Anime & Manga > Mermaid Melody Pichi Pichi Pitch
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Autore: Kobi    26/04/2014    2 recensioni
|Coco pov!| Nonsense senza limiti (?)|Forse OOC|1277 parole| Prima fic sul questo fandom, siate clementi| Ripubblico per colpa di vari problemi|
Tratto dal testo:
~Poggio un dito su di essa e, mentre l'allontano dal mio viso, il volto della principessa sirena dalla perla arancione compare davanti ai miei occhi gialli lucenti.
–Coco-san! Codice V.A.M.I.S.P.P.T.! Vieni subito!
Seira mi urla letteralmente in faccia, sgrano gli occhi aprendo leggermente la bocca. Dopo un paio di secondi il mio cervello si sveglia, riportandomi alla realtà.
–Arrivo subito, Seira-chan!
Annuiamo contemporaneamente chiudendo gli scrigni.~
Genere: Comico, Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Coco, Seira
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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**Codice V.A.M.I.S.P.P.T.?**
 
Muovo la mia coda lentamente, beandomi del contatto del mare con la mia pelle chiara che si sposa benissimo con il giallo.
Mi lascio andare ad un sospiro di sollievo sapendo che, dopo Gaito e Mikeru non ci sia un'altra minaccia da combattere, ergo sono in vacanza.
Il mondo marino, e quello terrestre, è in pace e tutti i castelli sono ritornati magici e imponenti come sempre, e Seira è tranquilla e pimpante, come una bambina dovrebbe essere.
Ci incontriamo spesso e ci siamo aiutate a vicenda a superare la morte di Sara, adesso siamo diventate più che migliori amiche, sorelle credo sia più opportuno.
Andiamo spesso a fare shopping, e ci divertiamo un mondo a provare vestiti, accessori, cappelli e chi più ne ha più ne metta!
Mi manca tanto, adesso è in una meritata vacanza da tutti i suoi impegni da nuova principessa dell'Oceano Indiano, in Italia.
Mi aveva pregato di venire con lei, ma ho rifiutato sapendo di perdere una bellissima vacanza in sua compagnia tra tutti quei negozi di alta moda.
Ma voglio restare qui, questa volta, a contemplare l'infinito Oceano.
Il sorriso che avevo stampato sulle labbra scompare notando che lo scrigno della mia collana brilla, facendomi trasalire.
Arresto la mia corsa sfilandomi la collana e prendendola in mano; apro il cofanetto con delicatezza fissando la mia amata perla gialla, che sembra fatta d'oro puro.
Poggio un dito su di essa e, mentre l'allontano dal mio viso, il volto della principessa sirena dalla perla arancione compare davanti ai miei occhi gialli lucenti.
–Coco-san! Codice V.A.M.I.S.P.P.T.! Vieni subito!
Seira mi urla letteralmente in faccia, sgrano gli occhi aprendo leggermente la bocca. Dopo un paio di secondi il mio cervello si sveglia, riportandomi alla realtà.
–Arrivo subito, Seira-chan!
Annuiamo contemporaneamente chiudendo gli scrigni.
Muovo la mia coda gialla come se non ci fosse un domani, cosa che potrebbe tranquillamente accadere se non mi sbrigo ad arrivare lì.
Nuoto come se mi stessero inseguendo un miliardo di ragazzi corteggiatori. Pensando questo rabbrividisco, stringendomi in un auto abbraccio nuotando sempre più veloce.
Dove aver attraversato vari oceani e aver travolto cinque sirene dalla coda verde, otto dalla coda rosa e tre della coda blu arrivo in Italia.
Emergo dall'acqua e mi assicuro che non mi veda nessuno.
Fortunatamente ci sono solo delle ragazze che chiacchierano sulla spiaggia, una coppia di anziani che dormono sotto un ombrellone e tre ragazzini che giocano a calcio.
Ghigno ed esco dall'acqua trasformandomi il più velocemente possibile.
La mia coda scompare facendo spazio a due snelle e agili gambe, che mi permetteranno di camminare come un essere umano.
Agito un pugno in aria urlando –Yatta!*– cosa che ha infastidito i nonnetti  che dormivamo beatamente.
Mi gratto la guancia, nervosamente, balbettando delle scuse e corro verso il negozio che la perla mi sta indicando.
Un GPS sottomarino ... Mi piace!
Mentre corro, sistemo con gesto secco della mano la mia frangia e porto indietro i capelli biondi; osservo la grande città che identifico come Napoli, e sorrido alle vista di tutte le bancarelle che si stagliano ai lati della grande piazza.
–Mi scusi! Mi dispiace!
Cerco di farmi largo tra la folla che si è creata in strada giusto mentre stavo per passare io.
Ovvio, sono o non sono la principessa più sfortunata di tutte?!
L'italiano è difficile, meno male che una mia amica me l'ha insegnato da piccola.
Dopo un po' riesco ad arrivare al negozio: elegante e dall'insegna colorata e luccicante. 
Varco la soglia e, con occhi scintillanti, mi addentro tra i miliardi di scaffali contenenti abiti dalla A alla Z, tutti differenti.
Dopo una decina di minuti mi ritorna in mente il mio obbiettivo ...
Cavolo, avevo dimenticato Seira!
Poggio una mano sulle labbra mordendomi la guancia nervosamente; mi aggiro nel grande e spazioso negozio scorgendo, poi, una figura un po' bassa dai capelli arancioni: Seira.
–Seira-chan! Eccomi!
Arrivo a passo veloce verso di lei, mostrando uno dei miei migliori sorrisi.
–Ti ho vista mentre ti aggiravi tra gli scaffali, Coco-san! Avevi dimenticato!
Calpesta il piede a terra, gesto che fa' spesso quando è arrabbiata.
Mi scuso cercando di cambiare argomento, cosa che mi riesce perfettamente; poi mi mostra quello per cui sono venuta fin qui.
–Allora, che ne dite?
La commessa, una donna all'incirca su ventiquattro anni con occhi castani e capelli, in uno chignon, biondo cenere, ci pone la domanda gentilmente, facendo un sorriso luminoso.
Noi rispondiamo, dopo esserci guardate negli occhi per un secondo, con un affermazione.
Paghiamo e usciamo felici dal grande negozio salutando educatamente la commessa, scoperta poi in seguito con il nome di 'Haruna'.
–Missione V.A.M.I.S. P.P.T. completata! 
Esclama entusiasta Seira, trascinandomi nell'albero dove alloggia.
Arriviamo e mi ritrovo davanti un imponente albergo a sei stelle, molto lussuoso; le mura sono avorio, l'interno bianco panna mentre la moket (?) rossa, che dà la sensazione di star camminando su un tappeto del medesimo colore. Mobilio moderno e personale simpatico e gentile.
Arriviamo in un batter di coda nella camera della principessa dalla perla arancione e apriamo la busta, contente.
Lo provo subito, fondandomi in bagno; lo indosso in poco tempo, uscendo subito dopo.
–Welalà! Allora, la missione V.A.M.I.S.P.P.T. riuscita?
Esclamo felice, mettendomi le mani sui fianchi.
–Eccome! Stai benissimo! Ma ... Potresti ripetermi che significa V.P.T.M.I. ...?
–Seira-chan! Ma come, te l'ho ripetuto mille volte! V.A.M.I.S.P.P.T. significa: Vestito. Alla. Moda. In. Saldo. Perfetto. Per. Te!
Scandisco tutte le parole facendole l'occhiolino e schioccando le dita. Seira se ne esce con un "Oh sì, ora ricordo!" è batte le mani, senza un motivo apparente.
Mi specchio e osservo il vestito, molto semplice: ha delle spalline bianche, lungo fino alle caviglie, un po' largo su fianchi, color dell'immenso cielo stellato. Il corpetto metto leggermente in risalto il mio seno, non molto prosperoso, e la gonna è quasi a campana. Con il completo ci sono anche delle ballerine, nere, e tre bracciali argentati.
Prendo l'arancia per le mani e, ridendo, giriamo in cerchio, cantando a squarcia gola una canzone a caso, cambiandole praticamente tutte le parole.
–Sì, è perfetto per me! Ne è valsa la pena nuotare fin qui!

*Yatta significa "evviva!", si usa quando un qualcosa è andato a buon fine.

.:Angolo marino:.
Salve,
Io sono, come potete vedere, Kori no tamashi ovvero Reby!
Ma chiamatemi con un nome a vostro piacimento :3
Questa è la mia prima fic su questo fandom, vi prego di scusarmi se sarà penosa, ma è quello che è. owo
Spero di averle rese abbastanza IC, non ricordo molto, mi sono dovuta documentare ... Ho messo l'avvertimento, così siamo tutti felici. ^^"
Buh, spero vi piaccia, e scusate il pessimo editor.
Alla prossima ~
Reby xx
 
  
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