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Autore: J_Marti_96    27/04/2014    4 recensioni
Per Paul quel giorno è stato più pesante del solito.
Le registrazioni dei Beatles si sono concluse con una nuova lite e tutto a causa di quella presenza ingombrante nella stanza.
La segretamente ribattezzata da lui scimmia nipponica. La nuova “dolce” metà di John, che risponde al nome di Yoko Ono.
-“Maledetta giapponese!!”- impreca il giovane sbattendo con forza la porta d’ingresso.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Lennon, Paul McCartney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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NOTE DELL’AUTRICE:

Questa one-shot avrebbe dovuto partecipare a un contest messo in piedi da Two of us.. ma non è mai stata pubblicata e non ha avuto modo di partecipare.

Ma passiamo ad altro, spero che apprezzerete questa mia storiella e mi facciate sapere cosa ne pensate.

 

Saluti,

Marty

Storia partecipante al contest “Tell me what you write” organizzato da Two of us] [Storia partecipante al contest “Tell me what you write” organizzato da Two of us]

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Testo fanfiction:

You put yor arms around me and I’m home”

“Arms” – C. Perry

 

 

Per Paul quel giorno è stato più pesante del solito.

Le registrazioni dei Beatles si sono concluse con una nuova lite e tutto a causa di quella presenza ingombrante nella stanza.

La segretamente ribattezzata da lui scimmia nipponica. La nuova “dolce” metà di John, che risponde al nome di Yoko Ono.

-“Maledetta giapponese!!”- impreca il giovane sbattendo con forza la porta d’ingresso.

 –“Quanto vorrei. Grr!!”- poi strappa con rabbia il foglio di carta che stringeva nella mano sinistra, come a marcare ciò che stava dicendo.

-“Quanto vorresti cosa, scusa ?”- chiede una voce alle sue spalle, che fa interrompere bruscamente i suoi movimenti.

“Merda!! Ci mancava altro che questa!” impreca il giovane bassista mentalmente.

 

Paul in quel momento vorrebbe seppellirsi sotto tre metri di terra dalla vergogna.

Infatti il proprietario di quella voce è l’ultima persona su questo universo che avrebbe dovuto assistere a quel monologo liberatorio.

Inghiotte rumorosamente il suo imbarazzo e dopo aver messo su uno dei suoi migliori sorrisi si volta verso l’amico.

-“Hey John!!”- esclama mostrandosi entusiasta, ma non con molto successo –“ Qual buon vento ti porta qui?”-

-“Finiscila di fare il tuo teatrino!! Lo sai che con me non attacca!!”- tuona John, irato.

-“ Non capisco di cosa stai parlando?”-

John scoppia in una fragorosa e rumorosa risata, che muore dopo pochi secondi per lasciare posto all’ira.

-“COSA DIAVOLO CREDI, EH?? CHE IO SIA NATO IERI!!”-

-“ Eccolo ora comincia a fare il dramma!”-

-“STA ZITTO!!”-

-“No questa è casa mia e faccio come voglio. Se non ti piacciono le mie regole puoi anche andartene!”-

Detto questo Paul si volta dandogli le spalle, ma viene afferrato di spalle bruscamente e spinto contro il muro.

-“ Sono io quello che deve essere arrabbiato non tu. Tu non ne hai il diritto! .. Hai offeso la mia donna e poi hai anche avuto il coraggio di fare finta di niente”-

-“E casa mia e sai come è la gente ha il diritto di pensare quello che vuole .. sei te che sei arrivato in un momento sbagliato!!”- poi sprezzante gli chiede –“ a proposito cosa diavolo ci fai qui, John?? Perché sei qui invece di essere con quella??”-

-“ Non osare chiamare Yoko quella, o altrimenti”-

-“o altrimenti cosa?? Sentiamo!! Mi riempi di pugni, eh??”- e nel mentre gli lancia uno sguardo di sfida –“ perché se è così non mi fai paura .. Tanto ormai mi hai già fatto male abbastanza dentro, che non mi importa più di niente”-

 

Si rende conto troppo tardi di aver parlato troppo, e anche i suoi occhi l’hanno tradito perché si sono irrimediabilmente inumiditi.

-“ Oh Paul !!”- esclama John con un sussurro –“ E così?? .. Io non volevo!”-

-“ è tutto ok,adesso!! Ora lasciami, che devo andare o farò tardi al mio appuntamento con la mia ragazza”- poi senza tanta fatica si libera dalla stretta di John, che si era allentata drasticamente poco prima.

John rimane a guardarlo senza parole.

-“Forse sarebbe meglio se andassi John!”-

 

John lo attira nuovamente a sé ma questa volta per stringerlo in un caldo ed inaspettato abbraccio.

Paul che si aspettava dall’amico tutte le reazioni del mondo tranne che questa, si irrigidisce. Ma dopo poco si lascia andare e ricambia con energia.

-“Perché dobbiamo farci questo Paul? Perché?”-

-“Perché è così che deve andare la vita John”-

-“Ma ci sta impedendo di essere veramente felici”-

-“Io pensavo che lo fossi con lei!”- esclama Paul mostrando sorpresa.

-“No!!”-  

-“Perché??”-

-“Perché quando l’abbraccio non mi fa sentire come se fossi veramente a casa, come avviene invece con te”-

Dopo un momento di esitazione capisce che è il momento giusto per confessare i suoi veri sentimenti.

-“ Io con questo non voglio dire che non la ami, ma so che quel sentimento non è intenso come quello che ho provato, che ancora provo, e che proverò sempre per te ..”-

Paul viene colpito così improvvisamente da quelle confessioni, che si lascia coinvolgere dalle emozioni e lo bacia con tutto l’amore e la passione che è in grado di donare.

John si stacca dopo pochi minuti per continuare quello che aveva lasciato in sospeso.

-“Paul! Un giorno.. Probabilmente in un’altra vita io e te saremo finalmente liberi di amarci.… Perché è stato il destino avverso a farci incontrare una volta in un mondo senza libertà.. ma credo che lo stesso la prossima volta ci darà la possibilità ne sono sicuro. Per l’amore c’è sempre speranza.  E vedi di non dimenticarlo mai io ci sarò sempre con te. Tu sei la mia sicurezza e l’altra parte della mia anima”-

-“Allora non mi lasciare!!”- lo supplica Paul.

John gli accarezza la guancia con tenerezza –“ Non posso, Paul, !  Io e te siamo destinati a percorrere strade diverse, e credimi questa decisione mi sta uccidendo.. Ma un giorno ci ritroveremo e quel giorno sarò veramente a casa”-

 

 

 

 

 *  FINE  *

 

 

 

 

 

 

 

 

   
 
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