Film > Frozen - Il Regno di Ghiaccio
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Autore: EmilyG66    25/04/2014    3 recensioni
Un’altra fanfiction, breve, sulla coppia Jelsa. Elsa viene incoronata regina e si trova alla sua festa, esce per una boccata d’aria e incontra lo (sfacciato) spirito dell’inverno. Scappa poi dai suoi ospiti dopo aver dato spettacolo, involontariamente, dei suoi poteri. Si ritrova infine sulla montagna del nord e nel suo nuovo castello.
I personaggi non appartengono a me ma alla Dreamworks e alla Disney.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Elsa, Jack, Frost
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Elsa sospirava di sollievo. La sua incoronazione era andata bene e ora poteva permettersi si scambiare qualche parola con sua sorella.
Mentre erano entrare in una divertente conversazione il vecchio duca di Weselton chiese a Elsa di ballare.
Sia perché non poteva ballare, sia perché il partner non sembrava dei migliori (sani di mente), lo scaricò alla sorella.
La regina continuò ad osservare la festa.
C’erano giovani uomini e fanciulle che ballavano felici, il che rendeva felice anche lei.
Un bell'uomo le si fece di fronte e s’inchinò.
-Vostra maestà io sono il principe di…- Elsa già non lo ascoltava più.
Era molto bello, alto, capelli biondi e occhi blu.
-Posso avere l’onore di questo ballo?- Le chiese formalmente.
La regina scosse la testa e rifiutò per l’ennesima volta. Non avrebbe mai potuto avere qualcuno accanto, con i suoi poteri che la ostacolavano.
Il principe se ne andò scontento ed Elsa respirò a fondo.
Solo un altro pretende che le chiedesse di ballare e avrebbe fatto finire la festa in due secondi! Non poteva ballare chiaro?!
“Basta. Ho bisogno di stare un momento da sola, lontana da tutti questi sguardi indiscreti.” Pensò.
Elsa andò vicino al domestico e gli riferì di dire che la regina era momentaneamente impegnata.
-Ai vostri ordini altezza.- Le rispose inchinandosi.
Elsa sorrise mesta e si avviò verso il balcone che dava sui giardini reali.
Chiuse le ante dietro di sé ed osservò il panorama. Da qualche parte oltre il giardino c’erano le lapidi dei suoi genitori.
S’intristì e chiuse gli occhi cercando di ricordare i suoi genitori ma le uniche cose che le venivano in mente erano le parole di suo padre e le ripeté come quella mattina.
-Non dire mai, la verità. Se sei brava nessuno lo saprà. Celare…domare…perché io so…che è un segreto e lo proteggerò.- cantò dolcemente le parole.
-Hai una splendida voce altezza e sei anche molto bella.- sentì dire da una voce, probabilmente maschile.
Non ci poteva essere nessuno però, davanti a lei.
Aprì di scatto gli occhi per vedere il viso di un ragazzo, dagli occhi azzurri e i capelli bianchi, fissarla intensamente.
Indossava una maglietta blu con cappuccio, un paio di pantaloni stretti marroni e niente scarpe.
-Anche gli occhi sono bellissimi.- ammise continuando il ragazzo.
-Ah! Chi siete?!- domandò Elsa indietreggiando spaventata e guardandolo allarmata.
-E come mai state volando?!- chiese in fretta notando che i suoi piedi non toccavano il terreno.
Il ragazzo sgranò gli occhi e si sbilanciò un po’.
“Lei può vedermi!? Bravo! Che bella figura da idiota! E io le ho anche fatto i complimenti…non pensavo mi vedesse!” rifletté il giovane sentendosi a disagio e in imbarazzo.
Alzò le spalle riprendendosi.
“Pazienza, meglio così.” concluse volando sopra la ringhiera e mettendosi a passeggiare lì sopra con il suo bastone.
Scrutò poi Elsa che era spaventata.
-Sono uno spirito, per questo volo e mi sorprende che tu possa vedermi. Nessun adulto può.- Detto questo scese fissando la regina.
-Dovete avere qualcosa di molto speciale per riuscire a vedermi.- affermò.
Elsa si riprese dallo shock iniziale, si raddrizzò e gli rispose altezzosamente.
-Io non ho niente di speciale, ed ora con permesso…- ammise mentre si dirigeva verso le ante della porta-finestra.
-Ehi, ehi aspetta.- Cercò di convincerla volando davanti alla finestra.
-Non puoi andartene così senza presentazione, non è regale.- le disse scherzosamente e appoggiandosi al suo bastone con tutto l’intento di non farla passare.
La regina s’innervosì.
“Mi sta dando del senza avermi chiesto il permesso!?” pensando a questo lo guardò male.
Il guardiano riprese a parlare.
-Il mio nome è Jack Frost guardiano del divertimento e il tuo, a quanto ho sentito, è Elsa.- ammise malizioso e con uno sguardo furbo.
La regina lo guardò leggermente confusa.
-Come sai il mio nome?- gli chiese cercando di capire cosa volesse dire.
Jack alzò le spalle.
-Semplice, ti ho visto nella sala da ballo. E sono rimasto deluso dallo scoprire che non hai ballato. Cioè, il primo partner era completamente svitato, ma il secondo era passabile.- ricordò.
-Mi stavi spiando?- gli chiese indignata.
Lui rise annuendo.
Quel ragazzo era davvero sfacciato!
Doveva ammettere però che era anche simpatico e divertente.
Elsa lasciò stare e continuò.
-Nonostante non siano affari tuoi con chi io balli, ti dirò che quel principe non era affatto il mio tipo.- ammise. Nessuno lo sarebbe mai stato.
-Ah…bene, e chi sarebbe il tuo tipo?- Le domandò maliziosamente e girandole in torno, senza però staccare gli occhi dai suoi.
“Uno freddo come il ghiaccio.” Rifletté lei.
Jack vedendo che non rispondeva cambiò argomento.
-D’accordo non dirmelo. Però vorrei sapere perché non balli, e non sviare con la solita scusa: “non so ballare.”- affermò lo spirito.
Elsa rimase impassibilmente seria.
-Non posso ballare e ti prego di non insistere, devo rientrare.- finì avviandosi verso la finestra.
Jack le si parò davanti.
-Ha a che fare con il segreto che non puoi rivelare?- le domandò curioso.
-Spostati!- Elsa lo scansò con forza lontano dalla finestra, cominciò a sentire i suoi poteri turbinare dentro di lei e cercò di stare calma.
Il guardiano si ritrovò alla ringhiera e con Elsa che gli dava le spalle.
-Almeno rispondimi!- le gridò Jack.
-Non devo spiegare niente a nessuno, e di certo non a te!- Ammise stringendo la maniglia della finestra, questa nonostante i guanti cominciò a ricoprirsi di ghiaccio.
Lo spiritò si sentì offeso e le rispose.
-Voglio solo sapere! Perché sei così arrabbiata?!- alzò la voce Jack.
-Tu non puoi capire!- disse decisa Elsa girandosi arrabbiata.
Come poteva capire come si sentiva? Che lei era maledetta da un dono che non poteva usare e che avrebbe fatto del male a tutti, anche a lui, se non fosse rimasta nascosta?
-Dimmelo e capirò! - Continuò avanzando verso di lei.
Elsa si disse di stare tranquilla ma non ce la fece più.
- Stammi LONTANO!- gli gridò, poi senza rendersene conto sbatté il piede a terra ed esso ricoprì il terreno con uno spesso strato di ghiaccio appuntito.
Jack saltò all’indietro atterrando sui talloni sopra la ringhiera. Era scioccato tanto quanto Elsa ma lei era più preoccupata.
Cercò di aprire la finestra ma questa era bloccata dal ghiaccio, non poteva fuggire.
Tornò a guardare Jack che si era abbassato per osservare da vicino il ghiaccio, sembrava affascinato invece che spaventato.
-È…è ghiaccio…!- ammise sorridente Jack guardandola la regina.
-Sì.- Elsa sospirò dando l’addio al suo segreto. Aveva deluso i suoi genitori, ora lui sapeva.
-E questa…- continuò togliendosi il guanto.- è neve.- finì formando dei fiocchi di neve dal palmo della sua mano.
Jack la guardò con occhi sorpresi e dolci, lei abbassò la testa sconfitta.
-Era questo il tuo segreto? Tu…tu puoi creare ghiaccio e neve?!- ammise felice, Elsa non capiva.
Cosa ci trovava di divertente nel fare male alle persone.
“Io ho fatto del male a mia sorella con questi poteri.” Si ricordò.
Jack scese dalla ringhiera volando e toccò con il suo bastone il ghiaccio, questo diventò una sottile lastra dove poter camminare.
Elsa sbiancò di colpo e sembrò che la felicità la invadesse, il giovane guardiano la guardò dolcemente.
-Io sono come te.- ammise formando alcuni fiocchi di neve dalle sue mani.
La regina ne fu molto colpita e poi finalmente sorrise, Jack volò di fronte a lei.
-Il tuo segreto è al sicuro con me. Io ti capisco…-Elsa annuì.
Lo spirito voltò lo sguardo verso il giardino reale e gli venne un’idea.
-Che ne dici di andare a divertirci?- le chiese indicando il giardino.
La regina non capì, lui la prese in braccio e volò con lei nel giardino.
Quando la posò a terra…
-Chi ti ha dato il permesso di prendermi in braccio?!- esclamò rossa.
Jack rise di gusto.
-Scusa ma volevo tanto farlo!- ammise continuando a sorridere.
Camminò un po’ per il giardino e ad ogni passo l’erba veniva ricoperta con un sottile e scintillante strato di brina.
Congelò qualche tronco di qualche albero e fece passare una leggera brezza fresca.
Andò poi verso Elsa che lo guardava confusa, le mise le mani sulle sue e fece per toglierle i guanti.
-Divertiti un po’, lasciati andare.- le suggerì.
-Jack non posso, e se qualcuno mi vede?-
Lo spirito le fece notare i grandi alberi che coprivano tutto sopra le loro teste.
-Non lo sapranno mai.- ammiccò sfilandole i guanti.
Elsa sorrise e camminò al centro del giardino.
Aveva proprio bisogno di rilassarsi e di essere libera.
Fece qualche fiocco di neve per poi passare a motivi più complessi, accompagnati da dei movimenti fluidi.
“È impossibile che non sappia ballare.” Pensò il guardiano.
Elsa si fermò quando notò Jack avvicinarsi.
-C…Cosa c’è?- chiese preoccupata ma Jack sorrideva.
Le prese le mani e le chiese:- Balliamo? Ora che so il tuo segreto non vedo perché tu non passa ballare.- Elsa divenne rosa.
-Non ho…non ho mai ballato con nessuno prima, troppa…troppa paura di congelarli.- ammise nervosa.
Jack le mise una mano sulla vita e l’altra la intrecciò con la sua.
-Tu non puoi congelarmi…- le ricordò lo spirito.
La regina esitò un attimo poi cominciarono a ballare.
La tensione tra loro due si sciolse lentamente sotto i raggi della luna piena.
-D’avvero gli altri non ti vedono?- chiese Elsa guardando Jack.
Lui annuì.
-Quindi…se qualcuno uscisse e guardasse verso di qua vedrebbe…-
-Vedrebbe la loro bella regina ballare da sola come una pazza.- dichiarò il guardiano della neve interrompendola divertito.
Elsa si fermò guardando verso la sala da ballo.
-Dovrei proprio rientrare.- ammise.
-Non vorrai sostituirmi con un altro bell’uomo spero.- disse scherzosamente Jack riferendosi al compagno di ballo.
Lei ridacchiò e lo guardò in faccia.
“Geloso?” pensò maliziosamente la regina.
-No, credo che sia impossibile.- affermò ridendo, poi s’intristì.
-Nessuno vorrebbe mai qualcuno come me.- finì.
-Non ne sarei così sicuro.- provò a dire Jack afferrandola e portandola di più contro il suo petto.
-Io sì.- ammise sinceramente.
Elsa arrossì e sorrise.
-È una proposta questa?- domandò allusiva.
Lo spirito della neve ridacchiò.
-Dovrei inginocchiarmi?- chiese mettendosi ai suoi piedi.
Elsa rise e continuò a scherzare.
-Hai l’anello?-
Jack lanciò una scia neve al dito della regina e piano piano comparì un fantastico anello splendente fatto interamente di ghiaccio.
-Eccolo.- affermò Jack sorridete.
-È stupendo…-sussurrò Elsa.
-Ora ci vorrebbe un bacio.- disse malizioso avvicinandosi alle labbra della regina.
Elsa ridacchiò prima di sussurrare:- eccolo…-
Chiusero la distanza tra loro con un singolo bacio.
Quando si staccarono Jack gliene rubò altri due.
-Sai che sei davvero sfacciato?- lo riprese in finto tono arrabbiato la regina.
Lui rise e prese un fiore, lo ghiacciò e lo diede a Elsa.
-Stai cercando di farti perdonare Jack?- gli chiese la regina prendendo il regalo.
Jack alzò le spalle.
-Un ricordo del nostro primo incontro.- ammise.
-Ma non ultimo spero.- concluse Elsa.
Il guardiano della neve sorrise.
-Non eri tu quella che mi diceva di starti lontana? Sembra sia tu ora a non riuscire a stare lontana da me…- ricordò.
La regina sospirò. Quanto era vanitoso!
-Fa che il nostro primo incontro non sia l’ultimo.- lo minacciò Elsa seria e chiudendo gli occhi con fare altezzoso.
Jack ne approfittò per andarle di fronte e darle un bacio, lei si sciolse e ricambiò abbracciandolo.
Si guardarono poi negli occhi prima di salutarsi.
Jack tornò a volare nel cielo e Elsa tornò alla sua festa rimettendosi i guanti.
Come arrivò, sua sorella si presentò con un tizio, un certo principe Hans.
Volevano la sua benedizione per il matrimonio, lei rifiutò.
-Non puoi sposare un uomo che conosci appena.- come disse questa frase le venne subito in mente Jack e la sua proposta, ma non era vera.
Si stavano solo divertendo insieme.
Non avrebbe mai trovato un altro come Jack ma non per questo l’avrebbe sposato senza conoscerlo, anche se lo amava.
-Puoi se è vero amore.- controbatté la sorella.
-Anna che cosa ne sai tu del vero amore?- le domandò scettica Elsa.
-Beh molto più di te. Tu sai solo chiudere le porte in faccia.- la riproverò Anna.
“No Anna, io conosco il vero amore. Ti ho tenuta al sicuro da me per tutti questi anni rinunciando a giocare con te per non farti del male e non è vero amore questo? Ho conosciuto una persona che mi ama davvero, che non sarebbe mai fuggita davanti ai miei poteri, anche se lui non li avesse avuti. Questo non è vero amore?” Pensò.
Poi successe tutto all'improvviso. Anna le strappò il guanto, entrambe si arrabbiarono e la regina mostrò a tutti i suoi poteri.
“Oh no! Cosa ho fatto?!” si chiese mentre scappava.
Dopo alcuni minuti arrivò sulla montagna del nord e cominciò a cantare, creò il suo palazzo, il suo vesto sexy e chiuse il castello andando a dormire.
La mattina dopo si svegliò e uscì sul balcone, si appoggiò alla ringhiera e sospirò chiudendo gli occhi.
Tutto questo le ricordava il suo incontro con Jack e nella sua mente viaggiavano pezzi sparsi di loro due.
-Quanto vorrei che tu fossi qui, mi sento così sola senza di te.- Ammise tristemente.
-Wau! Io l’ho sempre detto che sei bellissima ma così stai esagerando, quasi non ti riconoscevo.- Sentì una voce, la sua voce! La voce di Jack!
Aprì subito gli occhi per vedere che lui era lì.
-Jack!- gli gridò afferrando il suo viso e baciandolo.
Il  guardiano dovette afferrare in fretta Elsa, visto che si era buttava su di lui mentre stava volando, per non farla cadere.
La tenne sollevata per un po’ prima di farle toccare terra e ricambiare il bacio abbracciandola meglio.
Quando si separarono…
-Ehi allora ti sono mancato, e io che ne dubitavo. Questo castello lo hai creato tu?- Elsa annuì e sorrise, infine lo abbracciò.
-Jack, tu sarai sempre qui per me vero?- gli chiese preoccupata, Jack sorrise.
-Per mia sfortuna sì, cioè perché sono immortale.- dichiarò ridacchiando.
Elsa rise e poi lo guardò negli occhi.
-Jack fammi diventare come te. Non voglio lasciarti…io ti-
-Tu mi ami?- concluse Jack sorridendo.
-Chi non ti amerebbe?- gli domandò Elsa mettendogli una mano sulla guancia pallida.
-Mm…è vero. Anche io ti amo ma speravo che mi avresti tenuto un paio di anni sulle spine prima di dirmelo.- ammise malizioso.
-Se ti rendo immortale sarò tutto tuo?- le chiese.
-Sì.- lo informò Elsa con un occhiolino, lui sorrise.
-Perché non l’hai detto subito?- le domandò ironico.
Disse a Elsa di mettersi una mano sul cuore e lei lo fece, poi Jack mise la propria su quella di Elsa e lei sentì freddo dentro.
-Jack…sento freddo.- ammise stupita.
-Durerà poco.- affermò concentrato il guardiano.
-Cosa mi stai facendo?- chiese la regina un po’ preoccupata e cominciando a cadere.
Jack la circondò con le sue braccia ma ancora non si staccò da lei, solo sorrise.
-Ti sto gelando il cuore, per renderti immortale.- ammise sorridendole.
Elsa lo guardò grata.
Quando ebbe finito Jack stampò un bacio alla regina e la prese in braccio in stile sposa.
La portò dentro il castello posandola sul letto matrimoniale e la coprì con le coperte poi disse:- Ora hai bisogno di riposarti, domani ti sentirai benissimo.- le sorrise.
Elsa chiuse gli occhi e dormì.
Quando si risvegliò si sentì piena di forze e guardò Jack che dormiva accanto a lei.
Dopo un po’ anche lui si svegliò e le sorrise.
-Elsa, credo che io e te abbiamo un sacco cose da dirci.- Ammise, lei annuì e ridacchiò.
-E un sacco di tempo per conoscerci.- affermò.
Quel giorno si raccontarono molte cose di loro stessi.
Anna venne ad interromperli per chiedere scusa alla sorella. Elsa la perdonò ma non voleva tornare a casa quindi le raccontò di Jack e della sua scelta di diventare come lui.
Anna sembrò molto triste ma capì e, tornata a casa, scoprì di essersi innamorata di Kristoff, colui che l’aveva aiutata a trovare sua sorella sulle montagne. (Non c’era stata alcuna tempesta e Arendelle non era stata congelata.)
Divenne poi regina di Arendelle e sposò Kristoff.
Olaf rimase nel castello con Elsa e Jack ma ogni tanto faceva visita ad Anna con la sua padrona.
Jack e Elsa continuarono a vivere la loro felice vita immortale insieme e portarono neve ovunque la si richiedesse, solo il guardiano del divertimento e la sua regina delle nevi.
Fine.
  
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