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Autore: Elisewin Ci    27/04/2014    14 recensioni
Dalla 5x19
Damon porta Elena nel suo letto e scappa prima che lei apra gli occhi.
Pensieri randon di un vampiro che beve bourbon.
Genere: Angst, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Elena Gilbert, Enzo | Coppie: Damon/Elena
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alle volte in cui ti ho sfiorata di nascosto.
Alle volte in ti ho guardata dormire.
Alle volte in cui ho aspettato di vederti aprire gli occhi.
Alle volte in cui la finestra è stata il mio modo per scappare.

Alle volte in cui ho pensato che fossi bellissima.
Alle volte in cui volevo solo prendermi cura di te.
Alle volte in cui sentivo la necessità di assicurarmi che tu fossi al sicuro.

Alle volte in cui mi sono sentito indegno di respirare anche solo per un istante la stessa aria che respiri tu.

Alle volte in cui sei stata troppo.
Troppo imprudente.
Troppo esplosiva.
Troppo arrabbiata con me.

Alle volte in cui ho sentito un dolore sordo in fondo al cuore.

Alle volte in cui ho fatto errori imperdonabili.
Alle volte in cui posare gli occhi su di te, era l'unica cura possibile.
L'unico modo per riuscire a perdonarmi.

Alle volte in cui concludere la giornata osservandoti era il mio modo per ricordarmi che la vita è degna di essere vissuta.

Brindo da solo,
con un bicchiere di bourbon,
alla paura che ho di perderti.

Al mio modo malsano di salvarti sempre.

Al bisogno che ho avuto di andarmene prima che tu mi vedessi.
Prima che tu riprendessi conoscenza.

Non avrei resistito.
Sarei rimasto.
E ti avrei fatto soffrire.

Perché io sono sbagliato, Elena.
E tu mi giustifichi sempre.
Inventi scuse.
Provi a difendermi.

A rendermi migliore.

Ma l'amore non è una gara, una guerra continua.

L'amore siamo io e te che perdiamo la concezione del tempo e dello spazio.

Siamo io e te che - sporchi feriti e storti - amiamo oltre il giusto e lo sbagliato.

L'amore sono io che non riesco a non pensarti.
E sei tu che studi con mio fratello, per ricordarti che puoi avere una vita normale.

Ma di normale in noi non c'è niente, Elena.

E non é una questione di sangue, di eternità o d'istinto.

È una questione di cuore.
Di stomaco.
Di quello che sei per me quando siamo nella stessa stanza.
O quando sei lontana e io ho bisogno di preoccuparmi per te.

É una questione di occhi.
Di come mi guardi e mi sorridi appena entro in una stanza.
Di come non resisti e ti ammorbidisci all'istante, per ritrarti l'attimo dopo.

Non ho mai voluto lasciarti, Elena.
E tanto meno ferirti.

Brindo all'uomo che sono.
A quello che sarei dovuto essere.
A quello che tu vedi in me.

Brindo all'uomo che ami.
Perché se lo ami, allora deve essere un tipo tosto.
E magari - se insisti con me e cammini con me - magari riesci a convincermi che non sono poi così male come credo.

No.
Quest'ultima parte non ascoltarla.
Non ricordarla.
Non appuntartela sul diario.

Tu devi essere felice.
E io ho bisogno di pace.
Devo pensare a Enzo.
Devo trovarlo, devo farlo tornare in sè.

È stata colpa mia.
L'ho deluso e ferito, anche se non volevo.
Come sempre.
Cerco di fare del bene - non l'ho ammesso, no. Non l'ho appena detto. Io non faccio del bene. Le persone altrimenti si aspettano il bene e io non posso permetterlo - e combino disastri.

Mi fa male il cuore Elena.
Mi fa male per te.
Che sei così bella da togliermi l'aria, distesa su questo letto.
Mi fa male per Enzo.
Per tutto quello che ha sentito prima di non sentire più niente.

Vado a cercarlo.
Vado a riprenderlo.
Vado a riportarlo indietro.
Voglio restituirgli la vita perché se sono vivo, é solo merito suo.

È strano, no?
Io sono vivo grazie a lui.
Lo sono stato grazie all'amore che mi lega a Stefan.

E adesso sono vivo solo perché ci sei tu. E con te, io sono migliore.
Si, l'ho detto.
Ma anche questo non ricordarlo.

Sono vivo perché ci siete voi
e nonostante ne sia consapevole, finisco per farvi del male.

È logorante, Elena.
È svilente.
È doloroso.
È pesante da sopportare.

E tu stai per svegliarti, e io brindo, brindo col mio bourbon.
Brindo a te che sei tutta la mia vita.

Brindo a te che non so farne a meno.
Brindo a te che mi ami anche quando non lo merito.
Brindo a noi.
A quello che siamo stati prima.
A quello che abbiamo scoperto di essere.
A tutto quello che saremo poi.

Alle volte in cui avrò bisogno di te e non avrò il coraggio di dirtelo.

Alle volte in cui ti sarò vicino pensando che tu meriti di meglio.

Alle volte in cui mi guarderai e io ti amerò ogni attimo di più.

A presto, Elena.

Tuo
Damon
 
 
 
-note dell'autrice-
 
Sto tornando.
Spero non vi siate dimenticate di me.
Mi siete mancate.
 
Elise
  
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