Ci stavamo dirigendo verso la sala comune, quando ad un tratto spuntò Malfoy. Hermione lo guardò infastidita mentre Ron era troppo concentrato nel guardare Hermione. Malfoy iniziò a squadrarmi dalla testa ai piedi, sorridendo ironico. "Avete sentito le urla? Credo che il prossimo a rimetterci la pelle, sarà un di voi tre." Disse Malfoy. "Ah, taci." Disse Hermione trascinando Ron verso la signora grassa che teneva ben costudita l'entrata per la sala comune dei Grifondoro. "Sta zitto, Malfoy. E guardati intorno, magari quello che subirà qualcosa sei proprio tu!" "Io? Ahah Potter, era una minaccia?!" "No. Ma di sicuro ti metti nei guai da solo, io di certo non mi spreco per te, Malfoy." Raggiunsi Hermione e Ron. Per quanto non volessi ammetterlo, quel ragazzo era un figo strepitoso! Ma ha qualcosa di malvagio in se... Hermione iniziò a dire che non dovevo preoccuparmi per Draco, che era solo un ragazzino viziato. Ma qualcosa mi diceva che dovevo scoprire cosa tramava. Dovevo seguirlo. "Miseriaccia, Harry! Non dirmi che ti preoccupi di lui." "No, Ron. Non mi preoccupo, penso solo che trami qualcosa... tutto qui." "Qualcosa di malvagio. Come lui." Disse Hermione. "Già" risposi. Andai nel dormitorio. Ron ed Hermione passavano ore d'avanti al camino a parlare e a discutere, anche se sono sicuro che Ron non ascoltava Hermione, pensava solo che era dannatamente perfetta. Erano le 03.00 A.M. Aspettai che Ron e gli altri si fosserò addormentati, indossai il mantello dell'invisibilità e mi diressi in cerca di Malfoy. Iniziai dalla sala comune dei Serpeverde, ma niente. Non c'era. Eppure era strano! Dove poteva mai essere alle tre del mattino?! Girai per un po' nel castello, ma niente. Allora decisi di tornarmene a letto. Ma proprio quando mi arresi, ecco che vidi Malfoy seduto su una panchina. Guardava in basso, era solo... sembrava che tremasse dal freddo. "Cazzo! Eccolo." Pensai. Ad un tratto si voltò, quasi come se percepiva la mia presenza... Iniziai a respirare molto lentamente. Anche se era buio, riuscii a vedere i suoi occhi blu: erano lucidi, stava piangendo. "Un momento! Malfoy sta piangendo?!" Rimasi sconvolto. Ma avevo voglia di andargli vicino e stringerlo! "So che sei qui." La sua voce gelida e secca mi provocó un brivido lungo la schiena. Non fiatai. Rimasi fermo. Lui si alzò e si avvicinò, quasi per togliermi il mantello. "Potter, non nasconderti." A quel punto mi tolsi il mantello. "Pensi che non percepisco la tua presenza? E poi che ci fai qui? Ora inizi anche a seguirmi??" "Ehm... io... io volevo prendere un po' d'aria. Non volevo seguirti." Mentii. "Si, certo." Rispose girandosi. "Okay. Ora vado." Dissi mentre mi voltavo verso l'ingresso. "Non ti ho chiesto di andare..." Rimasi fermo a pensare "eh? Vuole che resti? Ma... ma come?" "...okay" dissi incerto. Mi sedetti sulla panchina, poco dopo si avvicinò. Nessuno dei due parlò. C'era solo silenzio. Sia io che lui eravamo con lo sguardo perso nel vuoto. Penso che passò un eternità. Decisi di andarmene. Mi alzai e iniziai a camminare verso l'entrata del castello. Arrivai a metà strada, sentii dei passi provenire da dietro... pensai di indossare il mantello. Nel momento in cui cercai di indossarlo spuntò Malfoy che mi buttò contro il muro e mi baciò. Fu un bacio intenso ma veloce. Rimasi lì, fermo. Non riuscii neanche a realizzare cosa fosse successo che lui si staccò e mi guardò male, ma subito dopo guardó in basso. "Ehm...Potter... io" balbettò. Senza pensarci presi il suo viso tra le mie mani e lo baciai. Lui rispose al bacio. Fu un bacio intenso, ricco di passione, sembrò durare un eternità. I nostri corpi si sfioravano, ma riuscivo a percepire il battito del suo cuore. Avevo il cervello che sembrava esplodere e il cuore che batteva fortissimo, anche se era sbagliato, non volevo che il bacio finisse. Lo desideravo, e sapevo che lui desiderava me. Il bacio finì e lui sorrise malizioso. Nessuno sei due disse nulla, ma entrambi pensavamo la stessa cosa: "voglio baciarti ancora" ma nessuno dei due aveva il coraggio di dirlo. Rimanemmo lì, fermi per qualche minuto. Fino a quando non sentimmo un rumore. Era Gazza. Presi il mantello dell'invisibilità e molto velocemente coprii entrambi. Lui si strinse a me. Gazza si guardò in torno, ma fortunatamente, non si accorse di nulla. Il mio cuore batteva sempre più forte! Anche se Gazza era ormai andato via, eravamo ancora sotto il mantello. Volevo restare così per sempre. Draco mi stava stringendo a se, non c'era niente di più bello. Desideravo quel ragazzo. Ma sapevo che fosse sbagliato.