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Autore: FeelingRomanova    25/04/2014    6 recensioni
|Un Medico In Famiglia 9| Sara x Lorenzo, accenni Giada x Tommy e Maria x Marco|
Dal testo:
“Il mio è il verde, il verde degli aghi di pino” disse Sara “Che ha di diverso dagli altri verdi?” chiese sarcastica Veronica “Ha di diverso che il pino è un sempreverde. Come una vita che non finisce, un cuore che non si ferma” rispose Sara, abbassando gli occhi “Il mio è l’azzurro, anzi, il celeste” disse Lorenzo, guardando Sara.
Lei alzò lo sguardo. Lorenzo non aveva idea se avesse capito a cosa alludeva, ma pensò che l’avesse capito, perché le gli sfiorò il palmo della mano, con gli occhi sorridenti.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il mio colore preferito sei tu. 
 
I ragazzi Martini, ovvero Elena, Tommy, Bobò e Giada, avevano deciso di fare un pic-nic in spiaggia. Incredibilmente, i nonni e Lorenzo li avevano lasciati andare senza troppe raccomandazioni, e senza far loro il solito terzo grado.
“Là mi sembra perfetto!” disse Elena, indicando un punto con una mano e schermandosi il volto per ripararsi dal sole con l’altra “Si, va bene” concordò Tommy, corrugando la fronte a causa del fastidio che gli procurava la luce del sole “Quando cominciamo a mangiare?” chiese Bobò, facendo ridere tutti “Presto Bobò, presto” disse Giada, anche lei con gli occhi ridotti a fessure.
Si trascinarono fino al punto scelto, con i piedi che affondavano nella sabbia.
Bobò lanciava in continuazione occhiate alla borsa frigorifera che portava Elena, Tommy portava l’ombrellone, mentre Giada, che all’inizio avrebbe dovuto portare la borsa con gli asciugamani, dopo i ripetuti tentativi di Bobò di papparseli, aveva acconsentito a portare la borsa con i panini.
“Bobò, basta! Sembri un animale ridotto alla fame! Ora si mangia!” disse Tommy, dopo l’ennesimo tentativo da parte del cugino di mettere le mani nella borsa di Elena “Però sono due ore che non metto niente sotto i denti!” protestò Bobò.
I ragazzi continuarono a camminare, ridacchiando e scuotendo la testa.
“Qui va bene” disse Elena, sbuffando per la fatica di trascinare le borse sulla sabbia bollente “Ok” Tommy piantò l’ombrellone e Bobò stese gli asciugamani.
 “Ora si mangia, vero?” chiese Bobò, impaziente “Ma pensi solo a quello tu!” ribatté Elena seccata “E taci! Ho fame io” i due fratelli cominciarono a battibeccare come loro solito, finché non arrivò Tommy a zittirli “Dai, adesso ci buttiamo in acqua, poi mangiamo, che dite?” propose “Va bene, ma sbrighiamoci però” acconsentì Bobò. Giada si limitò a scuotere le testa sorridente, mentre Elena sbuffò nuovamente “Bobò!” esclamò.
I ragazzi, rimasti in costume, corsero in acqua, schizzando e ridendo.
“Giada, ma tu eri mai venuta al mare?” chiese Tommy alla fidanzata, mentre Elena tentava d’approfittare dell’occasione per affogare il fratello “Una volta, mi ero trovata qui con Ivan” disse con gli occhi bassi “Ma sono contenta d’esserci tornata con te” entrambi sorrisero, per poi scambiarsi un bacio.
“E allora potrebbe diventare il nostro posto speciale” sussurrò lui “Qualunque posto è speciale con te” rispose lei.
“Hei, mi date una mano?” esclamò Elena, mentre Bobò tentava di riemergere “Dai, lascialo libero, ci sarà un’altra occasione, magari senza testimoni oculari” scherzò Tommy “Peccato” sbuffò Elena, anche se, in realtà, i due fratelli tenevano molto l’una all’altro.
Passarono circa un’altra mezz’ora a schizzarsi e a rincorrersi in acqua, poi uscirono e, finalmente, arrivò il tanto atteso momento: il pranzo.
“’inamente, no’ ‘e la faevo ‘iù” bofonchiò Bobò, trangugiando il suo panino “Bobò, ma adesso parli anche a bocca piena!” esclamò Elena, riponendo il coltello per spalmare il formaggio nella borsa frigorifera “E dai Elena, lascia perdere, aveva fame” disse Giada, addentando poi il suo panino “E comunque” disse Bobò, dopo aver finito il primo panino “Meglio murì sazio che campà digiuno” tutti risero, questa probabilmente era la filosofia di vita di Bobò.
 
***
“Tommy?” chiese Veronica, quando prese posto a tavola “E’ con i ragazzi, sono al mare per un pic-nic” spiegò Lorenzo, prendendo posto affianco a lei. Lanciò uno sguardo furtivo a Sara, che guardava i due ex coniugi con gli occhi incredibilmente spenti.
“Allora, è pronto?” protestò Libero “Che t’interessa, tanto tu sei a dieta” lo rimproverò Enrica, portando in tavola le lasagne preparata da Ave “Che dieta e dieta! Io benissimo sto! Ora dammi la mia porzione!” protestò nuovamente il nonno di casa “No, per te la zuppa d’orzo!” ribatté Enrica, mettendo una porzione nel piatto di Maria “Hai capito tesoro?” disse Libero, prendendo la mano a Palù “Vogliono mettermi a dieta, diglielo tu che il nonno ha fame!” “Va bene” disse la bimba, per poi rivolgersi ad Ave “Nonna, il nonno ha fame!” esclamò.
Enrica lanciò un’occhiata di rimprovero a Libero, non potevano contraddire Palù.
“Va bene, ma solo perché me lo chiedi tu” disse Ave, presentando la porzione che gli spettava a Libero “Però le la prima e anca l’ultima, era” disse, per poi passare a Marco.
Mangiarono chiacchierando, nonostante tra Sara, Lorenzo e Veronica ci fosse molta tensione.
Quando ebbero finito tutti si alzarono per cominciare a mettere a posto. Ormai erano circa le due.
Mentre Sara stava mettendo i piatti in lavatrice, Jonathan la chiamò.
“Zia Sara” disse “Io e Palù abbiamo voglia di torta, ce ne porti un po’?” chiese “Certo! Ma la vuoi al cioccolato?” disse Sara, chinandosi fino all’altezza del bambino “Certo!” rispose “E allora quando ho finito vi porto al bar, ma non ditelo a papà, che altrimenti si arrabbia con me” disse sorridendo e accarezzando la guancia di Jonathan. Il bambino le sorrise, entusiasta.
Veronica guardò la scena con un po’ d’invidia. Non era mai riuscita a farsi sorridere da Tommy come Jonathan sorrideva a Sara. E Sara era la zia di Jonathan. Riusciva a farlo sorridere, ridere, era stato malato, di recente, e Sara non lo aveva abbandonato un attimo, rimpinzato di torta al cioccolato e coccolato finché il bambino non era guarito. E lei, dopo 16 anni, non era ancora riuscita a farsi ascoltare e voler bene da Tommy.
Questo era il motivo principale del suo odio. Sara era quello che lei non riusciva ad essere. Sarebbe stata una madre perfetta e sarebbe probabilmente stata, la futura compagna di vita di Lorenzo, a giudicare dalle occhiate che si scambiavano.
“Perché mi dovrei arrabbiare?” scherzò Marco, avvicinandosi ai due “Niente che riguarda le torte al cioccolato” rise Sara “Se voi due” cominciò Marco “Tre!” lo corresse Jonathan “Ecco, ancora peggio, se voi tre andate ancora a trafugare torta al cioccolato dal bar vi tolgo il gelato” minacciò Marco “No, il gelato no!” Sara fu la prima a protestare.
Un’altra cosa che a Veronica dava fastidio. Lorenzo l’aveva rimpiazzata con una bambina. Sara era incredibilmente infantile, ai suoi occhi, eppure si era innamorato.
“Dai papà! Non il gelato!” lo pregò Jonathan “Va bene, ma è l’ultima volta” disse Marco, sorridendo al figlio “Certo!” disse sorridendo Sara “Guarda che il naso ti sta diventando più lungo della proboscide di un elefante. Jhonny, ti augurò di non diventare come la zia da grande” disse prendendolo in braccio e cominciando a fargli il solletico.
Sara fece la faccia offesa e prese a farlo al fratello, il solletico.
Bambinesca fino al punto di finire a fare il solletico al fratello maggiore, ma tanto l’aveva già vista farlo a Lorenzo.
“Dai, andiamo prima che papà ci veda!” disse Sara, incitando i bambini a seguirla, nonostante Marco fosse esattamente  davanti a lei “Dopo facciamo i conti” disse Marco, con un sorriso divertito sul volto.
Sara e i bambini uscirono. Tornarono poco dopo, i bambini avevano la bocca sporca di cioccolato, così Maria li portò a lavarsi.
 
***
“Tommy, va tutto bene?” chiese Giada, sedendosi affianco a lui. Elena e Bobò erano ancora in acqua.
“Si, certo” rispose lui “Sarà, ma non ti ho mai visto così” ribatté la ragazza “Bhé… si tratta dei miei. Mia madre e mio padre… non so, sono strani. Da quando mamma sta da noi, però, lo sono ancora di più” “Strani? Strani come?”
“Non so… distanti. E’ la volta buona che non di parlano più”
“Le cose si risolveranno. Basta che te lo fai promettere da Libero, per me ha funzionato”
Tommy sorrise. Non sapeva se Giada pensasse davvero quello che aveva detto, ma il suo sorriso gli bastava per tornare a stare bene.
“Tanto finché ci sei tu le cose non possono andare male” disse, prima di darle un altro bacio.
Quando si allontanarono si guardarono, sorridenti “Dici davvero?” chiese Giada, mordendosi il labbro “Ti ho mai mentito?” rispose lui. Giada scosse la testa. “No” si avvicinarono di nuovo, erano a pochi centimetri l’uno dall’altra.
“Sapete che ore sono?” chiese la voce di Elena. I due si allontanarono bruscamente, ma sorrisero ad Elena, in fondo non aveva fatto niente.
“Si sono le… le sei e mezza, se non ci vengono a prendere prima potremmo riuscire a vedere il tramonto” disse Tommy guardando Giada. Lei sorrise.
“Sarebbe bello, ma io alle nove devo essere da Luca, ceno da lui” disse, prendendo posto affianco a loro “Tu ceni fuori?” disse Bobò, tornato anche lui in quel momento “E i nonni lo sanno? Guarda che se non lo sanno mi fanno il terzo grado, mi ricattano quelli sai?” “Tranquillo, lo sanno” rispose Elena, sbuffando “E poi di cosa ti possono minacciare?” “Di una dieta, ad esempio” rispose Tommy, facendo ridere tutti.
“Voi ridete, tanto a voi che importa? Non siete voi che siete minacciati di fare la fame!”
 
***
 
“Ci vediamo dopo, io e Veronica andiamo a prendere i ragazzi” disse Lorenzo, infilando la giacca “Lorenzo, mi dai un passaggio, devo andare da un amico e tu sei di strada, sai che non sono un asso al volante” disse Sara.
Un altro sguardo velenoso la raggiunse, sempre da parte di Veronica, ma lei non sembrò accorgersene. Dal canto suo, nemmeno Lorenzo sembrava essersene accorto.
“Devi vederti con Stefano?” chiese. Una volta le poneva questa domanda perché era geloso, ora in realtà non sapeva perché l’avesse fatto. “No, con un altro amico, il Dottor Savino” rispose Sara, abbassando per un attimo gli occhi. Lorenzo, sentendo il nome del misterioso medico, acconsentì.
“Certo, va bene, allora andiamo?” disse. Veronica annuì, lanciando occhiate di fuoco a Sara, mentre la donna dagli occhi celesti, invece, si avviò tranquilla verso la porta, sempre con il suo sorriso raggiante sulle labbra.
 
***
“Eccoli! Sono in acqua” disse Lorenzo, quando arrivarono. Sorrise. Era contento di veder il figlio sereno.
“Guarda! Ci sono Lorenzo, Sara e Veronica!” esclamò Bobò, indicandoli “L’acqua è fantastica, potrebbero buttarsi” osservò Giada “Ma non hanno i costumi” disse Elena, un po’ delusa “Vabbé, dai, chiamiamoli” così dicendo, fece segno con la mano ai tre di unirsi a loro.
“Dai andiamo!” esclamò Sara, che si era già tolta i decolté “In acqua? Con i vestiti?” disse sbigottita Veronica “Lo ha già fatto, quindi si” rispose per lei Lorenzo, con un sorriso divertito “Bhé, se voi non volete venire peggio per voi, io vado” disse Sara, prendendo a correre “Arrivo!”
Lorenzo la guardava, mentre correva, sollevava la sabbia il vestito celeste svolazzava allegro e i capelli venivano spettinati dal vento.
Sara che correva verso il mare le ricordava la volta in cui erano andati insieme a prendere Tommy ed Elena.
Si buttò in acqua, accolta dai ragazzi, in un attimo il bel vestito azzurro si fece blu, a causa dell’acqua.
Cominciarono a schizzarsi, e questo alimentò maggiormente l’odio che Veronica nutriva verso Sara.
Vederla lì, con i ragazzi, con Tommy, che si divertiva la faceva rodere dentro. I ragazzi si divertivano con lei. Stavano ridendo. Se un ragazzo non ti sopporta non ti parla, almeno un ragazzo come Tommy, e proprio lui, proprio suo figlio, in quel momento si stava schizzando con Sara.
“Non so cosa vuoi fare, ma io li raggiungo” disse alla fine Lorenzo, tolse la giacca, scarpe e calze per poi lanciarsi anche lui in una corsa verso il mare.
Appena entrato prese Sara di peso e la ributtò in acqua, per poi rigettarsi in acqua. Lei riemerse ridendo, ma poi lo prese per un braccio e lo trascino in acqua, e continuarono a rincorrersi, con anche i ragazzi, per poi prendere a schizzarsi.
Veronica guardava la scena.
Si era pentita d’aver lasciato Fabio. Sarebbe stato meglio rimanere con lui, piuttosto che farsi rubare il proprio uomo da una ragazzina troppo cresciuta. Aveva scelto di nuovo Lorenzo e lui, correndo verso il mare, verso Sara, le aveva confermato che la sua scelta non era lei. Era Sara Levi, la donna, la ragazzina, che le aveva portato via l’amore del figlio, l’amore del marito e l’aveva costretta a lasciare il suo compagno. La donna, la ragazzina, che le aveva distrutto al vita.
 
***
“Ma dove sono finiti Lorenzo e gli altri?” domandò Libero, mentre guardava la pentola dove le fettuccine che stava preparando Ave stavano cuocendo “Mi ha appena chiamato Sara, torneranno un po’ più tardi, vogliono vedere il tramonto” rispose Marco, riponendo il cellulare in tasca “Dovresti portarmi anche tu, ogni tanto, a vedere il tramonto” lo stuzzicò Maria “Ah, io dovrei portarti a vedere il tramonto?” disse Marco, avvicinandosi alla moglie “Si, e lo farai” disse Maria, prima di sfiorargli le labbra.
“Mamma, ti ho fatto un disegno” disse Palù, mostrandole il foglio “E’ bellissimo amore!” disse la madre, chinandosi a guardarlo “Siamo noi a casa, tu, papà, Jonathan, nonno Libero, nonna Ave, nonna Enrica, Annuccia, Emiliano, Elena, Tommy, Bobò, Giada, io, zia Sara e Lorenzo” spiegò la bambina, indicando le figure “Ma è bellissimo! Però, ti sei dimenticata Veronica” disse Maria. La bambina la guardò, come a rimproverarla.
“Non me lo sono dimenticata, non l’ho messa” rispose Palù. Tutti si guardarono. Possibile che addirittura Palù percepisse la distanza tra Veronica e Lorenzo?
“Perché?  Veronica è la principessa di Lorenzo” disse Marco, cercando di convincerla che anche Veronica era parte della famiglia “Non è vero,  zia Sara la principessa di Lorenzo!” ribatté la bambina “Lo vado ad appendere in camera?” chiese poi alla mamma “Si, si, vai amore” rispose Maria, guardando Marco sconvolta.
 
***
 
“Guarda che bello” disse Sara, guardando il sole che tramontava.
“L’arancione è il mio colore preferito” commentò Giada, osservando abbracciata a Tommy lo spettacolo “Il mio è il rosso, invece” disse Tommy, per poi darle un bacio sulla fronte.
“Il mio è il verde, il verde degli aghi di pino” disse Sara “Che ha di diverso dagli altri verdi?” chiese sarcastica Veronica “Ha di diverso che il pino è un sempreverde. Come una vita che non finisce, un cuore che non si ferma” rispose Sara, abbassando gli occhi “Il mio è l’azzurro, anzi, il celeste” disse Lorenzo, guardando Sara.
Lei alzò lo sguardo. Lorenzo non aveva idea se avesse capito a cosa alludeva, ma pensò che l’avesse capito, perché le gli sfiorò il palmo della mano, con gli occhi sorridenti.

 
Angolo autrice:

Ciao!
Sono Supernova_151, ma potete chiamarmi Supernova!
Sono nuova su questo fandom, ma seguo Un Medico In Famiglia da una vita, e mi sono innamorata di Sara e Lorenzo, così ho deciso di scrivere questa fanfic su di loro.
Forse non è uno dei miei scritti migliori, ma spero vi sia piaciuto!
Un bacio,
Supernova
  
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