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Autore: Narii    26/04/2014    0 recensioni
Niente più tristezza,paure,insicurezze. Niente più incubi. Questo era l'inizio di un nuovo sogno.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Nonsense | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Scolastico
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Fin da piccolo mi sentivo diverso,frastornato,debole,isolato. Col tempo le cose non cambiavano,non sono diverse nemmeno adesso,a sedici anni. "Il ragazzo dai mille problemi" ero per gli altri. Era così distruggente sentirli ridere alle mie spalle,a causa di questo mio bipolarismo che non smetterò mai di maledire. Non ero molto amato,lo si vedeva chiaramente. Le cose cominciarono a cambiare quando mi trasferii in Ohio1. Conobbi gente nuova,con meno pregiudizi. Il ricordo che più di tutti mi sta a cuore è quello di quel due gennaio. Non mi sarei mai aspettato di conoscere una tale perfezione di persona. Era un ragazzo come tanti,bello,alto,popolare..il ragazzo ideale di tutti. Era fin troppo chiaro che non potesse interessarsi ad uno come me..fino ad un certo punto. Dennis mi chiese di uscire esattamente un giorno dopo che io vidi il suo splendido sorriso così da vicino. Uscire frequentemente con una persona,scambiandosi sguardi,parole e sorrisi dolci ed intensi,è necessario per innamorarsi?per me lo è stato. E' bastato un attimo. E' bastata una frazione di secondo e mi ero già perso nei suoi occhi. 
Mi chiamo Rosario,e questa è la mia storia.



CHAPTER ONE; L'inizio di un nuovo sogno.

Era tutto un disastro quel giorno,avevamo gli scatoloni fino al collo! Il solo pensiero di dover svolgere tutti quei lavori in così poco tempo alias due giorni mi faceva venir voglia di scomparire,ma per fortuna dalla bocca di mio padre uscirono le parole che speravo dicesse da circa mezz'ora. 
"Rory,puoi uscire se ti va." disse,accennandomi un sorriso. 'Se mi va?' pensai. 'Mi prendi in giro,vecchio?Io fuori ci resto anche la notte!'. Mentre mia madre passava la vidi sorridere,evidentemente doveva aver notato quell'espressione da ebete che avevo in quel momento.
"Grazie,papà." mi limitai a dire,sorridendogli sinceramente,camminando verso il lungo corridoio che mi divideva dalla porta. Passai davanti a quello specchio situato al centro del corridoio scuro, per sistemarmi i capelli. Non l'avessi mai fatto. Cominciai a pensare tutte le cose negative che avevo sempre in mente quando vedevo il mio riflesso,tanto che sentii gli occhi pizzicare,ma non avrei pianto,non più. L'avevo promesso a lei. Scossi un po la testa,per poi portare all'indietro il ciuffo nero corvino. Mi guardai un'ultima volta,sospirando,per poi avvicinarmi alla porta. Feci per aprirla,ma mi bloccai. 'e se dovessi incontrare qualcuno a cui non dovessi piacere?' stetti un attimo a pensare,ma scossi il capo,spingendo la maniglia verso il basso per poi uscire di casa. Chiusi la porta e guardai la strada,era deserta. Non c'era nessuna macchina,giusto delle persona che passeggiavano tranquillamente. Di fronte c'era una casa piccola,era graziosa e piena di fiori,c'era un giardino molto grande,sorvegliato da un grosso cane. Sorrisi e pensai di andare ad accarezzarlo,ma un po avevo paura,quindi non diedi importanza e feci dei passi in avanti. Osservavo tutti mentre si stringevano nei propri cappotti,erano strani. Sembravano quasi congelarsi. Sì,erano gli inizi di Gennaio,ma non faceva così tanto freddo. Venni disturbato dai miei pensieri da un enorme tuono. Alzai gli occhi al cielo,notando delle nuvole grigie spezzate dalla luce dei lampi. Capii che era meglio prendere l'ombrello,e così feci. Cominciai a camminare guardando di fronte a me,mentre scorgevo in lontananza un parco giochi,dove c'era un bambino solo, seduto su una di quelle panchine rovinate. Guardarlo mi metteva tristezza e malinconia,quindi distolsi lo sguardo e continuai a camminare. Sentii una gocciolina cadere sul mio naso,così portai una mano di fronte a me per capire se stava cominciando a piovere,infatti essa venne bagnata da altre gocce di pioggia. Aprii l'ombrello e feci per tornare indietro,ma in quel momento vidi un ragazzo che correva,cercando di ripararsi dalla pioggia con un pezzo di cartone. Ci riflessi un po,ma decisi di andare ad aiutarlo. Correva nella mia direzione,ed io nella sua.
"Ti starai bagnando tutto,vieni qui!" dissi porgendogli la mano. Lui mi guardò e sorrise,togliendosi le cuffiette, afferrando la mia mano. Lo tirai sotto l'ombrello.
"Grazie mille,davvero,non so come avrei fatto.." mi guardò con aria innocente e mi sorrise. Non mi ero accorto di quanto fosse carino. Arrossii leggermente e gli sorrisi facendogli un cenno con la testa. 
"Mi dici dove abiti?Dai ti ci accompagno." gli sorrisi nuovamente,mentre camminavo guardandolo con la coda dell'occhio. Notai che si era piegato per stare sotto l'ombrello,quindi lo alzai un po. Era molto più alto di me. 
"Abito lì,infondo alla strada." disse indicandomi casa sua. Era molto vicino a casa mia,pensai sorridendo. Lui mi guardò per poi ridere. Girai il viso nella sua direzione guardandolo con aria confusa. 
"Sei arrivato a salvarmi,cosa sei,un angelo?" mi guardò,con un sorriso che mi fece sciogliere. Accennai una risatina,tornando a guardare davanti a me. Mi stava guardando,ed io non potevo fare a meno che arrossire e fantasticare su cosa sarebbe potuto succedere. Lui mi fermò.
"Ecco,quella è casa mia!" disse,indicandomi una villetta,quella villetta. La stessa villetta che avevo visto una volta uscito di casa.
"Sei serio?Abiti lì?" mi girai guardandolo,sorridendo come non avevo mai fatto. Lui mi sorrise ed annuì.
"Io abito proprio di fronte a te!" continuai,indicando la mia nuova dimora. Lo vidi molto felice per la notizia,mi guardò e mi sorrise.
"Ci vedremo spesso allora!" disse. Sorrisi all'idea. Lo accompagnai fino al cancello,si mise di fronte a me mentre mi guardava. 
"Devi proprio andare?" mi chiese,aggrottando la fronte. In effetti non avevo alcuna voglia di allontanarmi da lui,avrei voluto stare un altro po sotto la pioggia con lui accanto. 
"Non ho un orario,ma ci siamo appena trasferiti..quindi resterò un po qui intorno, non mi va proprio di tornare a casa a disfare le valigie." dissi ridacchiando. Lui mi guardò e rise insieme a me.
"Beh,potresti..ti va di entrare?" mi chiese tutto sorridente,con gli occhi pieni di speranza. Ci pensai su e gli dissi di sì,lui mi prese a braccetto. Sentii il cuore battere forte,mi sentii un po in imbarazzo. Mi portò in soggiorno dove c'era una donna,seduta sul divano a leggere riviste. Era molto bella,doveva essere la mamma,in effetti si somigliavano molto. 
"Mamma,lui è.." mi guardò spaesato per un secondo. Gli sussurrai 'Rosario' ridendo silenziosamente. 
"Lui è Rosario!" disse subito alla madre. "Mi ha salvato dalla pioggia." rise,guardandomi. La madre alzò lo sguardo per poi guardarmi,mi sorrise. 
"E' il tuo.." il figlio la bloccò subito.
"No,mamma..l'ho appena conosciuto,si è trasferito da poco." disse,timidamente. La madre sospirò e sorrise. Si alzò venendo nella mia direzione,mi pizzicò la guancia e le sorrisi arrossendo di poco. 
"Devi scusare Dennis..è sempre così frettoloso,fa tutto di fretta." disse,guardando il figlio,mentre lui rideva. Dennis? Era questo il suo nome? Ma allora di perfetto aveva proprio tutto. 
"Non si preoccupi signora,avevo davvero bisogno di un nuovo amico. Non conosco nessuno.." Le dissi. Mi sorrise,scompigliandomi i capelli.
"Ma non chiamarmi signora,chiamami pure Mara." Tornò a sedersi,mentre Dennis mi dava piccoli colpetti sulla spalla. 
"Sai giocare a pallavolo?" disse,guardandomi. 
"Certo che sì!" gli risposi accennandogli un sorriso. Sorrise a sua volta,facendomi cenno di seguirlo,mentre camminava davanti a me. Mi portò in una veranda,per poi prendere il pallone. Me lo tirò e glie lo ripassai.
Cominciammo a giocare a "schiaccia sette",dove la maggiore delle volte avevo vinto io. Poi cominciammo a fare dei palleggi con la testa.
"Sei bravo Rosario!" disse ridendo,dandomi una pacca sulla spalla.
"Puoi chiamarmi anche Rory.." dissi scoppiando a ridere. 
"Rory,se ti vedesse il mio coach..gli piaceresti subito!" disse,continuando a fare palleggi. "Hai già deciso in che scuola andare?"mi chiese. Effettivamente no,non ci avevo nemmeno minimamente pensato. Scossi il capo guardandolo. Lui ridacchiò.
"Vieni nella mia scuola." mi disse ridacchiando. Risi anch'io,annuendo. 
Sentii il cellulare vibrare,lo presi e risposi. 
"Si,papà? Certo..Va bene,arrivo." Dissi,staccando,per poi guardare Dennis che mi stava già guardando con aria interrogativa. 
"Dennis io devo andare!" dissi,guardandolo. Il suo viso si piegò in una smorfia fatta apposta per farmi ridere,infatti lo feci nonappena cominciò a farlo anche lui. 
"Ti accompagno alla porta." Disse,prendendomi per mano,camminando in avanti. Passammo davanti alla madre che,ci vide e corse da me,con un sorriso grandissimo. 
"Te ne vai?"mi chiese. 
"Eh già.." dissi sorridendole a mia volta. 
"Vieni,ti accompagno.." disse.
"Non si preoccupi,ho l'ombrello!" le risposi.
"Sì ma ti accompagnamo noi,dai." mi sorrise,guardando Dennis. "Si,dai,così facciamo conoscere mia madre e la tua!" mi fece l'occhiolino e ridemmo tutti e tre assieme. Sorrisi e acconsentii. Uscimmo di casa tutti e tre e prendemmo l'ombrello. Dennis era sotto il mio braccio. Arrivammo a casa mia e bussammo. Mi allontanai di poco da Dennis. Aprii mia madre,che sorrise.
"Ehi!" disse lei. 
"Ehi,ciao!" disse la mamma di Dennis. "sono Mara,lui è mio figlio Dennis." continuò. Dennis sorrise a mia madre sussurrando appena un 'salve'. Lei sorrise ad entrambi.
"Piacere mio,io sono Giusy." disse mamma. Le raccontai come avevo conosciuto Dennis e lei sorrise,sembrava felice. Effettivamente non facevo amicizie molto spesso..Non ero un tipo molto estroverso,ero il perfetto contrario di Dennis. Lui era alto,io bassino. Lui bello,io manco per nulla. Lui biondo,io moro. L'opposto,eravamo completamente l'opposto. 'ma gli opposti si attraggono' pensai. Sperai vivamente che questa metafora funzionasse,per una volta. Non mi accorsi che la mamma di Dennis e la mia stavano parlando da ormai un quarto d'ora,quindi posai fuori l'ombrello,entrando in casa portando con me Dennis. Lui si guardava intorno,guardava gli scatoloni,sorrideva. 
"Rory,chi è lei?" mi chiese,prendendo una foto. Io sorrisi,prendendo la foto,accarezzandola col pollice.
"Te la farò conoscere,ti lascio nel mistero!" ridacchiai,portando quella piccola foto in tasca. Mi guardò con aria triste,e forse sapevo il perchè.
"Non è la mia ragazza.." gli dissi,guardandolo. Notai un'espressione più tranquilla sul suo volto. 
"E' una persona importante?" mi chiese. "Molto." gli risposi,sorridendo. 
Era passata una buona mezz'ora e Dennis non faceva altro che parlarmi di cosa avremmo potuto fare il giorno successivo. 
"Dennis,spegniti un po!" dissi ridendo,lui scoppiò a ridere,poggiando la testa sulla mia spalla. Lo circondai con le mie braccia,continuando a ridere,dandogli delle pacche sulla schiena. Sfortunatamente in quel momento,Mara chiamò Dennis per andar via. Era già ora di cena.
"Mi spiace tanto Rory,devo andar via..ci vediamo domani!" disse,avvicinandosi a me,per poi darmi un bacio sulla fronte. Restai immobile,guardandolo mentre si allontanava. Ero rimasto sbalordito dal suo gesto,non me lo aspettavo veramente. Fu mia madre a svegliarmi da quella tempesta di emozioni in cui mi ero involontariamente immischiato. Andai a cena,ci sedemmo sulle scale per mangiare del pollo che era rimasto. Mangiai velocemente,per poi salire in camera. Era stata una giornata stancante,molte ore di viaggio e poi tutte quelle emozioni in una volta. Mi buttai sul letto a pensare. Non era così male vivere in Ohio1. Ora ero molto più vicino a lei,avrei potuto aiutarla e stringerla forte tutte le volte che volevo. In più avevo conosciuto Dennis,che era un ragazzo spettacolare. Chiusi gli ochi e mi addormentai.
Niente più tristezza,paure,insicurezze. Niente più incubi. Questo era l'inizio di un nuovo sogno. 



1. Ohio: cittadina degli Stati Uniti d'America. 



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SPAZIO AUTRICE: 
Ma salve belli! Per chi non mi conoscesse ancora,io sono Nari. No,non sono Rosario AHAHAHA. Rosario è il mio migliore amico. Ebbene sì,questa è una storia basata sulla realtà,su questi due miei amici. Tutto il resto è inventato dalla sottoscritta,ma tranquilli. Le frasi ed alcuni atteggiamenti saranno quelli dei parsonaggi autentici(?). Mi spiace se avrò fatto qualche errore di grammatica,ma sono una capra. Il primo capitolo è interamente dedicato a quel pesce del mio Rory,quindi,goditelo tutto,ti amo tanto brutta bestia. Non sto qui a spoilerarvi tutto l'ambaradam,vi lascio immaginare. Per chi volesse scrivermi,lo scrivesse nelle recenzioni! Magari prendo spunto da alcune vostre idee. Ma sentiamo,chi sarà questa 'lei' di cui parla Rosario?Chi lo sa.. Spero che il primo capitolo sia stato di vostro gradimento,tanti baciiini.
-Nari.
  
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