Anime & Manga > Cyborg 009
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Autore: michiredfox    19/07/2008    1 recensioni
Una notte fredda... ricordi di un tempo ormai trascorso... nostalgia di quello che potrebbe essere e non è stato... sulle note di T. Ferro.
Genere: Romantico, Malinconico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Françoise Arnoul, Joe Shimamura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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G

 

Ricorderò e comunque anche se non vorrai
Ti sposerò perché non te l' ho detto mai
Come fa male cercare, trovarti poco dopo
E nell' ansia che ti perdo ti scatterò una foto…
Ti scatterò una foto…

 

La notte è lunga, quasi interminabile… non riesco a dormire… dalla mia finestra posso vedere il cielo nero come la pece… nero come il mio cuore…

Vorrei che tu fossi qui, accanto a me, come una volta ricordi? Quando ancora esisteva la squadra… può sembrare assurdo, ma mi mancano i giorni in cui combattevamo contro i Fantasmi Neri, almeno allora ti avevo al mio fianco…

Sono stato uno stupido a lasciarti, tu che sei stata l’unica persona veramente importante nella mia vita…

Mi manchi Françoise, non avrei mai pensato di provare una sofferenza così grande da quando te ne sei andata… ma in fondo è stata solo colpa mia, potevo fermarti e non l’ho fatto… ricordo ancora il tuo sguardo quando, prima di partire, mi hai chiesto: “Non hai nient’altro da dire Joe?”. Avevi le lacrime agli occhi…

In quell’istante avrei tanto voluto dirti “Resta qui con me, io ti amo e voglio trascorrere il resto dei miei giorni insieme a te…” invece dalla mia bocca è uscito un patetico “Buon viaggio”… e adesso due continenti interi ci separano…

Perdonami per averti allontanata… so di averti provocato un grande dolore, ma voglio pensare di aver fatto la cosa giusta per te… ti ho dato la possibilità di rifarti una vita, di avere una famiglia… mi fa male pensare che forse ora c’è qualcun altro vicino a te, ma dovrò imparare a convivere con quest’angoscia…

 


Ricorderò e comunque e so che non vorrai
Ti chiamerò perché tanto non risponderai
Come fa ridere adesso pensarti come a un gioco
E capendo che ti ho perso
Ti scatto un' altra foto

 

Chiudo gli occhi… il sonno non arriva… sopraggiungono invece i ricordi… nostalgie e rimpianti del tempo passato… avrei dovuto prendere decisioni diverse allora… non dimenticherò mai la nostra avventura nella giungla… sembra trascorso un secolo, invece sono solo due anni… allora mi hai aperto il tuo cuore ed io che cosa ho fatto? Ho continuato a far finta di niente, nonostante tutto l’amore che anch’io provavo e continuo a provare per te…

Buffo… prima pensavo che essere trasformati in una macchina significasse perdere la capacità di avere sentimenti umani, invece è proprio da quando sono un cyborg che ho sperimentato tutte le emozioni possibili… amore, dolore, felicità, allegria… e tutte hanno te come protagonista…

Ho nostalgia del giorno in cui mi dicesti “Ancora non hai capito quello che sento per te? Che cosa devo fare per farti capire che ti amo, che non ho mai amato nessuno in questo modo in tutta la mia vita?” Dio santo, anch’io… anch’io Françoise, e invece “I cyborg non possono amare, 003! E’ il nostro destino… non abbiamo scelta!”

Da quel momento non mi hai più rivolto la parola…


Perché piccola potresti andartene dalle mie mani
Ed i giorni da prima lontani saranno anni

 

Ora sei lontana da me… mi conforta solo il pensiero che nella tua adorata Parigi potrai nascere di nuovo, magari non subito… forse ci vorrà del tempo, ma sono sicuro che tornerai ad essere di nuovo felice…



E ti scorderai di me
Quando piove i profili e le case ricordano te
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te
Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire

Probabilmente non ti dimenticherai presto di me, così come io non posso scordarti… ma il tempo aiuta a sopportare le sofferenze e i dispiaceri… spero solo che tu mi rammenti un giorno e che tornino alla tua memoria solo cose piacevoli e non le tribolazioni che ti davo…

Mi volto verso la finestra di casa mia… ha iniziato a piovere… sono le cinque del mattino… un’altra notte insonne… a questo punto tanto vale alzarsi…

Voglio uscire… infilo il soprabito, apro la porta e mi ritrovo sotto la pioggia… alzo gli occhi sul cielo di Tokyo… le gocce d’acqua cadono lente e insistenti… sorrido… anche la volta celeste è partecipe del mio tormento…

Vorrei tanto che questa lieve pioggerellina lavasse via il mio dolore, insieme a tutto il male che ti ho fatto… sarebbe così semplice…

 


E riconobbi il tuo sguardo in quello di un passante
Ma pure avendoti qui ti sentirei distante
Cosa può significare sentirsi piccolo
Quando sei il più grande sogno il più grande incubo

 

Cammino per le strade della città… com’è silenziosa a quest’ora del mattino… osservo il mondo intorno a me… le case, i palazzi, hanno le finestre chiuse, segno che molti sono ancora tra le braccia di Morfeo… molti, ma non tutti…

Continuo a percorrere lentamente le vie di Tokyo… nella più completa solitudine… mi guardo in giro… i panettieri ed i fornai sono già all’opera… gli operai delle fabbriche in coda ad aspettare il tram…

Potrebbe essere tutto così semplice… alzarsi presto al mattino, andare a lavorare, tornare a casa la sera da moglie e figli… avrei tanto voluto che il destino avesse in mente questo per noi due, Françoise… purtroppo non è andata in questo modo…



Siamo figli di mondi diversi una sola memoria
Che cancella e disegna distratta la stessa storia

 

In fondo in fondo va bene così… che cosa avrei potuto darti io? Un ex-teppista di strada… tu devi avere il meglio dalla vita… e soprattutto devi avere tutto quell’amore che io non ho mai saputo esprimerti…


E ti scorderai di me
Quando piove i profili e le case ricordano te
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore con te
Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire

Accidenti… ma da quanto tempo sto camminando?… guardo distrattamente l’orologio… le sei e mezza… più di un’ora… sarà meglio tornare indietro…

La pioggia non accenna a diminuire, anzi… sta addirittura aumentando d’intensità… sono bagnato fradicio, ma non mi interessa affatto…

Percorro le stesse strade al contrario… adesso la città è in pieno movimento… è incredibile quanto possa modificare il suo aspetto in così poco tempo…

Due giovani mi passano vicini… hanno gli zaini sulle spalle… sicuramente sono due studenti che stanno andando a scuola… si tengono per mano sorridendo…

Guardando quei due ragazzi, una fitta di violento rimpianto si impossessa nuovamente di me…

 


Non basta più il ricordo
Ora voglio il tuo ritorno…
E sarà bellissimo
Perché gioia e dolore han lo stesso sapore
Lo stesso sapore con te
Io Vorrei soltanto che la notte ora velocemente andasse
E tutto ciò che hai di me di colpo non tornasse
E voglio amore e tutte le attenzioni che sai dare
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire
E voglio indifferenza semmai mi vorrai ferire….

 

Non ce la faccio più… dovunque mi volto ti vedo… sto vivendo nel tuo ricordo e capisco perfettamente che non mi basta più… vorrei tanto tornare a casa e trovarti lì ad aspettarmi… come un secolo fa ormai…

Ma che diavolo vado a pensare… so benissimo che è impossibile…

Nel frattempo, sono quasi arrivato… giro l’angolo di strada che porta alla mia abitazione, frugo nelle tasche del soprabito e tiro fuori le chiavi della porta… alzo gli occhi e…

Non può essere vero… tu sei lì… davanti a me… sul viso hai un sorriso splendente… sembra quasi che tu sia felice di vedermi… oddio, non mi sono mai reso conto come in questo momento di quanto sei bella …

Ma no… sto immaginando tutto… tra poco mi sveglierò nel mio letto e scoprirò che è stato solo un sogno… ma… sembri davvero così reale…

Ho paura ad avvicinarmi a te, timore che tu possa scomparire di nuovo dalla mia vita…

Improvvisamente, ti vedo muovere un passo verso di me e pronunciare il mio nome: “Joe… sono io…”

“Fran… sei proprio tu?”

Un cenno di assenso…

“Sono venuta soltanto per dirti una cosa Joe, e poi… se lo vorrai… sparirò per sempre dalla tua vita e ti do la mia parola che non mi rivedrai mai più…”

Oh no… non voglio…

Lei fissa i suoi occhi dentro ai miei… è come se leggesse nel più profondo della mia anima, poi… poche, semplici, sillabe: “Abbiamo tutti la possibilità di scegliere… ed io ho scelto di amarti…”

Non so che cosa dire, affiorano in me i ricordi di quando ti ho lasciata andar via… finora mi ero sempre crogiolato nel mio dolore, convinto che solo sopportandolo stoicamente avrei potuto espiare tutto il male che ti ho fatto… solo adesso capisco quanto anche tu hai sofferto… anche tu non riuscivi a dormire di notte pensando a me…anche tu cercavi negli occhi delle altre persone qualcosa che ti ricordasse me…

Ma ora sarà diverso, ora so che cosa voglio… non farò più gli stessi errori… non ti perderò un’altra volta… prendo il tuo viso tra le mani… “Non rovinerò di nuovo tutto… te lo prometto”

Il tuo volto si illumina di felicità… mi getti le braccia al collo… è bellissimo poterti tenere ancora stretta a me…

Restiamo così non so neanch’io per quanto tempo, poi… delicatamente… lei si stacca da me “Che ne dici di farmi visitare casa tua?”

Annuisco… d’ora in poi sarà anche la sua casa… la vita mi ha dato un’altra occasione…

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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