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Autore: asia_mia    27/04/2014    5 recensioni
Dettagli.
Piccoli momenti a tratti insignificanti, ma dietro i quali c'è un mondo segreto, un universo di sfumature.
Un punto di vista unico, quello di Elena che guarda in modo 'leggero' e si lascia guidare da piccoli attimi di piacere, 'trascurabile'.
Un insieme di momenti che è venuto fuori immaginandoli nella loro quotidianità e nelle immagini che abbiamo visto e che non vediamo.
Pensandoli ancora e sempre insieme, in un tempo indefinito, in un luogo che non ha confini.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elena Gilbert | Coppie: Damon/Elena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando apro gli occhi la mattina, prima di lui, e lo osservo dormire.
C'è un momento in cui metto a fuoco il suo volto, rilassato e disteso, le sue palpebre, chiuse ad arginare il mare che gli esplode dentro, la bocca stretta, le labbra piene e morbide, i capelli corvini, arruffati su quel cuscino bianco, la schiena nuda, scoperta fino a metà da quel lenzuolo che ha avvolto e coperto l'amore che ci siamo scambiati.
C'è un momento, un istante, in cui mi rendo conto che l'uomo che dorme accanto a me, mi conosce più di chiunque altro, conosce ogni mia sfumatura, mi ha visto nuda, nuda dentro, mi ha scoperta bambina, mi ha sfidato, mi ha visto crescere nei suoi occhi e tra i suoi baci e diventare donna.
Quel momento, quel preciso istante, in cui mi sento al sicuro e capisco che quello, quell'uomo, è l'uomo che amerò per il resto della mia vita.
Allora richiudo gli occhi e lascio che sia lui a svegliarmi, con il suo odore addosso a me.


I baci rubati, a colazione, mentre racconto qualcosa e lui non resiste e mi sfiora le labbra e poi continua ad ascoltarmi.
Quelli di sfuggita, mentre cucino, abbracciati sul divano, prima di uscire di casa, quando torno a casa.
I baci mentre passeggiamo mano nella mano, guardando dritto davanti a noi, e lui mi stringe un po' di più le dita, avvicina la bocca alla mia, mi sfiora distratto, poi continua a camminare.



La domenica mattina, le colazioni che diventano pranzi.



I cetriolini che lui toglie automaticamente dal mio panino, perché a me non piacciono.



Il rumore dei suoi piedi bagnati sul pavimento, mentre esce dal bagno dopo la doccia e so che andrà in camera a vestirsi.



Quando sono nella vasca da bagno e lui mi guarda per un attimo dallo specchio, mentre si fa la barba.



I miei vestiti nei suoi cassetti.



Quando mi prende in giro e poi ride del mio broncio e io mi arrabbio ma poi mi sento una bambina e rido anch'io.



Il modo in cui apre la porta di casa e aspetta, cedendomi il passo per farmi entrare per prima e io lo faccio senza riflettere, come se fosse una consuetudine segreta.



Quando sorride sulla mia bocca e quando si ferma ad un centimetro di distanza da me, mi guarda fisso le labbra e aspetta che sia io a cedere per prima, perché lui si è già arreso.



L'istante esatto in cui capisco che sta per baciarmi, perché mi afferra il viso tra le mani e mi attira con urgenza, smettendo insieme a me di respirare.
E quando si allontana da me e fa scivolare via le mani sfiorandomi i capelli.



La sua mano a metà schiena.



Quando il vento mi copre il viso con una ciocca di capelli, mentre parlo e lui la sposta, portandomela dietro l'orecchio.



I tramonti, quella palla rosso fuoco che si intravede improvvisamente da dietro un albero, mentre camminiamo e poi scompare.



Il sorriso che mi resta nell'attimo successivo in cui chiudo una chiamata con lui.



Il modo in cui mi protegge, facendomi scudo con il suo corpo.



I suoi occhi bassi mentre mi dice che sono tutta la sua vita.



Quando litighiamo, quando ci diamo dei tossici e ci urliamo addosso che non andiamo bene l'uno per l'altro, quando io lo difendo e lui mi ordina di smettere di amarlo. Quando ad un metro di distanza, tutte quelle parole svaniscono e restiamo solo noi. 



Il modo in cui mi bacia la fronte e io chiudo gli occhi.



Quando ci guardiamo e tutto il resto del mondo sparisce. Quando cerca il mio sguardo nella stanza, in mezzo a tante altre persone. Quando qualcuno fa una battuta e lui si volta per guardare me, per vedermi sorridere.



I viaggi in macchina.



Il modo che ha di poggiare le labbra sul suo bicchiere di bourbon e berlo tutto d'un sorso, mentre gli si intravedono i denti.



Quando finisce le mie frasi, quando sa già cosa penso, quando agisce per me e fa cose terribili per impedirmi di farmi suicidare e io mi incazzo e lo vorrei picchiare e a volte l'ho fatto, ma poi lo rincorro, lo vado a riprendere, lo aspetto in camera, dove so che tornerà sempre, lì dove tutto è iniziato e quando lo vedo, sospiro e mi sento sempre un po' più felice e sicura.


 
Il modo in cui mi sfiora la guancia, con il palmo della mano e mi accarezza lieve, colpevole, con il cuore tra le dita, mentre pensa che io stia ancora dormendo e io glielo lascio credere.
 


Il momento esatto in cui finiamo di fare l'amore e lui crolla su di me.


 
 
 
 
 

~~~~~~~~~~~~~~~~~~~

Questo è ciò che è uscito fuori dopo la fine di un libro intenso e delizioso che mi ha catturato a tal punto da immaginare parte degli stessi 'momenti di trascurabile felicità' che racconta l'autore, su Damon ed Elena.
E so che ce ne sarebbero altri mille..
Unite il libro, alla tortura di non aver potuto ancora vedere la puntata, ma aver letto milioni di spoiler e alla malinconia di attimi come questi... E otterrete questo..
Senza nessunissima pretesa, solo una valanga di pensieri che non riuscivano a farmi concentrare su altro e che ho voluto, spero non annoiandovi, condividere..

(Scusate eventuali errori ma sono con il cellulare e non è il massimo!)

Un saluto a chi è passato di qua..
Ale
 
  
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