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Autore: elfetta08    18/07/2008    3 recensioni
"-Ma quale lasciamo perdere? Nono, scommettiamo. Entro un mese me la faccio- ribatté Ville prendendo cinquanta euro dal portafoglio e mettendoli a centro tavolo -Chi ci sta?-
Nessuno si tirò indietro, la scommessa era interessante.
E la caccia era aperta."
Lei, bella ma diffidente nei confronti di tutti gli uomini. Lui, deciso a conquistarla per vincere una scommessa. Ma se le cose non andassero esattamente così? E se il terribile passato di Nikki tornasse per rovinarle il futuro, coinvolgendo inesorabilmente anche la vita di Ville?
A voi il resto ^^
Genere: Romantico, Drammatico, Erotico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Hold me until we're One


-LA CACCIA E' APERTA

Il Tavastia era gremito di gente. Questo significava un ottimo guadagno per Larry, il proprietario del locale, ma significava anche altro lavoro per Prinsessa, la principessa del Tavastia.
-Prins, vieni qui! Devi portare questi bicchieri di birra al tavolo del capo!-- urlò suo fratello Matti, destreggiandosi tra cocktail e birre da dietro il bancone.
Suo fratello era talmente abituato a sentirla chiamare Prins che sul lavoro non poteva fare a meno di chiamarla in quel modo... ma quando uscivano dal locale, lei tornava semplicemente Nikki.
La moretta si voltò a guardarlo e sgusciando agilmente tra la folla, raggiunse il fratello.
-Stasera c'è il pienone e Zia Anna non è ancora arrivata... dove diamine è quel travestito?- sbottò Matti.
Il ragazzo non faceva discriminazioni, ovviamente, ma a volte si lasciava prendere la mano. Zia Anna era una donna imprigionata nel corpo di un uomo o almeno così sosteneva.
-Smettila, lo sai che non mi piace quando la offendi. I suoi gusti sessuali non sono affari tuoi e inoltre... è uno dei pochi uomini di cui mi fido- gli rispose lei e poi all'improvviso, sentì una mano gelata posarsi sulla sua spalla nuda.
-Ciao, tesoro. Fortuna che ci sei tu che mi proteggi da questo cattivone... a proposito, questo è un bellissimo top- disse Zia Anna mentre le guardava il corpino con i pizzi neri che indossava -Vedi, Matti, se tu fossi come tua sorella mi innamorerei all'istante di te... ma grazie a dio non è così- continuò scoppiando a ridere e facendogli una linguaccia.
-Ma và, và. Prins, porta questi al tavolo del capo. Sta aspettando già da un pochetto e non vorrei se la prendesse con me- borbottò il ragazzo mentre scuoteva la testa e passava il vassoio con sei birre alla sorella.
Nikki prese il cabarè e sparì di nuovo nella sala, nascosta da tutte le persone che c'erano. Il proprietario del locale la scorse e le fece segno di raggiungere lui e i suoi ospiti, che fino a poco fa erano sul palco a suonare.
-Era ora. Prins, cerca di essere più veloce la prossima volta- dice il suo capo mentre tamburellava le dita sul tavolo.
-Mi dispiace, ma... vede anche lei quanta gente c'è- si giustificò la moretta mentre metteva una birra davanti ad ogni uomo attorno al tavolo, stando ben attenta a non farsi toccare da nessuno di loro.
-Già ed è tutto merito loro. Questi sono Gas, Burton, Migè, Linde e Ville, gli HIM- disse orgoglioso mentre le presentava gli uomini che erano assieme a lui.
Nikki sorrise in segno di cortesia.
-E tu... sei?- le chiese Ville, l'affascinante leader del gruppo, mentre si sistemava i capelli scuri che gli ricadevano sulle spalle e la guardava con i suoi magnetici occhi verdi, occhi che erano capaci di penetrare nel profondo della sua anima e che quasi le mettevano paura.
-Prins- rispose lei che stava per tornare al bancone dal fratello.
-E il tuo vero nome?- domandò lui prendendola per un polso. Era una stretta delicata ma per Nikki era sufficiente per mandarla in panico.
Si strattonò e si liberò il polso, sotto gli sguardi stupiti degli altri.
-Scusate...- disse sommessamente mentre si stringeva il vassoio vuoto al petto. Si sentiva male, le capitava tutte le volte che si comportava in quel modo con un uomo.
-Non scusarti Prins, non è successo niente, vai pure. E dì a Zia Anna che se ritarda di nuovo la licenzio su due piedi- la congedò Larry. La mora abbassò la testa e scappò via.
-E' strana...- commentò Linde giocando con uno dei suoi lunghi rasta biondo cenere.
-Ma come mai la chiamate Prins?- chiese Ville, improvvisamente interessato alla bella barista che gli aveva servito la birra che ora stava amorevolmente bevendo.
-Beh, perchè è la principessina del Tavastia. A differenza di tutte quelle che ci stanno qui, Nikki è l'unica che non si lascia toccare da nessuno- disse Larry mentre osservava la ragazza che si muoveva tra i tavoli e tra le persone.
-E' un peccato, è una gran figa. Scommetto che io riuscirei a portarmela a letto- affermò il cantante con aria di sfida.
-No, Ville, lascia perdere. Quella non te la da- scoppiò a ridere Migè.
-Ma quale lasciamo perdere? Nono, scommettiamo. Entro un mese me la faccio- ribattè Ville prendendo cinquanta euro dal portafoglio e mettendoli a centro tavolo -Chi ci sta?-
Nessuno si tirò indietro, la scommessa era interessante.
E la caccia era aperta.
  
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