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Autore: jadestark    27/04/2014    3 recensioni
PROLOGO:
Mary guardava fuori dalla finestra, il lago, gli uccelli, la mente altrove.
"Mary! Mary!"
Si voltò di scatto, l'ago ancora in mano ma il punto croce totalmente sbagliato. Odiava passare giornate belle come quella chiusa in una stanza a imparare "cose da regina". A lei piaceva correre, danzare, cavalcare. Fino a pochi mesi prima nessuno si curava del suo tempo libero, la consideravano una bambina e le permettevano di giocare con Francis e Sebastian. Da quando aveva compiuto quattordici anni era stata obbligata a passare il suo tempo solo con ragazze, principalmente le sue dame di compagnia: delle ragazzine sciocche e superficiali che si chiamavano tutte "Mary". Le ignorava la maggior parte del tempo.

Storia ispirata alla serie tv "Reign" e ambientata leggermente prima degli eventi del Pilot, come se fosse una storia alternativa a quella del telefilm. L'attenzione è concentrata principalmente sul rapporto tra Mary e Francis, con l'aggiunta di eventuali flashbacks degli eventi passati. Ambientazione, personaggi e cronologia leggermente diversi dal telefilm: Mary non è mai stata in convento, ma ha vissuto tutta l'infanzia alla corte francese, frequentando Francis e Sebastian. L'accuratezza storica non è ritenuta fondamentale ma rispettata quando possibile.
Genere: Drammatico, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francis, Mary Stuart, Principe Charles, Regina Catherine, Sebastian 'Bash'
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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Mary guardava fuori dalla finestra, il lago, gli uccelli, la mente altrove.
"Mary! Mary!"
Si voltò di scatto, l'ago ancora in mano ma il punto croce totalmente sbagliato. Odiava passare giornate belle come quella chiusa in una stanza a imparare "cose da regina". A lei piaceva correre, danzare, cavalcare. Fino a pochi mesi prima nessuno si curava del suo tempo libero, la consideravano una bambina e le permettevano di giocare con Francis e Sebastian. Da quando aveva compiuto quattordici anni era stata obbligata a passare il suo tempo solo con ragazze, principalmente le sue dame di compagnia: delle ragazzine sciocche e superficiali che si chiamavano tutte "Mary". Le ignorava la maggior parte del tempo.
"Mary, tesoro, impegnati di più. Stiamo ricamando una semplice lumaca"
Guardò Mary3 (le distingueva per numero), e decise di sfruttare il fatto che fosse lei la loro regina:
"Ehi, prendi il mio ricamo e dammi il tuo"
Mary3 obbedì all'istante, e un sorriso si disegnò sulle labbra di Mary. Magari sarebbe riuscita a sgattaiolare al lago, dopotutto.
 
***
 
Mancava solo qualche ora al tramonto, ma Mary decise di provarci lo stesso, non è che si fossero dati un vero appuntamento, ma lei sapeva che lo avrebbe trovato lì.
Sebastian sedeva sulla riva del lago, spennando un tacchino. Mary gli si avvicinò furtivamente ma un secondo prima che potesse spaventarlo lui si voltò verso di lei:
"Non dovresti essere qui"
"Lo so"
"La gente parla"
"Lo so"
"Dovrebbero parlare di te e Francis, piuttosto, lui..."
Mary smise di prestare ascolto, era un discorso che si ripeteva sempre uguale tutte le volte che lei e Bash si incontravano. Francis aveva smesso di considerarla da qualche tempo. Finchè erano bambini, loro tre passavano gran parte del tempo insieme a giocare, nonostante Sebastian fosse più grande di loro di un paio d'anni. Ma poi, da un momento all'altro, Francis aveva deciso che le cose che meritavano la sua attenzione erano altre, e  "altre" significava "Olivia", e "Anna", e "Jeanne", e qualsiasi nobile ragazza che girasse per il castello. Mary, sua promessa sposa, era diventata noiosa e insignificante ai suoi occhi.
"...qui non è sicuro perchè..."
"Bash, senti" lo interruppe "mi hai portato il libro che ti avevo chiesto?"
"Non ho potuto. I libri di politica estera sono nelle camere di Francis, e lui ha deciso che non tu non debba leggerli"
"Prego?!"
Dannazione, questa non ci voleva. Francis quando voleva sapeva essere davvero arrogante e determinato, Mary sapeva che sarebbe stata dura.
"Non lo dice apertamente, ma non vuole che la sua futura moglie sia istruita in politica, perchè vuole governare da solo anche la Scozia. Potevamo aspettarcelo da lui"
A Mary non era permesso studiare politica. Le donne, anche le regine, dovevano essere sempre inferiori al marito. Francis non aveva mai dato peso a queste sciocchezze, l'aveva sempre trattata come una sua pari, ma adesso le cose stavano diversamente.
"Dimmi che almeno mi hai portato i pantaloni, ti prego, Bash. L'estate sta finendo e io voglio cavalcare!"
"Sì. Sono nascosti nelle stalle, nel box di Piuma. Vai quando c'è Crock come stalliere, ti lascerà cavalcare anche da sola."
"Come? Tu non vieni?" Mary non aveva mai cavalcato da sola per le foreste intorno alla corte francese, benchè ne conoscesse ogni sentiero ormai. Lei e Bash avevano passato molti pomeriggi in giro con i cavalli, nessuno si curava del bastardo del re e della regina di Scozia, almeno finchè non fosse stata in grado di generare dei figli. Per fortuna quel giorno per lei non era ancora arrivato, sperava di dovere sposare Francis il più tardi possibile.
"Non possiamo rischiare che la gente pensi che io abbia abusato di te, Mary"
Mary sospirò.
"Vorrei che tu fossi il Delfino di Francia..."
"Non dirlo nemmeno per scherzo"
Mary si morse la lingua, perchè non riusciva a stare zitta? Un'espressione di amarezza e malinconia si disegnò sul volto di Sebastian. Mary aveva sempre sospettato che lui fosse attratto da lei, ma non gliene aveva mai dato prova. La nobiltà verso il fratello glielo aveva sempre impedito.
"Si sta facendo buio... torniamo verso il castello. Và prima tu, io ti seguo fra dieci minuti"
 
***
 
Piuma era pronta e i pantaloni che le aveva dato Bash le calzavano a pennello. Crock aveva preteso una moneta d'argento per il suo silenzio, ma se c'era una cosa che Mary aveva da vendere era il denaro.
Passi in lontananza: qualcuno stava arrivando. Mary si nascose nel box di Piuma, la sua cavalla. Una testa bionda entrò nella sua visuale e il suo cuore mancò un battito: arrogante o no, Francis continuava a metterle soggezione. Piuma, maledetta bestia, si mise a starnutire, facendo girare Francis che così beccò Mary nascosta dietro la coscia della cavalla, e ovviamente scoppiò a ridere.
"Mary? Vuoi rubare un cavallo?"
"Oh ti ricordi come mi chiamo..."
Mary uscì dal box e fece per condurre Piuma fuori, ma la mano di Francis arrivò pronta a bloccarle la fuga.
"Cosa credi di fare?"
"Vado a cavalcare" disse, con tutta la sfacciataggine che aveva nel suo piccolo corpo.
"Con i miei vestiti vai a cavalcare?"
Dannazione, Bash. Le aveva passato i vecchi vestiti di Francis. Questa l'avrebbe pagata cara.
"Qualcosa mi dice che c'entri mio fratello" disse Francis ridacchiando "beh, ti stanno bene dopotutto"
Mary si liberò dalla presa e continuò a portare fuori la cavalla, ma Francis quel giorno era particolarmente petulante. In effetti non si rivolgevano la parola da mesi, perchè tutto questo interesse?
"Non puoi andartene in giro da sola, sei la mia futura moglie"
"Ma va?"
"Vengo con te"
Senza aspettarlo, Mary montò a cavallo e partì al trotto verso le colline. Non aveva nessuna intenzione di prestargli il minimo interesse. 
  
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