell’sorriso che ha, incorniciato da piccole e adorabili fossette.
Arrossisco, nessuno mi tratta mai così. “Mi chiamo Ashton, Ash per gli amici, sono, diciamo, nuovo. Frequento il 3°anno. Tu?” borbotta un po’ imbarazzato.
“Io sono Destiny, puoi chiamarmi Des, e frequento il 3° come te” quasi sussurro io, scostandomi una ciocca di capelli dal viso. “Puoi aiutarmi a trovare la mia classe, questa scuola è così grande” sorride, sorrido anche io, erano mesi che non mi sentivo così felice e così a mio agio, tutto grazie ad un misterioso ragazzo.